Non sono un semplice dettaglio del look. I capelli rappresentano, piuttosto, una preziosa “cartina di tornasole”, capace di indicare le condizioni psicofisiche di una persona. In una parola, parlano di noi.
Sono lucidi, folti e luminosi? Allora si può stare tranquilli: emanano benessere e armonia. Al contrario, cadono più del normale o appaiono opachi, aridi, facili a spezzarsi e soggetti a doppie punte? È il momento di cogliere il silenzioso segnale d’allarme che stanno lanciando. Anche eventuali eccessi di forfora o di secrezione sebacea non vanno sottovalutati. Meglio intervenire tempestivamente, cercando di ristabilire l’equilibrio del cuoio capelluto con l’applicazione di prodotti cosmetici mirati. Modificando, se necessario, le proprie abitudini: stress, tensioni, fumo, alcol, vita sedentaria, alimentazione scorretta contribuiscono, infatti, ad alterare salute e bellezza della capigliatura. Ma anche colorazioni e permanenti troppo aggressive possono danneggiarla. Vanno, quindi, utilizzate con moderazione, specie se il capello manifesta qualche “disagio”. Ecco il da farsi.
TRE LOOK DI PRIMAVERA | ||
EVOS parrucchieri | Franck Provost | Peter LINDBERGH per Testanera |
Se cadono più del normale
Tra tutti i problemi legati ai capelli, la caduta eccessiva è indubbiamente quello che preoccupa di più le donne. Ma come essere certi che sia davvero tale? Se, dopo averli lavati, senza ricorrere a pettine e spazzola, ne restano nella vasca oltre 200. Molte le cause all’origine del fenomeno: dal cambio di stagione all’affaticamento generale dell’organismo. Ma anche l’eventuale carenza di ferro o i cambiamenti del ciclo ormonale, che si verificano dopo il parto o durante la menopausa possono provocare una caduta superiore al normale. Niente panico: nella maggior parte dei casi, infatti, di tratta di un problema facilmente risolvibile e di breve durata. I trattamenti più indicati? Uno shampoo per lavaggi frequenti, seguito da un balsamo delicato. E soprattutto un ciclo di due e tre mesi, con fiale e trattamenti anti-caduta – definiti tecnicamente “cosmeceutici”, una via di mezzo tra farmaci e cosmetici – da acquistare in farmacia, in profumeria o dal parrucchiere di fiducia. Le formule vantano mix di aminoacidi e principi attivi, in grado di ricostituire la cheratina capillare e di stimolare i bulbi piliferi “intorpiditi”. E sono arricchite di composti vitaminici e sostanze nutrienti e rivitalizzanti spesso di origine vegetale. Per potenziarne l’efficacia, meglio abbinarli a un integratore specifico, da assumere per bocca.
Insidiati dalla forfora
Fastidiosa e sgradevole alla vista, si deposita sugli abiti, costringendo chi ne soffre a una sorveglianza continua. È la forfora. Simile a una fine polverina bianca, può anche trasformarsi in una vera e propria desquamazione del cuoio capelluto, talvolta accompagnata da rossori e pruriti. Se il fenomeno è significativo e dura da qualche mese, potrebbe trattarsi di dermatite seborroica o di una forma leggera di psoriasi: meglio consultare il dermatologo. Contro la forfora, basta utilizzare, un paio di volte la settimana, uno shampoo e una lozione specifici, che vanno applicati con un delicato massaggio del cuoio capelluto. Molto efficaci, soprattutto in presenza di piccole squame secche e argentee, gli impacchi a base di acido salicilico, urea o catrame vegetale.
Quando sono grassi
A provocare questo inestetismo – comune specie nelle donne giovani – è l’’iperattività delle ghiandole sebacee, provocata talvolta da squilibri ormonali. Per combatterlo, si devono usare shampoo specifici delicati, privi di tensioattivi, magari associati a trattamenti antimicrobici a base di sostanze come solfuro di selenio, triclosan e piroctone olamine, che combattono le irritazioni del cuoio capelluto. Meglio rinunciare, invece, a detergenti più aggressivi. L’abbondante schiuma e l’immediato risultato sgrassante li rende all’apparenza più efficaci. Ma non bisogna dimenticare il cosiddetto “effetto rebound”: questi prodotti stimolano, infatti, la secrezione sebacea, che aumenta nel giro di pochi giorni, rendendo i capelli più grassi di prima. Lo shampoo non basta? Allora si può ricorrere a particolari gel innovativi, con fosfolipidi derivati dalla soia, che aiutano a regolarizzare la secrezione di sebo. Vanno applicati, come una maschera, sul cuoio capelluto per una decina di minuti, quindi sciacquati.
Secchi e sfibrati
I capelli appaiono aridi e disidratati? Significa che hanno subito forti “aggressioni”. O a causa di agenti climatici esterni (freddo, vento, sole, inquinamento) o di permanenti e colorazioni a base di ossigeno e ammoniaca. Oltre a uno shampoo specifico, è bene applicare – un paio di volte la settimana per almeno tre mesi – un balsamo o una maschera con un mix di vitamine e proteine, dalle proprietà nutrienti e rivitalizzanti, e flavonoidi, in grado di stimolare la microcircolazione sanguigna del cuoio capelluto. Il capello secco tende anche a essere spento e opaco. Ciò perché si sono spezzati i legami cellulari delle squame cornee che, perdendo coesione, assorbono la luce, invece di rifletterla, come accade per la capigliatura lucida e sana. In questo caso, bisogna utilizzare regolarmente balsami ristrutturanti, ricchi di ceramidi e aminoacidi. E non sottoporre i capelli a fonti di calore ravvicinate e intense (come il phon), asciugandoli senza strofinarli troppo energicamente.
Senza volume e con doppie punte
Se la capigliatura è così da sempre, è difficile modificarne la struttura. Basta lavarla con shampoo e oli-shampoo delicati e non schiumogeni, ricchi di ceramidi e pro-vitamina B. Per poi applicare un balsamo nutriente ma dalla texture leggera, in grado di nutrire e rinforzare la fibra capillare senza appesantirla. Ne basta una piccola quantità solo sullo stelo capillare, senza toccare la cute. Avete notato un progressivo assottigliamento della fibra capillare? Meglio consultare lo specialista. A provocarlo potrebbe essere qualche disturbo organico o una dieta poco bilanciata. In tal caso, giova l’assunzione per bocca di un integratore specifico con oligoelementi (ferro, rame e zinco) e vitamine (A, C e H o biotina, preziosa per la salute dei capelli). Sarà appunto il medico a indicare dosaggi e durata del ciclo, seconda le necessità. Anche lo styling è importante per donare volume e. Dopo il lavaggio, tamponare i capelli con una salvietta e pettinarli. Quindi, massaggiare delicatamente il cuoio capelluto con i polpastrelli, staccando le singole ciocche dalla radice e sollevandole una per volta. E nel frattempo, asciugare con la spazzola piatta e il phon a bassa velocità. Sono elettrici e ribelli al pettine? L’ultimo risciacquo va effettuato con acqua tiepida o fredda, meglio se con un phon ionizzato: oltre ad asciugarli più rapidamente, senza seccarli, riduce le cariche elettrostatiche.
di Monica Caiti