Continua l’escalation della medicina estetica, che negli ultimi 3 anni ha evidenziato un trend in crescita di circa il 15%, a fronte, invece, del vistoso calo – pari al 30% – della chirurgia estetica. Sono i dati diffusi al 35esimo Congresso Nazionale della Società italiana di Medicina Estetica (Sime) che si è da poco concluso a Roma. «Non solo perché i trattamenti hanno un prezzo inferiore», dice Emanuele Bartoletti, chirurgo plastico e presidente del Convegno. «I pazienti riconoscono alla medicina estetica un valido ruolo alternativo alla chirurgia, in grado di offrire risultati più naturali». Più precisamente, i consumatori chiedono di “ringiovanire, ma solo un po’”, senza esagerare.
Togliersi 5 anni dal viso sembra l’obiettivo della maggioranza (51,5%), anche se c’è un 30% che desidererebbe portare indietro le lancette dell’orologio di un decennio. È quanto emerge da una ricerca di mercato commissionata da Galderma, che ha coinvolto oltre 308 medici estetici di 18 Paesi europei, testimoni di comportamenti, richieste e desideri dei loro pazienti.
Un boom, quello della medicina estetica, dovuto anche alla bassissima percentuale di presunte complicanze (per le quali i pazienti decidono di portare in giudizio il medico estetico), rispetto al numero dei trattamenti effettuati: solo 5 medici sono rimasti coinvolti in controversie legali, di cui 2 poi condannati al risarcimento. «Ciò dimostra la serietà delle società scientifiche come la nostra», continua Emanuele Bartoletti, «capaci di formare medici estetici preparati che sanno prevenire le complicanze, ma soprattutto riconoscerle».
Fra i trattamenti più richiesti dalle donne, spiccano – nell’ordine – filler e tossina botulinica, per la correzione delle rughe e dei segni del tempo. Seguono la biostimolazione, utilizzata sempre più spesso come cura preventiva, e peeling e laser, in grado di contrastare macchie e discromie. Al quinto posto i trattamenti per il corpo, contro cellulite o grasso localizzato.
I modelli a cui si ispirano le pazienti? Stranamente non top di 20 e 30 anni, ma “celeb” tra i 40 e 50 anni dalla bellezza luminosa e naturale. Da Monica Bellucci, 49 anni, un esempio per il 25% delle donne a Claudia Schiffer, 43 (8%); da Carla Bruni, 46 (7,7%) a Carolina di Monaco, 57 (6,5%).
Diversa la gerarchia di preferenze degli uomini, che richiedono soprattutto il botox per colmare le rughe mimiche della fronte e tra le sopracciglia. Un successo, che sigla i 10 anni dalla prima approvazione in Italia, in ambito estetico, della tossina botulinica di tipo A per le rughe glabellari (alla radice del naso, tra le sopracciglia), a cui si è aggiunta lo scorso febbraio anche quella per il trattamento delle zampe di gallina. In seconda posizione, i filler, seguiti dai trattamenti per eliminare pancia e maniglie dell’amore e quelli antimacchia. Infine, la depilazione di petto e schiena. In realtà, rispetto al passato, quando si rivolgeva al medico estetico a “spot”, cioè solo per eliminare un inestetismo, oggi l’uomo – di età compresa tra i 30 e i 50 anni – dimostra più cura per la propria pelle, è più attento alla prevenzione e alla prescrizione cosmetica. Va dallo specialista di sua iniziativa (non più “trascinato” da mogli o fidanzate), chiede risultati che non lo “femminilizzino” e gli consentano di mantenere naturalezza ed espressività. Anche i modelli maschili non sono giovanissimi! Tra le icone beauty, spiccano George Clooney, 53 anni, preferito dal 33,5% del campione analizzato, Brad Pitt, 50 (14,8%), David Beckam, 39 (14,3%) e Daniel Craig, 46 (5,6%).
di Monica Caiti