Può succedere a tutte. Specie dopo gli eccessi alimentari delle festività. Di guardarsi di profilo allo specchio e intravedere, con disappunto, qualche rotondità di troppo. Specie sulla pancia. Dovuta ad accumuli adiposi, che in inverno è facile sottovalutare. O a gonfiori, dipendenti, a loro volta, da tensioni, stanchezza, ciclo mestruale, disturbi digestivi… All’apparenza un problema di poco conto, che le più disinvolte risolvono con un’alzata di spalle. Ma qualcuno può avvertire disagio. Per motivi sia estetici – se l’addome non è piatto, l’ombelico va nascosto e non esibito secondo i dettami della moda –, sia psicologici. Forse perché non è piacevole sentirsi… in balia di quella pancia che si gonfia a piacimento e al di fuori di ogni controllo. O forse per il timore che quegli sgradevoli “rotolini” di grasso siano il primo segnale d’allarme di un metabolismo in tilt… Qualunque sia lo stato d’animo, la rassegnazione è inutile. Meglio una pronta reazione. Che è l’unica carta vincente per ritrovare una pancia levigata e un girovita perfetto. Questi gli step del nostro piano d’attacco. Partendo dai trattamenti estetici, per poi passare agli esercizi fisici mirati, al riequilibrio della dieta e, infine, a uno stile di vita più sano.
1° step: idratare e tonificare la pelle
Prima di passare alle cure “d’urto”, che accelerano l’eliminazione di accumuli adiposi, è necessario applicare costantemente i prodotti “basic”. Infatti, una pelle tonica e ben nutrita, è più predisposta ad assorbire le creme specifiche. Dopo aver eliminato le cellule morte massaggiando la pelle con un esfoliante, bisogna, quindi, stendere sull’addome (oltre che su cosce e glutei) un’emulsione idratante, per esempio a base di acido jaluronico e NMF (principio idratante naturale). Meglio se alternata a un trattamento rassodante, ricco di elastina, collagene ed estratti vegetali, che contribuisce a stimolare la tonicità dei tessuti, favorendo la microcircolazione. Efficaci contro il rilassamento cutaneo dell’addome, anche i trattamenti con terproline (che incentiva la naturale produzione di acido jaluronico e collagene) ed estratti dell’acido asiatico, dalle proprietà cicatrizzanti. E gli oli di mandorle dolci e rosa mosqueta, elasticizzanti e ristrutturanti.
2°: rivitalizzare i tessuti
Per essere più reattiva, la pelle deve anche ricevere periodicamente una carica di energia. Ecco perché si consiglia di applicare – per almeno due mesi, un paio di volte l’anno – un trattamento rivitalizzante con principi marini e termali, ricchi di sali minerali, proteine e vitamine. Tutte sostanze che, nello stimolare il metabolismo cellulare, restituiscono tono e luminosità all’epidermide. Le bioglee termali, per esempio, che sono il risultato di generazioni di microrganismi, possono essere considerate veri e propri “bioattivatori”. Per eliminare le tossine, accumulatesi a livello cutaneo, sono molto efficaci anche le creme a base di alghe marine (con un’elevata quantità di iodio) e argilla che, grazie all’alto contenuto di silicio, potassio, magnesio, ferro, ripristina la giusta quantità di sali minerali nei tessuti.
