CONSIGLI PER LA PRIMAVERA ALL’ARIA APERTA

www.amicidelbambinomalato.it), alcuni buoni consigli “familiari” ma soprattutto per mamma e papà.

Prima regola: giocare e fare sport outdoor. Dopo i grigiori dell’inverno non c’è nulla di meglio. «In generale, un’attività fisica regolare in età pediatrica – spiega la professoressa Susanna Esposito, Presidente dell’Associazione e Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milanoè fondamentale sia nel bambino sano che in quello affetto da malattie respiratorie croniche. L’attività fisica costituisce infatti un’importante forma di prevenzione dell’obesità in quanto contribuisce, attraverso un aumento del dispendio energetico, a ridurre la massa grassa e ad aumentare quella magra, favorendo anche un corretto sviluppo osseo». Poi lo sport, specie se di squadra, ha anche un risvolto “sociale”: migliora le capacità relazionali grazie alla cooperazione con altri bambini, e quelle cognitive attraverso l’esplorazione dell’ambiente e l’acquisizione di nuove esperienze. Il tutto a favore di un senso di gratificazione e di divertimento che invoglia il bambino a continuare la pratica sportiva, a beneficio di tutto l’organismo.

Ma dopo tutta questa energia spesa nel gioco, il rischio potrebbe essere quello di una fame da lupo che invoglia a ingoiare di tutto. Sbagliato! «L’alimentazione deve essere sana fin da piccolissimi – raccomanda la professoressa – perché solo così sarà possibile prevenire patologie importanti da grandi. Tanto più che i bambini, in particolare sotto i sei anni, sono più a rischio degli adulti di contrarre infezioni alimentari perché le loro difese non sono del tutto mature, e incontrare batteri o virus presenti nei cibi può costituire un pericolo e una causa di infezioni». Dunque attenzione soprattutto ad alcuni alimenti: al cioccolato, ad esempio, che va mangiato con moderazione (ad esempio, se fosse rimasto del cioccolato eccedente dalle recenti festività pasquali meglio mangiarlo a poco a poco, sciolto in budini o torte casalinghe), soprattutto se si è allergici perché potrebbe dare reazioni. E’ necessario, inoltre, limitare il consumo di salame e insaccati vari che, con le conserve di frutta e verdura fatte in casa, possono essere all’origine di intossicazioni importanti come il botulismo. E, ancora, è bene fare attenzione alle uova crude e alle verdure non lavate da cui si potrebbe contrarre la salmonella, un’intossicazione caratterizzata da sintomi quali nausea, vomito, dolori addominali, diarrea e febbre».

Dunque sono bandite tutte le golosità per i bimbi dai primi caldi in avanti? No ma è bene prendere alcune precauzioni. «E’ meglio, ad esempio, scegliere gelati artigianali, prodotti da aziende di fiducia e di cui è nota la sicurezza. Questo perché anche i derivati di uova crude – aggiunge Esposito – come i gelati, appunto, e i dolci alla crema, oltre alla maionese e salse varie, sono alimenti responsabili di intossicazioni da Staphylococcus aureus».

Quali altre percauzioni sono importanti all’aria aperta per i bambini? Proteggere la pelle, anche in primavera, specie se si trascorrono diverse ore sotto il sole, indossando anche un abbigliamento adeguato. «L’esposizione ai raggi solari è sempre consigliata – fa sapere la professoressa – perché aumenta la trasformazione di vitamina D, senza però dimenticare di usare creme ad alta protezione, cappellini e occhiali da sole». Bisogna però avere cura anche dell’abbigliamento: né troppo pesante, se i bambini giocano all’aperto, né troppo leggero alla comparsa del primo sole. Meglio vestire i bimbi a strati: «I forti sbalzi termici della stagione primaverile – aggiunge ancora Susanna Esposito –comportano maggiori rischi di malattie da raffreddamento ed episodi febbrili che di norma si risolvono in pochi giorni e senza l’utilizzo di farmaci o, se la febbre sale oltre i 38°C, con l’uso di antipiretici. In caso di raffreddore e sintomi alle alte vie respiratorie sarebbe meglio non ricorrere agli antibiotici che eliminano i batteri ma non i virus contro i quali sono inefficaci. In presenza dei primi sintomi, comunque, è indispensabile rivolgersi al medico che, solo dopo una visita, sarà in grado di decidere se prescrivere o meno antibiotici o richiedere eventuali esami diagnostici».

Cosa manca, per essere previdenti al massimo, in caso di viaggi, escursioni e gite? Meglio munirsi di un kit di primo soccorso che includa anche prodotti repellenti contro le punture di zanzare e zecche (queste ultime presenti soprattutto in montagna), ma anche di api, vespe, calabroni, tafani, formiche che colpiscono soprattutto le zone più esposte e scoperte del corpo come viso, braccia, gambe, caviglie e mani. «Non sono rari, in questa stagione – conclude Esposito – presso ambulatori medici o al Pronto Soccorso, assistenze a bambini per problemi allergici da puntura di insetti. In genere si tratta di situazioni molto semplici che si esauriscono con l’applicazione di una pomata o con l’assunzione di un anti-istaminico per bocca, ma in certi casi si può generare una reazione anafilattica, più grave». Problemi – dai raffreddamenti alle intossicazioni, alle infezioni – tutti prevenbili con poche e semplici regole, che consentiranno di trascorrere un tempo libero all’aria aperta davvero sereno.

 

di Francesca Morelli

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