Natale non è Natale senza l’albero. Lucine, palline colorate, addobbi, fiocchi e stella in punta: non manca proprio nulla. A vederlo è una “festosa” gioia degli occhi. Certamente per i grandi, ma è anche a norma di sicurezza per il tuo bambino? La qualità nella preparazione dell’albero e nella scelta delle decorazioni sono la regola che tutela da rischi e pericoli evitabili. Ecco dunque alcuni consigli pratici che proteggono da eventi sgraditi, senza togliere l’atmosfera di festa del Natale.
Dotato di un grosso vaso. Poiché la sicurezza si misura soprattutto dalle fondamenta, l’albero migliore è quello interrato in un vaso grosso, ben piantato a terra: un basamento tipico dell’abete fresco, meno probabile per l’artificiale che termina spesso con un treppiedi. In questo caso gli esperti consigliano di coprire il supporto con delle scatole allegre, rosse o nei toni in nuance con le palline, che non solo fanno festa ma proteggono i bimbi da possibili inciampi, con il rischio di far catapultare l’albero. Meglio ancora se vengono “zavorrate” dal peso di libri, nascosti dentro le scatole.
Le luci, rigorosamente di marca. Bianche, rosse, blu o tutte colorate, poco importa. Ciò che conta è la posizione dei fili luminosi, che non vanno collocati sull’albero ad altezza di bambino, ma soprattutto la garanzia dell’etichetta. Questa deve riportare i marchi CEE, in rispetto della Direttiva 2006/95/CE (fondamentale è la seconda “E”, perché il semplice CE indica “China Export”: fate attenzione!), ma anche la dicitura IMQ che certifica la conformità, e pure la dichiarazione di conformità allo standard EN60598. Sono poi da preferire i fili di luci a LED, che danno forse meno calore, ma che sono più sicuri: si scaldano meno e sono più resistenti a umidità e vibrazioni. Vale comunque la regola di spegnerle sempre di sera, quando si va a dormire, o se si esce di casa. Anche fili, prolunghe, ciabatte che illuminano l’albero devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini.
Addobbi, palline e fiocchi senza rischi. A questi oggetti non si attribuisce mai il giusto rischio. Se un bambino è nei dintorni, sono bandite palline e ninnoli di vetro. Perché il rischio frantumi e tagli è elevatissimo. Sì invece a decorazioni in plastica, a patto che non abbiamo parti sporgenti o pungenti con cui il bambino potrebbe inavvertitamente venire a contatto, provocandosi un auto-danno. Poi se, qua e là, l’albero si infiocchetta pure, è bene utilizzare solo nastri in tessuto e non più lunghi di 15 centimetri per evitare che il piccolo se li attorcigli addosso. Dunque, divieto assoluto per boa, frangiati, argentati e dorati che dalla punta dell’albero calano fino alla base, toccando terra. No anche a candeline e tutto quanto implica fuoco, comprese le girandole di capodanno, le fiammelle e così via.
La sicurezza sta anche in cima. E non ci riferiamo alla stella messa sul punto più alto dell’albero o al puntale colorato. Bensì al fatto che l’albero dovrebbe essere fermato, meglio legato con un filo invisibile, di nylon ad esempio, a un mobile vicino o a un altro appiglio, per evitare che cada sotto la tempesta che il bambino potrebbe provocare lì intorno, ogni volta che lo ammira o guardando i regali la mattina di Natale.
La “natura” dell’abete. Siamo d’accordo: l’abete fresco è il più bello e quello che fa più Natale perché diffonde anche il profumo di resina e pigna. Eppure anch’esso potrebbe avere il suo rischio: quanto meno per le allergie. «Alcune reazioni – spiega Giorgio Walter Canonica, Direttore del Centro di Medicina Personalizzata Asma e Allergie, Humanitas Research Hospital, Rozzano (Milano) – possono essere stimolate da particelle di sostanze spruzzate sull’abete, prima della vendita per preservarne la freschezza, che possono irritare le mucose delle vie respiratorie. Dunque il suggerimento è di lasciare l’abete fresco all’aperto qualche giorno prima di collocarlo in casa. In particolare se ci sono bambini, potenzialmente sensibili a quelle sostanze». Il rischio allergia è nascosto però anche nell’albero di Natale artificiale, sebbene la causa sia di altra natura. Infatti potrebbe essere portatore di allergie da muffe e spore, restando incappucciato per un anno intero in ambienti umidi, come le cantine, o essere veicolo di acari e polvere, avviluppato com’è stato in sacchi di plastica.
Come allontanare, o meglio prevenire, possibili attacchi asmatici o altre manifestazioni allergiche soprattutto di tipo respiratorio, in soggetti predisposti? «Sarebbe bene liberare l’albero dagli involucri alcuni giorni prima di portarlo in casa – conclude il professor Canonica – avendo cura di sottoporlo anche a una “doccia depurativa e preventiva” prima di addobbarlo, senza dimenticarsi del tronco che andrebbe ripulito con acqua allungata con qualche disinfettante non tossico, come l’amuchina». Una pratica efficace per evitare che a Natale i bimbi abbiano lacrimoni da allergia, piuttosto che per la gioia dell’arrivo di Babbo Natale!
di Francesca Morelli