LA MIGLIORE CONTRACCEZIONE? IL CEROTTO ORMONALE

) ed è in armonia con il proprio ideale dell’Io corporeo e l’immagine di sé». Ma, oltre a quelli fisici, ci sono anche fattori psicologici – ansia e stress – e insicurezze comportamentali – la dimenticanza o l’errore nell’assunzione – ad allontanare le donne dall’uso del contraccettivo ormonale. «Per tutte le donne, divise tra impegni professionali familiari e privati che temono di scordarsi di prendere la pillola nel giorno giusto – oggi la soluzione è rappresentata dal cerotto “once a week”, con somministrazione settimanale, che garantisce una copertura contraccettiva di 48 ore in caso di dimenticanza o di ritardo nell’applicazione». Perché sceglierlo rispetto alla pillola? Il vantaggio è duplice: diminuisce il rischio di errore e libera dalla dipendenza psicologica che si associa all’uso quotidiano della contraccezione orale. Inoltre il cerotto contraccettivo è la soluzione più indicata anche in caso di celiachia, sensibilità al glutine e intolleranza al lattosio, reazioni immunitarie in costante crescita fra la popolazione femminile, e che possono minare l’efficacia contraccettiva. «In presenza di queste condizioni – precisa la Professoressa Graziottin – gli ormoni contenuti nel contraccettivo orale (pillola) potrebbero non essere assorbiti correttamente a causa di frequenti episodi di diarrea, di una infiammazione intestinale cronica o di altri disturbi gastrointestinali. Con il cerotto contraccettivo invece gli ormoni vengono direttamente assunti attraverso la pelle, mentre è poco indicato (o sconsigliato) anche l’anello che, per contiguità, potrebbe aggravare processi flogistici o estenderli dall’intestino alla vagina e aumentare la suscettibilità alle vulvovaginiti da candida». Ma, oltre a quelli clinici, non vanno trascurati neppure altri benefici del cerotto ormonale: la facilità d’uso che garantisce una migliore adesione terapeutica (compliance) e l’affidabilità che si traduce in più sicurezza contro eventi indesiderati; la leggerezza sulla forma fisica e miglior benessere premestruale (meno acne, regolarizzazione e riduzione del ciclo) ed emotivo (più stabilità di umore) grazie al rilascio costante degli ormoni; maggior piacere sessuale, minor frequenza di irritazioni vaginali e perdite per la donna, e la possibilità di abbandono del profilattico per l’uomo. Ma su quest’ultimo aspetto, occorre maggiore cautela. «La possibilità di non usare il preservativo può essere una scelta comprensibile dal punto di vista del piacere, ma può rappresentare un rischio molto forte proprio per le 50enni. Infatti – avverte e conclude la specialista – nelle malattie a trasmissione sessuale, in questa fascia di età si sta assistendo a un secondo picco dopo quello della giovinezza. Attenzione quindi alle trasgressioni pericolose perché non protette». Tutelarsi, dunque, a ogni età con la giusta contraccezione è la buona regola.

di Francesca Morelli

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