Cristiana ha avuto un tumore al seno nel 2006, a 47 anni. Intervento di quadrantectomia, con linfonodi negativi e terapia anti-ormonale per cinque anni. Tutto bene fino al 2011, quando compare una recidiva. «E’ abissale la differenza tra quello che si prova alla prima e alla seconda diagnosi», commenta la stessa Cristiana. «Quando mi hanno diagnosticato un tumore al seno per la prima volta, sono stata male al momento, ma poi mi sono subito ripresa. Quando invece hanno scoperto la recidiva, il tempo si è “contratto”: ho provato la sensazione di non avere più tempo di fare tutto quello a cui tengo e di vivere giorno dopo giorno come se fosse l’ultimo. Per evitare di pensare alla malattia, mi sono buttata a capofitto nel mio lavoro di psicologa, grazie al quale cerco di aiutare le donne nelle mie stesse condizioni. Ho conosciuto per caso l’associazione Europa Donna e mi sono impegnata a informare le donne sui rischi, ma anche sulle opportunità terapeutiche di questa malattia. Per fortuna, infatti, oggi esistono farmaci mirati ed efficaci, che hanno aumentato la sopravvivenza, senza particolari effetti collaterali. E questo mi ha rassicurata e spronata a continuare a vivere».
«Anche nel mio caso la notizia che esistono farmaci efficaci nel tumore al seno con metastasi, che mi è stata data dall’oncologo da cui ero in cura, alla Clinica Gavazzeni di Bergamo, mi ha rassicurata molto», conferma Paola che ha avuto la diagnosi di tumore a Natale 2015 e di metastasi ossee due mesi dopo. «Non ho neppure avuto il tempo di pensare di essere guarita, dopo l’asportazione chirurgica, che già mi ero “riammalata”, scoprendo le metastasi. Grazie però al mio oncologo, Piermario Salvini, che mi ha subito presa in carico e accompagnata in questo difficile percorso, sono riuscita a reagire e ho trovato anche il lato positivo di questa malattia, tranquillizzando soprattutto i miei familiari e i miei tre figli che tutto andrà per il meglio e che la volontà di vivere supera qualsiasi ostacolo. Molto importante è incontrare le persone giuste che ti seguono e si prendono cura di te, evitando di essere sballottate da un centro all’altro per esami e visite specialistiche. Per questo ritengo fondamentale che la Sanità pubblica si attrezzi per creare team multidisciplinari all’interno di uno stesso centro che si prendano in carico ciascuna paziente per tutto il suo percorso di diagnosi e cura».
Per ribadire l’importanza di garantire a ciascuna paziente il diritto alla migliore qualità di vita, agevolare l’accesso alle terapie innovative oggi disponibili, favorire la continuità o il reinserimento lavorativo, è partita la terza edizione della Campagna “Voltati. Guarda. Ascolta. Le donne con tumore al seno metastatico”, promossa da Pfizer, con il patrocinio di Fondazione AIOM, in collaborazione con Europa Donna Italia e Susan G. Komen.
La Campagna ha come testimonial Noemi: la cantante è anche membro della giuria che dovrà valutare e premiare le canzoni di giovani artisti che meglio sapranno interpretare in musica e parole il vissuto delle pazienti con tumore al seno metastatico. Dopo aver raccolto e trasformato in immagini le storie in un corto cinematografico, come è avvenuto per “La notte prima” presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ora è la volta della musica, per dare voce alle emozioni e ai sentimenti di queste donne. Quest’anno la campagna punta sulla creatività di giovani artisti che si confronteranno con la sfida di tradurre in musica e parole i racconti.
«Mi sono resa conto che la musica è in grado di raccontare le storie di queste coraggiosissime donne, e allo stesso tempo fortificarle: trasformare le loro esperienze in musica le renderà orgogliose e darà loro la forza necessaria», dice Noemi. «Mi auguro che gli artisti possano cogliere tutte le sfumature che emergono dai racconti delle pazienti. Magari qualcuno di loro sta vivendo o ha vissuto questa situazione in famiglia… Li sentiremo, capiremo chi sarà più adatto, e porteremo in finale chi secondo noi ha scritto meglio».
