LA FOTOGRAFIA ITALIANA “SI MUOVE” E SOSTIENE AISLA

Mostra fotografica a favore dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA Onlus), promossa dal Circolo di Cultura fotografica e sostenuta da Fondazione Bracco.

   

 

Bella, interessante e … fluida è ‘Start Living Again’, la mostra il cui titolo, volutamente, ‘ribalta’ l’acronimo della malattia SLA; la mostra  rimarà aperta fino al 15 maggio 2012  presso il Centro Diagnostico Italiano di Milano in Via Simone Saint Bon, 20.
L’iniziativa nasce dalla volontà del “Circolo di cultura fotografica” di sostenere l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, in particolare grazie all’incontro con Osvaldo Pieroni, socio fondatore del circolo nazionale, fotografo e professore ordinario di Sociologia dell’ambiente presso l’Università della Calabria, affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica da due anni.
Cinquantacinque i fotografi, Europei e Italiani,  per altrettanti scatti, sia a colori sia in bianco e nero.
Le  suggestive fotografie raccontano, attraverso passi di danza, acrobazie sportive, armonie della natura e la  quotidianità,  lo scorrere,  il fluire  degli istanti,  catturati e fissati in una ‘staticità fluida’ e che nel tempo e nello spazio non si ripeteranno mai identici.

Qualcuno si ricorda il ‘panta rei’ di Eraclito ?

Le foto sono esposte lungo gli spazi del Centro Diagnostico Italiano, che in passato ha ospitato altre mostre fotografiche come “L’incanto della scienza” (2005), “Nella luce” (2007), e “Lo spettacolo del corpo” (2010), a sottolineare il legame che unisce l’arte al benessere, cui si aggiunge in questo caso anche un profondo valore di solidarietà sociale.
La SLA è una malattia neurodegenerativa dell’età adulta, di cui non si conoscono le cause e per cui non esiste ancora guarigione.
Questa patologia comporta la perdita progressiva dei motoneuroni, i neuroni deputati a controllare direttamente o indirettamente i muscoli e il loro movimento. In pochi anni la SLA causa una compromissione delle funzioni motorie, fino ad arrivare al coinvolgimento di quelle vitali: deglutizione, fonazione e respirazione. Con l’acquisto delle immagini e del catalogo dell’esposizione sarà possibile sostenere la ricerca contro la SLA.

Fabrizio Raso Tom McLaughlan

 

Start Living Again (SLA)
Cultura fotografica in movimento per chi non può muoversi
Dal 13 marzo al 15 maggio 2012
Centro Diagnostico Italiano
Milano, Via Simone Saint Bon, 20
Da lunedì a venerdì: dalle ore 7 alle ore 19
Sabato: dalle ore 7 alle ore 12
Info:  Tel. 02 48 31 75 59
Ingresso libero

AISLA Onlus nasce nel 1983 con l’obiettivo di diventare il soggetto nazionale di riferimento per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di SLA, favorendo l’informazione, la ricerca e la formazione sulla malattia e stimolando le strutturecompetenti a una presa in carico adeguata e qualificata dei malati.

L’Associazione attualmente conta 58 rappresentanze territoriali in 19 regioni italiane e circa 1600 soci grazie al lavoro di oltre 100 volontari e di 7 collaboratori.

La Fondazione Bracco forma, promuove e diffonde espressioni della cultura, della scienza e dell’arte anche quali mezzi per il miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale. In questo contesto essa promuove la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e artistico nazionale, sviluppa la sensibilità ambientale, promuove la ricerca scientifica e la tutela della salute, favorisce l’educazione, l’istruzione e la formazione professionale dei giovani, sviluppa iniziative di carattere assistenziale e solidale per contribuire al benessere della collettività.

Il Centro Diagnostico Italiano (CDI), attivo a Milano da oltre 35 anni, è una struttura sanitaria ambulatoriale aservizio completo orientata alla prevenzione, diagnosi e terapia in regime di day hospital. E’ certificata ISO 9000 e dal 2006 è accreditata dalla Joint Commission International.

Nelle 20 strutture lombarde del CDI lavorano oltre 800 tra medici, specialisti, tecnici e personale sanitario e la sua sede centrale di Milano ospita ogni giorno più di 3000 pazienti. Ogni anno effettua circa 4 milioni di analisi di laboratorio, 225mila visite specialistiche e 140mila procedure di diagnostica per immagini.

 

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