E’ partito nel mese di marzo il ‘Premio Ipazia per la nuova drammaturgia’ fortemente voluto dal Festival delle Eccellenze al Femminile , la più importante manifestazione di genere che da oltre sette anni si svolge a Genova nel mese di novembre, evento che ha già ricevuto 2 medaglie del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia contemporanea ha l’obiettivo di valorizzare la figura femminile e la presenza delle donne nel Teatro, con cadenza annuale e con un tema diverso ‘al femminile’ per ogni edizione: quest’anno l’argomento è ‘La maternità e il rapporto tra generazioni’ .
Il Bando di consegna dei testi scade il 15 maggio 2012 e tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.eccellenzalfemminile.it
Ma in quanti conoscono la scienziata Ipazia ?
In un giorno di marzo del 415, Ipazia d’Alessandria viene aggredita per strada, scarnificata con conchiglie affilate, smembrata e bruciata da un gruppo di monaci detti parabolani (parabalanoi) – cristiani talebani dell’epoca – gli stessi, che diedero fuoco alla bibioteca di Alessandria, assecondando l’ordine dell’imperatore Teodosio I, per cui tutti i templi ellenici dovevano essere distrutti. Era l’alba di un oscurantismo soprattutto ginecofobico che non permetterà – pena anche il rogo – per quasi 2 millenni, alle donne di esprimere quello che va sotto il sacro nome di libero pensiero.
Ma lei, filosofa, scienziata , matematica e astronoma, come un ‘fiume che scorre sotterraneo’*, dapprima allieva di suo padre Teone- capo della scuola neoplatonica di Alessandria- insegnante e mentore per i suoi allievi, impiantò le basi di studio e di approfondimento della scienza moderna, arrivando a mancare per un soffio’ la teoria copernicana sull’eliocentrismo, che solo dopo quasi un millennio venne ‘centrata’ da Copernico, appunto. Anche l’invenzione dell’ idroscopio , del planisfero e dell’astrolabio si devono a lei.
Per noi, donne dell’ultimo millennio, Ipazia è ‘al nostro fianco’ anche se dei suoi lavori ci è rimasto solo qualche scritto fortunatamante ritrovato nel 1600 – guarda caso proprio negli archivi del Vaticano – ,la sua storia ‘ci fiancheggia ‘ nell’affermare la nostra dignità di donne di scienza di raziocinio e di libero pensiero.
Ipazia è altresì ai giorni nostri, resa famosa dal film del 2009 Agorà di Alejandro Amenábar ,dove scienza, storia e emozione si mescolano con equilibrio rendendo giustizia al ‘vuoto di conoscenza’ su questa – quasi sconosciuta e per secoli ignorata – figura femminile.
E molte sono le iniziative ‘nel nome di Ipazia’ : mostre d’arte (Caselle Torinese), spettacoli teatrali a Milano (Ipazia: la nota più alta) oltre al Premio alla Nuova Drammaturgia al femminile di Genova
*significato del nome greco Ipazia : “ciò che scorre sotto” – “ciò che scorre in fianco” [Lessico Greco-Latino E.F. Leopold, pubblicato a Lipsia 1866 – Dizionario dei nomi e sostantivi C.Ermanno Ferrari, Bologna 1827]
di Silvia Pogliaghi
Informazioni su alcune manifestazioni passate e future:
– Comune di Caselle Torinese TO – Incontro d’arte e convegno su Ipazia d’Alessandria (Marzo 2012);
– Progetto Donne Teatro Diritti: Ipazia. La nota più alta. Frammenti (Milano, marzo 2012): www.pacta.org;
– Festival dell’eccellenza al femminile. Le generazioni di Ipazia. Dialoghi al femminile (Genova, 19 -25 Novembre 2012).