3°: snellire e scolpire l’addome
Ora la pelle è davvero pronta a ricevere i trattamenti drenanti e snellenti di ultima generazione specifici per l’addome. Merito delle loro formule, con
estratti naturali (vegetali o marini) o ingredienti frutto della ricerca biotecnologica. Come caffeina, tè, cacao, che favoriscono un rapido smaltimento degli adipociti (le cellule di grasso), rallentandone la formazione. E rusco, edera e ippocastano, che accelerano, invece, il drenaggio dei liquidi in eccesso. I prodotti più innovativi abbinano, addirittura, l’effetto dei principi attivi alla profumazione di apposite essenze. Che, non solo rendono più piacevole la stesura della crema, ma agiscono direttamente a livello cerebrale, mediante i recettori olfattivi. Come a dire, insomma, che persino la fragranza inspirata durante l’applicazione del trattamento, stimola l’ossidazione dei grassi e quindi la riduzione degli accumuli adiposi localizzati. Senza dimenticare l’automassaggio. Per potenziare al massimo l’efficacia di un prodotto bisogna, dunque, stenderlo con un movimento circolare in senso orario intorno all’ombelico (perché migliora la peristalsi intestinale), per poi drenare dolcemente verso l’alto, in direzione di collo e ascelle.
4°: allenarsi con esercizi ad hoc
* Distese sulla schiena, sollevare le gambe diritte e la testa sostenuta dalle mani, avvicinandola, il più possibile, alle ginocchia. L’importante è fare leva sugli addominali, sempre tenendo le braccia aperte ai lati. Eseguire tre serie da 15 sollevamenti l’una.
* In piedi, con le gambe parallele al bacino e le braccia aperte, piegare il busto leggermente in avanti. A bacino fermo, spostarlo prima a destra, poi a sinistra, tornando ogni volta alla posizione di partenza e tracciando una sorta di cerchio a ogni passaggio. I muscoli vanno contratti durante l’esercizio, da ripetere almeno tre volte.
* Distese a terra, supine, braccia piegate al gomito e mani dietro la schiena, sollevare le gambe tese di circa 20 cm. Poi muoverle ritmicamente senza piegarle, sempre facendo perno sull’anca. Continuare l’esercizio per un minuto.
5°: riequilibrare la dieta
Anche una dieta corretta è essenziale per una pancia tonica e piatta. Ecco i nostri consigli.
SI’ – Alle pietanze insaporite con il peperoncino. Aiuta la circolazione, abbassa il livello di colesterolo e facilita la digestione, perché incrementa la secrezione di succhi gastrici. E soprattutto influisce sul gonfiore addominale, grazie alla minore fermentazione dei cibi.
NO – Ai grassi derivanti da burro, formaggi, salumi, fritti e dolci. E all’abuso di sale, che favorisce la ritenzione idrica.
SI’ – Ad almeno uno yogurt al giorno, specie se si soffre di colon irritabile. Contiene preziosi fermenti lattici, che riequilibrano la flora intestinale, a beneficio dell’attività digestiva.
NO – Ai cibi integrali: accentuano il gonfiore.
SI’ – A frutta e verdura. A condizione che siano consumate lontano dai pasti, perché aumentano la fermentazione. Si raccomandano in particolare, rosmarino, melanzana, carota, sedano e ravanello, che accelerano il metabolismo, rendendo più agevole il consumo delle calorie ingerite.
NO – Ai dolcificanti usati per le bevande calde, ma contenuti anche nel chewingum o in molti prodotti dietetici. Non apportano calorie, in compenso, possono gonfiare la pancia.
6°: cambiare stile di vita
* Attenzione alla postura. Se è scorretta, accentua la prominenza addominale. Dunque: spalle distese, pancia in dentro e glutei ben stretti. E spalle diritte anche davanti al computer, con l’accortezza di cambiare posizione ogni ora.
* La respirazione diaframmatica è essenziale per restituire tono ai tessuti. A bocca chiusa, bisogna inspirare con il naso, lasciando scendere l’aria nella pancia. E, dopo averla trattenuta qualche secondo, espirare.
* Occhio agli orari dei pasti, che devono essere regolari. Niente cellulare acceso: invece di pensare al lavoro, meglio concentrarsi su qualcosa di piacevole e gratificante.
* Se possibile, bando al fumo. La nicotina aumenta i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress che, a sua volta, favorisce gli accumuli di grasso sulla zona addominale.
di Monica Caiti