E dopo le feste, la “remise en forme”

Acidità di stomaco, alito cattivo, sensazione di gonfiore e pesantezza: sono i postumi delle festività natalizie. Sui quali pesa anche l’effetto disidratazione da troppi cin cin, perché (pochi lo sanno) l’alcol non disseta, ma al contrario asciuga le riserve idriche. «L’alcol – spiega il professor Nicola Sorrentino, docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia e direttore scientifico delle Terme Sensoriali di Chianciano – rispetto ad altre bevande, richiede una maggiore quantità d’acqua per essere metabolizzato. Inoltre, inibendo l’azione dell’ormone antidiuretico, aumenta la perdita di liquidi attraverso sudorazione e urine». Se per i brindisi natalizi e di Capodanno, ormai passati, non è possibile porre rimedio, per i prossimi – quelli carnevaleschi magari – si può arrivare preparati, sapendo che ogni calice di buon vino o di altra bevanda ad alto tasso alcolico, va compensato con altrettanti liquidi soft, prediligendo l’acqua a qualsiasi altra bevanda.  «Bere acqua in abbondanza – aggiunge Sorrentino – aiuta il fegato a smaltire l’alcol e a ripristinare i fluidi perduti, così come ad espellere una piccola parte di etanolo attraverso sudore e urine ».

L’acqua da sola però non è miracolosa: dopo gli eccessi mangerecci delle feste, serve un’azione detox per l’intero organismo, ricominciando da uno stile di vita più sano, anche a tavola. Senza imporsi diete specifiche, estenuanti digiuni né, tanto meno, soggiorni “claustrali” di una settimana in una Spa per ritrovare la buona forma fisica. Spesso è sufficiente mettere in atto alcuni semplici comportamenti, a patto che la costanza sia la regola. «Per eliminare gradualmente le tossine accumulate e rigenerarsi – consiglia l’esperto – occorre evitare alimenti che rallentano la digestione, tra questi cibi ricchi di grassi animali come burro, lardo, panna, salumi, permettendo così al fegato, reni e stomaco che hanno il compito di depurare l’organismo di eliminare un po’ alla volta le scorie in eccesso. È bene escludere dalla dieta anche le fritture e, per una settimana, anche formaggi, carne, pesce, preferendo invece le proteine vegetali come ceci, fagioli, lenticchie, piselli, fave. Sono consigliate poi quattro o cinque porzioni di frutta e verdure, ricche di acqua, vitamine e sali minerali: sostanze che, oltre ad avere un elevato potere disintossicante e assicurare all’organismo una quantità di fibre vegetali, “puliscono” l’intestino svolgendo un’importante funzione di regolazione sulla digestione».

Se poi gli effetti degli stravizi si fanno sentire anche con gonfiori addominali si può agire con una azione detox dolce e omeopatica, con rimedi mirati agli organi drenanti e depuratori. «Il drenaggio – precisa la dottoressa Fulvia Spallino, medico di famiglia di Roma ed esperta in omeopatia – favorisce il recupero dell’equilibrio dell’intero organismo: migliora la digestione e il sonno, aiuta a eliminare il gonfiore addominale e rende più luminosa la pelle. Per un’azione disintossicante a livello epatico, soprattutto se si arriva da un periodo di pasti elaborati e ricchi di grassi, è possibile ricorrere a CY.TA.FU, un medicinale a base di Tintura Madre di Cynara scolymus TM (Carciofo), Taraxacum officinale TM (Tarassaco), Fumaria officinalis TM (Fumaria). Il rimedio va assunto nella dose di 30 gocce 2 volte al giorno, diluite in un bicchiere di acqua, preferibilmente prima dei pasti principali, per almeno 20 giorni consecutivi/2 mesi alternati con una pausa di 10 giorni. Si può aggiungere, se necessario, anche del Cardo mariano Tintura Madre che è un eccellente epato-protettore ed epato-riparatore».

Il gonfiore addominale, un problema piuttosto comune sia tra le donne magre che meno magre con evidenze visibili soprattutto su ventre e fianchi, oltre alle ipercalorie natalizie, potrebbe avere anche altre cause: un regime alimentare sbilanciato, ad esempio, intolleranze alimentari, stress o uno stile di vita poco sano. «Dunque prima della terapia – fa presente l’omeopata – è necessario capire l’origine del gonfiore e affrontarla con i giusti accorgimenti. In caso di pancia gonfia adiposa, per qualche chiletto di troppo, sono consigliati 5 granuli sublinguali di Thuya 15 CH 3 volte al giorno a stomaco vuoto, mentre in caso di pancia gonfia da intolleranze alimentari, come pure da assunzione di farmaci (tra cui gli anticoncezionali orali), stipsi, disturbi intestinali o anche da stress, sono più indicati 5 granuli di Carbo vegetalis 5 CH, mentre in caso di stitichezza, il rimedio più adatto sono 5 granuli di Nux vomica 9 CH, entrambi da assumere 3 volte al giorno lontano dai pasti. Infine se il gonfiore addominale è dipendente da attacchi di fame nervosa, che si accompagna anche ad ansia lieve o moderata, o a problemi gastrici, il rimedio da preferire è Datif PC, 2 compresse per 3 volte al giorno che può essere assunto in combinazione con Ignatia 30 CH, 5 granuli sempre 3 volte al giorno lontano dai pasti, al fine di abbassare ulteriormente i livelli di tensione psicologica».

Il consiglio degli esperti è chiaro: la depurazione dell’organismo non deve limitarsi al dopo festività, ma deve diventare una sana abitudine per tutto l’anno.

 di Francesca Morelli

Articoli correlati