A partire da oggi e fino al 30 giugno, artisti affermati o esordienti potranno candidarsi sul sito www.voltatiguardaascolta.it con un brano musicale ispirato alle storie delle pazienti raccolte nel corso delle campagne 2017 e 2018 di “Voltati. Guarda. Ascolta.”: il bando e le storie da cui potranno prendere spunto sono disponibili sul sito. Gli artisti inoltre avranno l’opportunità, durante due audition a Roma e a Milano, di far ascoltare i propri brani dal vivo alla giuria, di cui faranno parte, oltre a Noemi, i rappresentanti delle Associazioni partner e gli addetti ai lavori di importanti produzioni musicali, con la supervisione della direzione artistica di Andrea Papazzoni e Jean Michel Sneider di MP Film. Una volta chiusa la raccolta online e completate le audition, i brani presentati verranno valutati dalla giuria che selezionerà i 5 brani finalisti. Nel mese di ottobre si terrà l’evento Live!, un concerto gratuito aperto al pubblico, con la partecipazione di Noemi, dedicato alla presentazione dei 5 brani finalisti e alla proclamazione del vincitore, che sarà selezionato da una giuria tecnica e dalle pazienti stesse. Da marzo a luglio l’installazione La Folla Immobile, simbolo della campagna, sarà ancora protagonista degli eventi che porteranno le storie delle pazienti in tre città: Cagliari, Palermo e Perugia. “Voltati. Guarda. Ascolta.” parteciperà anche quest’anno al villaggio della Race for The Cure a Roma, per l’evento Carovana della Prevenzione.
In Italia sono circa 37 mila le donne con tumore al seno in forma avanzata o metastatica, con diffusione del tumore ad altre zone del corpo, come ossa, fegato, polmone o cervello. Circa il 5-10% degli oltre 50 mila nuovi casi annui di tumore al seno si presenta metastatico alla diagnosi; il 30% delle donne con diagnosi iniziale di tumore al seno in stadio precoce potrà sviluppare un tumore al seno metastatico nella sua vita. Le terapie mirate di ultima generazione sono oggi in grado di bloccare o rallentare la progressione della malattia, garantendo al contempo una buona qualità di vita.
«Il contributo principale di “Voltati. Guarda. Ascolta.” è stato quello di far uscire dall’ombra la condizione delle pazienti con tumore al seno metastatico, patologia poco conosciuta, circondata da angosce e silenzi», puntualizza Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia. «Quest’anno facciamo un altro passo in avanti con una forma di comunicazione immediata e diretta: la musica. Le canzoni ispirate alle storie delle pazienti saranno l’elemento unificatore che aiuterà queste donne a esprimere i loro sentimenti, dalla paura al coraggio, dalla preoccupazione alla forza vitale che le aiuta ad andare avanti. Attraverso questa campagna potremo far conoscere il manifesto in sette punti di Europa Donna che focalizza aspetti importati quali l’istituzione di una giornata nazionale (13 ottobre), l’approccio multidisciplinare, la riduzione dei tempi di attesa e il reinserimento nel mondo del lavoro».
«Il tumore al seno metastatico, pur rappresentando meno del 10% dei tumori mammari, è una realtà che richiede la massima attenzione e iniziative come la Race for the Cure e la Carovana della Prevenzione ci permettono di sensibilizzare un pubblico sempre più ampio anche su questo tema», aggiunge Riccardo Masetti, presidente Susan G. Komen Italia. «Per il secondo anno consecutivo, abbiamo aderito a questo progetto per contribuire ad abbattere il muro di silenzio che circonda queste donne, ospitando l’iniziativa “Voltati, Guarda, Ascolta” nel Villaggio Race al Circo Massimo, per i 20 anni della manifestazione».
«Il risultato più significativo della campagna è che finalmente si parla delle donne con tumore al seno metastatico. E che queste donne non si sentono più sole, ignorate. Parlarne è terapia», puntualizza il dottor Alessandro Comandone, consigliere Fondazione AIOM. «Ma la scelta della musica per questa nuova edizione e il coinvolgimento di cantanti può rappresentare un nuovo modo per creare attenzione attorno a queste pazienti e a chi sta con loro. Dobbiamo sottolineare l’importanza della musica nella vita di tutti noi: la musica rilassa e cura la nostra mente quando è piena di pensieri. Allenta le tensioni, nutre la nostra anima di note gentili che ci fanno dimenticare il dolore e l’angoscia. La musica può quindi aiutare anche le donne con carcinoma al seno metastatico nel quotidiano e, talvolta, farle sognare!».
di Paola Trombetta