NONNI-SITTER IN CONTINUO AUMENTO

In Italia cresce sempre più il numero di nonni-sitter: instancabili sostituti dei genitori che stravedono per i propri nipotini. Ma i nipoti come li vedono? Ne abbiamo parlato con il pediatra Leo Venturelli – specialista in Pediatria presso la ASL di Bergamo e referente per l’Educazione sanitaria e comunicazione della SIPPS – nel corso del XXV Congresso Nazionale Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale “Regaliamo Futuro”, che si svolge in questi giorni a Bari.

Studi recenti dimostrano che tra i bambini di età scolare, l’immagine che il nipote ha del proprio nonno è molto legata all’età del bambino stesso: tra i più piccoli la figura del nonno è particolarmente ricca di significati, simili a quelli dei genitori. Nelle età successive, invece, la figura del nonno sembra impoverirsi, sia da un punto di vista affettivo che strumentale, pur non arrivando mai all’abbandono o all’emarginazione. Solo a 10-11 anni le descrizioni acquistano un aspetto più evoluto perché contengono anche inferenze psicologiche e descrizioni legate al carattere dei propri nonni.

In generale, la dimensione che più caratterizza l’immagine del nonno agli occhi del nipote è la funzione filiativa: fare qualcosa insieme per il solo gusto di stare insieme. Liberi dall’obbligo di educare, i nonni possono preferire il piacere di stare con i nipoti rispetto al dovere, l’aspetto ludico rispetto alle regole. Spesso, infatti, sono proprio loro i primi compagni di gioco. Arricchiscono il processo di crescita dei bimbi e, in modo particolare, assumono una grande rilevanza in condizioni di assenza di uno o entrambi i genitori (lutti, separazioni, abbandoni), compensando e riscattando la sofferenza o il lutto subito. Questa dimensione è tanto più accentuata quanto più la figura del nonno non riveste un ruolo particolarmente autoritario.

«I nonni – prosegue Venturelli – sono sicuramente in grado di trasmettere affetto e fiducia ai piccoli nipoti, ma da recenti ricerche è emerso che esistono diverse lacune, dall’accudimento all’educazione, che dovrebbero essere colmate dal pediatra e dalle Istituzioni».

È sempre difficile spiegare a una nonna devota come preferiremmo che il nostro bimbo venisse educato o accudito, che, per esempio, la nostra scelta è magari quella di non “avviarlo” a una religione e che sarà lui da adulto a decidere se vorrà credere o no. Oppure: non è sempre facile impedirle di ingozzarlo, se è una brava cuoca.

Ma la cosa più importante è tenere presente che al centro sta il piccolo e non i legittimi desideri e le aspettative di tutti gli altri.

Ecco, dalla SIPPS, alcuni consigli utili ai genitori:

·         Disponibilità all’accudimento: bisogna stabilire con molta onestà e obiettività se i nonni si ritengono “fortunati” di doversi occupare dei vostri figli, oppure se lo ritengono un impegno che “sottrae tempo” alla loro vita e attività sociale: questo distinguo aiuterà a calibrare correttamente il rapporto. Stabilire da subito per quanto tempo sono disposti a occuparsi del piccolo: ogni cosa “in più” rispetto a quanto pattuito deve essere un’eccezionalità, e non una nuova regola o invasione di campo, da ambo le parti. L’ideale sarebbe che i nonni se ne occupassero per metà tempo della loro giornata. Almeno fino al momento di andare alla scuola materna.

·         Affiancamento dei nonni alla madre prima dell’affidamento del nipote: prima che arrivi il grande giorno del “rientro al lavoro” dal periodo di maternità, passare più tempo possibile con i nonni che si dovranno occupare del neonato o del bambino: li aiuterà a capire con quali principi intendete educare, a cosa fare più attenzione.

·         Rispetto degli orari e delle ritualità: gli orari della pappa, della nanna e del gioco vanno concordati compatibilmente agli impegni dei due nuclei familiari. Non è bene che voi scombiniate quello dei nonni, così come non dovete permettere che quello dei nonni crei disordine e inceppamenti al vostro. Inoltre, il rispetto degli orari e delle ritualità della giornata sono importantissimi per la crescita armoniosa di un bambino.

·         Accordi sul tempo da passare davanti a TV o video giochi: spesso i bambini più piccoli dai nonni passano troppo tempo davanti alla TV; i più grandi ne approfittano per giocare al computer e con video giochi, complice l’assenso dei nonni. Concordare con loro i tempi di esposizione, suggerendo giochi o letture alternativi.

·         Libri di puericultura e di educazione condivisi: offrite da leggere ai nonni gli stessi libri sui quali vi siete preparati voi: segnando con una matita colorata quello che più vi ha convinto ad adottare un certo sistema educativo e salutistico.

·         Regole di comportamento: cercate di concordare delle regole di comportamento dei nipoti, diverse tra la vostra casa e quella dei nonni. A casa vostra sono i genitori che danno le regole, a casa dei nonni concedete a loro la gestione.

·         Casa sicura: se i bambini stanno spesso dai nonni, suggerite loro una casa sicura per i nipoti, specie nelle età più a rischio di inalazione accidentale, di cadute, di incidenti.

di Lara Luciano

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