Coniugare efficacia delle terapie e qualità della vita è la nuova sfida nella lotta al cancro al seno, soprattutto per le donne che si trovano in una fase avanzata del tumore e alle quali le terapie puntano ad offrire non solo “anni per vivere” ma “anni da vivere”. E la qualità di vita può essere ulteriormente migliorata attraverso la dieta, con la scelta di alimenti considerati veri e propri alleati delle terapie. “Il cibo gioca un ruolo fondamentale nel recupero della salute proprio nei momenti in cui meno si desidera mangiare, come spesso succede durante le terapie oncologiche” spiega Maurizio Muscaritoli, professore associato di medicina interna e direttore della Unità Operativa di coordinamento delle attività di nutrizione clinica dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma.“Allo stesso tempo, però, la dieta deve essere gradevole e appetitosa, per contrastare l’avversione al cibo che si può avvertire durante le terapie”.
Una corretta alimentazione è necessaria anche per contrastare l’aumento di peso, cui vanno incontro molte pazienti dopo le cure e fattore di rischio per le recidive. “Durante la chemioterapia si possono guadagnare anche 10 chili” aggiunge Muscaritoli. “Da qui la necessità di affiancare alla dieta anche una costante attività fisica. Mantenere il peso giusto e prevenire il sovrappeso sono aspetti di enorme importanza. Nutrirsi con alimenti a basso indice glicemico (cereali integrali, legumi) contenenti zuccheri complessi per aiutare a mantenere basso il livello d’insulina nel sangue e utilizzare ingredienti, come la frutta secca, particolarmente ricchi di benefici acidi grassi polinsaturi, possono essere due strategie dietetiche sicuramente utili”.
Alcuni cibi, come frutta e verdure ricche di vitamina A, oltre a prevenire i tumori, riducono il rischio di ricadute nelle pazienti operate e limitano gli effetti collaterali delle terapie.“La scelta alimentare di ‘tipo mediterraneo’ è quella che continua a dimostrarsi la più ‘sana’ ed efficace per prevenire il sovrappeso ed i suoi effetti negativi sullo stato di salute. Il consumo quotidiano di verdure, in particolare le crucifere (cavolo, broccolo, cavolfiore, cima di rapa, cavoletti di Bruxelles, verza, rucola, ravanello, sedano di rapa) alle quali sono attribuiti effetti antitumorali, è senz’altro una scelta sana dal punto di vista alimentare. Senza dimenticare tutte le altre verdure “colorate”: il pomodoro, ad esempio, è un grande alleato. Crudo, ma anche e soprattutto cotto, per favorire l’apporto del licopene, un potente antiossidante. E il consumo di frutta, dando la preferenza ai frutti rossi come ribes, mirtilli, lamponi o more”.
In merito, medici e chef, hanno messo a punto un modello alimentare che applica i principi della dieta mediterranea, alle esigenze delle pazienti in terapia, attraverso corsi di cucina promossi nell’ambito del progetto Il gusto della Vita, una campagna itinerante promossa dalle Associazioni pazienti che operano sul territorio nazionale. L’iniziativa si articola in una serie di incontri-evento che prevedono la preparazione in diretta di ricette sotto la direzione dello chef Alessandro Circiello. Il gusto della Vita è anche il titolo del ricettario messo a punto dallo stesso Circiello, con 30 ricette pensate per aiutare le donne con tumore al seno e approvate dagli specialisti.
Una selezione delle ricette contenute nel volume e alcuni video che ne illustrano le fasi della preparazione, sono disponibili online su sito: www.gustodellavita.info