Se si parla di tavole imbandite, nulla è più universale della pasta, tanto che per festeggiare il 20° anniversario del “World Pasta Day, lo scorso 20 ottobre, si è scelta Dubai, la città che con l’88% di residenti stranieri è il simbolo dell’internazionalità. Fra incontri, esperti, amatori e iniziative d’ogni tipo, il più italiano dei cibi ha confermato il suo carattere di prodotto senza confini e in continua crescita: in soli 20 anni, la produzione mondiale ha raggiunto 15 milioni di tonnellate, con un aumento del 63% e ben 40 paesi grandi produttori. L’Italia naturalmente guida la classifica: un piatto di pasta su 4 nel mondo (e tre su 4 in Europa), proviene da un pastificio italiano, con un bacino di destinazione di quasi 200 paesi. Così, dalla grande kermesse di Dubai, promossa come ogni anno da AIDEPI (Associazione industrie del dolce e della pasta italiana) e da IPO (International Pasta Organization) è arrivata la sfida: nutrire il pianeta con la pasta. A fronte di 821 milioni di persone che soffrono la fame e di oltre 150 milioni di bambini con ritardi nella crescita, i pastai italiani e di tutto il mondo si sono impegnati nell’iniziativa “The power of pasta”, con cui verrà donato ad Associazioni locali impegnate nella lotta contro la fame un quantitativo di prodotto sufficiente a realizzare 2 milioni di piatti di pasta.
Ma le qualità di Spaghetti&Co vanno ben oltre il semplice nutrimento. Grazie alle buone pratiche agricole e di trasformazione, tutti i tipi di pasta sono amici del pianeta, perché vengono realizzati con ridotti consumi di acqua ed emissioni di CO2; consentono di risparmiare e soprattutto di non sprecare, perché facilmente “riciclabili” in mille ricette deliziose; sono compatibili con ogni tradizione e religione, e così versatili da inserirsi perfettamente nelle culture gastronomiche e alimentari di tutto il mondo. «La pasta è un cibo universale, il cui consumo è in continuo sviluppo grazie ai suoi valori nutrizionali riconosciuti a livello internazionale», conferma Raffaello Ragaglini, Segretario generale dell’International Pasta Organization e Segretario Generale Onorario dell’Unione delle Associazioni dei Produttori di Paste Alimentari della Ue. «Un cibo perfetto per tutti, vero e proprio alimento del futuro, che unisce a gusto e convivialità anche un approccio al cibo nel segno della sostenibilità e del benessere».
E ancora: la pasta è la base della “dieta mediterranea”, format alimentare divenuto patrimonio Unesco dell’umanità perché è l’unico ad avere poteri anti-infiammatori e di prevenzione, dimostrati attraverso studi condivisi a livello planetario. Carboidrati complessi a rilascio lento, vitamine e minerali, proteine vegetali, fibre… un piatto di spaghetti è una gioia per il palato e un baluardo di buona salute, la migliore alleata di un’alimentazione corretta ed equilibrata. «L’alimentazione quotidiana dovrebbe prevedere, in base alle singole necessità, il 40-60% di carboidrati, il resto grassi (circa30%) e proteine (circa 15%)», spiega Silvia Migliaccio, specialista in Endocrinologia e Nutrizione umana all’Università La Sapienza di Roma. «La pasta, per la sua composizione, aiuta a mantenere facilmente queste proporzioni, evitando dannosi sbilanciamenti a favore di grassi o proteine. Non è affatto vero che fa ingrassare, e consumata con le giuste modalità, e assieme a una regolare attività fisica, è un alimento perfetto a tutte le età e per tutte le categorie, dagli anziani ai bambini agli sportivi».
Quasi una medicina, dunque. La più buona che esista, anche per i più piccoli. Incominciano a capirlo anche gli americani che, seguendo l’esempio di Michelle Obama che si fece fotografare su “Time” con un piatto di spaghetti, hanno aumentato del 25% in 10 anni il consumo di carboidrati. E lo hanno capito ancora di più negli Emirati Arabi, dove l’export di pasta italiana è cresciuto del 41% in 10 anni, con un valore di 8,4 milioni di euro. Un dato, questo, che si associa alle ultime iniziative del Governo che, per arginare il fenomeno del sovrappeso infantile presente in un bambino su 3, ha dato vita a campagne di educazione alimentare in tutte le scuole del Paese. Con la direttiva, contenuta nelle Linee guida per le mense scolastiche del Food Safety Department of Dubai Municipality, di servire piatti di pasta, preferibilmente integrale, almeno una volta alla settimana.
Da noi, naturalmente, tutto questo è scontato, anche se il rischio di diete alla moda squilibrate e scriteriate è sempre dietro l’angolo. L’Italia è prima al mondo nella classifica dei paesi consumatori, con 23kg di pasta pro capite l’anno. I piatti e le ricette si moltiplicano, assieme ai formati diversi, alla molteplicità degli usi, e ai tipi di pasta, sempre più numerosi e trasversali, adatti a ogni tipo di gusto e di esigenza: dalla bio alla gluten-free, dall’integrale all’addizionata di spezie e super-foods. E l’offerta si arricchisce sempre più di nuove specialità da assaggiare. Come la nuovissima linea legumi prodotta da Barilla proprio in occasione dell’ultimo World Pasta Day. Penne e fusilli a base di farina di lenticchie rosse o farina di ceci. Una vera squisitezza priva totalmente di glutine e ricca di proteine e di fibre. Anti-intolleranze e golosamente amiche del palato e della linea.
di Marilisa Zito
Penne alle lenticchie rosse con porri brasati e broccoli romani
Ricetta di Roberto Bassi , chef di Academia Barilla, Centro Internazionale per la diffusione, promozione e sviluppo della Cultura Gastronomica Italiana nel mondo ( www.academiabarilla.it).
Ingredienti. Per 3/4 persone:
250g Penne alle lenticchie rosse; 250g broccoli romaneschi; 200g porri; 1 gambo di sedano; 40g olio extra vergine di oliva; 6 filetti di acciuga; sale, pepe e prezzemolo
Preparazione:
1. Lavare e tagliare finemente il gambo di sedano ed i porri.
2. Scaldare una padella, unire un filo di olio extra vergine di oliva e brasare dolcemente porri e sedano, aggiungendo se necessario un poco di acqua.
3. Quando saranno teneri unire i filetti di acciuga, lasciare insaporire qualche istante e togliere dal fuoco, aggiustando di sale e pepe.
4. Nel frattempo separare le cimette dei broccoli romani, sbollentare in acqua bollente leggermente salata; scolare al dente e aggiungere ai porri brasati. Nella stessa acqua cuocere le penne alle lenticchie rosse per 9 minuti, quindi amalgamare alla salsa e con un filo di olio ed un pizzico di prezzemolo tritato.