«L’idea di portare il cinema in ospedale per alleviare le sofferenze e cercare di infondere buon umore ai malati, è nata dall’incontro con Christin Hill, la fondatrice di MediCinema che, nel lontano 1996, concretizzò questa sua intuizione presso il St. Thomas Hospital di Londra, nel reparto di Oncologia pediatrica. Anche l’esperienza della malattia di mia mamma, affetta da Alzheimer, mi ha spinto a cercare nuovi mezzi per alleviare la sofferenza ai malati e ai loro familiari. Ho conosciuto Christin a Londra nell’ottobre 2012 e, grazie a questo incontro e alla grande volontà di innovare il concetto di cura negli ospedali italiani, è nata MediCinema Italia nell’ottobre 2013, partendo con un primo progetto pilota all’Istituto clinico Humanitas di Rozzano, per il reparto di riabilitazione Neurologica. Un’ esperienza importante che ha confermato la validità del metodo MediCinema come elemento di cura riabilitativa». Così Fulvia Salvi (nella foto), oggi presidente dell’Associazione MediCinema Italia, ricorda la nascita di questo progetto. Da allora altre realtà sono sorte a Milano: lo Spazio Vita Aus Niguarda, il Centro Clinico Nemo, sempre a Niguarda, la Casa Pediatrica dell’ASST Fatebenefratelli-Sacco e Casa Roland – Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald di Brescia.
Ad aprile 2016 , con un’importante donazione di Disney Italia e il sostegno di privati, l’Associazione inaugura presso il Policlinico A. Gemelli a Roma la prima sala MediCinema in grado di ospitare fino a 130 persone, tra pazienti, familiari, amici, volontari e operatori sanitari, dove si possono accogliere anche pazienti non autosufficienti, con il letto o la sedia a rotelle. E dall’inizio del 2017 MediCinema è impegnata nella realizzazione di una nuova e grande Sala sensoriale presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano: uno spazio di 300 mq, nel Blocco Nord, collegato internamente a ogni parte della vasta struttura ospedaliera e dotato di nuova tecnologia acustica particolarmente sofisticata.
«La nostra scommessa, oltre all’effetto immediato sul benessere e sul buon umore, in particolare nei bambini, è che ci siano anche riscontri clinici di un miglioramento di alcune condizioni patologiche di tipo neurologico, grazie all’effetto di rilassamento muscolare e nervoso, indotto dalle basse frequenze uditive e visive di queste proiezioni, che vengono scelte con attenzione da specialisti e tecnici di settore», precisa il dottor Marco Trivelli, direttore generale dell’Ospedale Niguarda di Milano. Non a caso si sono ottenuti incoraggianti risultati da uno studio avviato a settembre 2016 e coordinato dai ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico Gemelli, in collaborazione con i ricercatori dell’Ospedale Niguarda di Milano.
«Questo studio, in via di pubblicazione, è stato condotto su 240 pazienti del Policlinico Gemelli, di cui la metà bambini, e 20 dell’Ospedale di Niguarda», puntualizza il professor Celestino Pio Lombardi, direttore della Chirurgia endocrina del Policlinico Gemelli di Roma e responsabile scientifico di MediCinema Italia Onlus, che ha coordinato lo studio. «I dati raccolti hanno registrato un miglioramento del 20-30% della percezione del dolore e di alcuni disturbi psico-somatici come mal di testa o di pancia. A differenza dei pazienti rimasti in corsia, l’80% di quelli che hanno assistito ai film ha riferito di non aver avuto la percezione di trovarsi in ospedale. Più della metà, inoltre, ha evidenziato un netto calo della percezione del dolore durante la proiezione. Un altro aspetto rilevante è emerso soprattutto nei bambini, in cui si è notata una netta riduzione degli stati di tensione e dei sintomi d’ansia, legati alla permanenza in ospedale, vissuto prevalentemente come luogo di sofferenza. Inoltre si è notato un netto miglioramento delle relazioni con i genitori, anch’essi presenti alle proiezioni, e una migliore accettazione delle cure». «In particolare, nei 20 pazienti osservati a Niguarda, si è evidenziata una complessiva percezione di non trovarsi in ospedale, ma nella vita di tutti i giorni», aggiunge la dottoressa Gabriella Rossi, responsabile del Dipartimento di Psicologia Clinica del Centro Nemo di Niguarda. «E questo, oltre a migliorare l’umore dei pazienti, ha influito positivamente sulla riabilitazione e sulla maggiore adesione delle cure».
La scommessa dei benefici del cinema in ospedale è dunque solo agli inizi. E questo sarà il primo studio pubblicato a livello internazionale. Perciò è necessario trovare sponsor per estendere il progetto ad altri istituti. MediCinema è oggi in prima linea nella raccolta di fondi, che avviene attraverso campagne dedicate, donazioni private e di aziende, come la Walt Disney Italia, ma anche attraverso la partecipazione a bandi pubblici da destinare ai progetti di ricerca e per sostenere l’attività di giovani ricercatori con borse di studio. Il progetto di apertura della sala cinema di Niguarda, per il programma di terapia di sollievo, sarà anche finanziato con il contributo del Comune di Milano nell’ambito dell’iniziativa, Crowdfunding Civico: nel 2017 il progetto MediCinema Italia è risultato tra i principali progetti di interesse pubblico finanziati dal Crowfunding civico.
di Paola Trombetta