Piatti gustosi e sani per i bimbi con il diabete: le 5 regole d’oro

Mangiare buono, sano, con fantasia. Imbandire una tavola “normale”, dall’antipasto al dolce, come quella dedicata ad ogni bambino, si può gustosamente fare anche nel caso in cui il piccolo soffra di diabete di tipo 1, senza alcun rischio per la salute e nel rispetto delle esigenze alimentari.  A dimostrare quanto il cibo possa essere “buono” anche per questi piccoli pazienti, è stata presentata l’iniziativa “Jada’s kitchen. Non tutte le cucine sono un incubo”, organizzata di recente ad Alessandria, dall’Associazione Diabetici Alessandria Junior (JADA), in collaborazione con ENAIP Piemonte, il patrocinio dell’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio, Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria e A.G.D. ITALIA – Coordinamento tra le Associazioni Italiane Giovani con Diabete, con il contributo  incondizionato di Ypsomed Italia. L’iniziativa è stata coordinata da uno chef d’eccezione, Alberto Menino, terzo classificato all’edizione Masterchef 2018, che ha coinvolto nella brigata di cucina per la prepazione di buonissimi piatti – antipasto con snack, primo, secondo con contorno e dolce –  16 giovani diabetici di Alessandria, dai 7 ai 18 anni, supportati da altrettanti genitori e familiari.

«Il diabete, come molte malattie del metabolismo e cardiovascolari –  spiegano il pediatra diabetologo Riccardo Lera dell’Azienda ospedaliera “SS. Antonio, Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria e la nutrizionista Carlotta Castagna, libera professionista – può essere controllato, oltre che con i farmaci con uno stile di vita sano, a partire dall’alimentazione che, per un paziente con diabete tipo 1, è uguale a quella di qualsiasi altra persona. Infatti la (loro) dieta consente di mangiare ciò che più piace, privilegiando verdura e frutta di stagione, ricche di fibre e altri preziosi principi nutritivi, calcolando poi la quantità di insulina necessaria, in funzione degli alimenti scelti». L’evento, che ha concluso una serie di incontri dedicati, aveva lo scopo di insegnare a grandi e piccini in modo pratico come i diversi alimenti possono incidere sui livelli di zucchero nel sangue e come comporre un pasto ben bilanciato, ricorrendo ad esempio ad alcune utili strategie nutrizionali. Tra cui il Calcolo dei carboidrati o Counting che permette di misurare quanta insulina occorra assumere prima di un pasto, in base al contenuto di carboidrati del pasto stesso. «Insegnare a questi ragazzi a cucinare con fantasia, sperimentando ingredienti e modalità di preparazione originali – ha commentato Alberto Menino  – è stata per loro occasione per educarsi a prendersi cura di sé in maniera responsabile e per me una sfida stimolante, creando piatti al contempo gourmet e in linea con specifiche indicazioni dietetiche».

Allora, per alimenatrsi con bontà, in sicurezza e libertà, anche con il diabete di tipo 1, ecco 5 regole d’oro, cucinate a puntino” da JADA, appositamente pensate per i più piccoli (ma buone anche per i grandi), con la consulenza della dottoressa Castagna:

  • Il diabete “mangia uguale”: Il diabete mellito di tipo 1 non richiede una restrizione alimentare. La dieta può essere come quella di una persona senza malattia, all’insegna dell’equilibrio, della varietà e della stagionalità, con solo qualche accortezza in più. Ad esempio facendo attenzione all’introduzione di carboidrati (in un apporto pari al 55-65% delle chilocalorie giornaliere, di cui non più del 10% di carboidrati semplici), importantissimi per sostenere le funzioni del sistema nervoso e del cervello, e di altri nutrienti che regoleranno le quantità terapeutiche di insulina da assumere successivamente. Questa libertà di gusti consente anche ai piccoli che soffrono di diabete di sedere a tavola con piacere, assaporando piatti da leccarsi i baffi!
  • Meglio “veg” e colorato. Il diabete ama essere alimentato con cibi di origine vegetale – frutta, verdura di ogni varietà e dei 5 colori – che forniscono vitamine e sali minerali, essenziali per il buon funzionamento dell’organismo, ma soprattutto fibre. Queste aiutano a contenere il picco glicemico dopo i pasti, il cui rialzo eccessivo può essere particolarmente pericoloso con il diabete.
  • Un po’ di dolcezza non si nega a nessuno. Neppure ai piccoli con diabete che possono soddisfare la loro golosità gustando, di quando in quando, un boccone dolce (non più di un paio di volte a settimana), ma limitando quanto più possibile le bevande zuccherate, compresi i succhi di frutta, che possono aumentare il rischio di resistenza all’insulina e favorire l’aumento di peso.
  • Via libera ai cibi casalinghi. Sono rapidi da preparare (un manicaretto può essere pronto in 10 minuti!), più buoni e sani perché è possibile “controllare” le quantità e la qualità di grassi, sostituendo il sale con spezie e aromi e un po’ di pepe che danno sapori gustosissimi e originali, e di zuccheri. Ma anche più leggeri, favoriti da una cottura al vapore o al forno che non richiede di appesantire la pietanza con tanti intingoli aggiunti.
  • Evviva l’equilibrio. Quello del “Piatto Sano” di Harvard che invita a consumare un pasto composto per metà da ortaggi e frutta, per poco più di un quarto da carboidrati integrali e per la restante parte da proteine. Questa indicazione è eccellente e da rispettare anche in caso di diabete di tipo 1 che da questo “equilibrio nutrizionale” ricava ottimi e salutari benefici.

Per concludere, la raccomandazione è di “attivare” i benefici della dieta e della terapia con il movimento. Almeno tre ore a settimana di attività fisica extra-scolastica di tipo aerobico fanno bene anche ai piccoli; questa dose agisce favorevolmente sul metabolismo, migliorando la sensibilità all’insulina e aiutando il controllo del peso. Sono consigliati nuoto e tennis, sono autorizzati calcio e pallacanestro, pallavolo, danza classica e ginnastica artistica, mentre sono da evitare gli sport ad elevato rischio di traumi, soprattutto a livello della testa.

di Francesca Morelli

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