Strategie per capelli sempre “giovani”

Anche i capelli hanno un’età. Che spesso non corrisponde a quella anagrafica. Infatti sono tra i primi ad andare incontro a un invecchiamento precoce, a causa del veloce ricambio cellulare. Colpa dell’accumulo dei radicali liberi, molecole alleate dell’organismo che, se superano una certa soglia, si trasformano in veri e propri killer. A scatenarli, un insieme di fattori: dallo stress psicofisico al ricorso a farmaci potenti (chemioterapia, ma anche antibiotici), da forti carenze alimentari alle diete drastiche, fino a malattie, fumo e inquinamento ambientale.

I segnali d’allarme
È un dato di fatto: con il passare degli anni, i capelli tendono a diventare sempre più fini e sottili. È un processo detto di miniaturizzazione, che prelude alla fase “telone” (cioè finale) del ciclo di vita e, dunque, alla caduta. I capelli diventano più porosi, “pesanti” al tatto, dunque indifesi alle aggressioni esterne, per la progressiva diminuzione di cheratina e collagene, che compongono le squame. Quando non c’è abbastanza acqua all’interno della fibra capillare, queste ultime si sollevano, riflettendo la luce in modo irregolare. Non solo opache: le chiome disidratate sono anche ruvide e stoppose, facili a spezzarsi. Senza dimenticare le alterazioni del fusto, che diventa elettrico (a condizioni ambientali inalterate) e a zig-zag. Ancora: una comparsa diffusa e repentina di bianchi è una spia importante, che segnala l’inizio dell’invecchiamento della chioma. I radicali liberi hanno provocato la morte dei melanociti, le cellule presenti nel bulbo pilifero, responsabili del colore dei capelli. Le ricerche più recenti dimostrano, infine, quanto i processi infiammatori contribuiscano ad accelerare l’invecchiamento. Sul cuoio capelluto convivono normalmente tre diversi tipi di microrganismi, che di per sé non creano problemi. Ma il cambiamento drastico del clima o delle nostre condizioni psicofisiche, possono renderli più aggressivi, innescando appunto un’infiammazione acuta o cronica, alla base della morte delle cellule del bulbo capillare. Senza dimenticare la componente ormonale, che influenza sempre il ciclo di vita capillare. Ma è soprattutto dopo i 45 anni, con l’arrivo della menopausa, che assume un ruolo predominante. Il corpo produce meno estrogeni (benefici per i capelli) e la loro caduta fisiologica non è compensata da un ricambio adeguato.

Soluzioni quotidiane
Che fare, dunque, per prevenire e arginare questo processo?
Oltre a utilizzare tinture e permanenti soft, ripetendole non più di 2/3 volte l’anno, si deve puntare sui cosmetici giusti, come shampoo, balsami, maschere e sieri con vitamine, pantenolo, principi idratanti e poveri di tensioattivi, gli agenti che producono la schiuma. “E quando serve, sottoporsi a un ciclo di due e tre mesi di fiale o lozioni anti-caduta”, precisa Fabio Rinaldi, dermatologo, presidente dell’International Hair Research Foundation, (IHRF) e professore a contratto nel master di tricologia dell’Università di Firenze. “Le formule più recenti ed efficaci contengono dei polipeptidi di sintesi che svolgono l’azione dei fattori di crescita, cioè stimolano il bulbo a mantenere e prolungare il più possibile il ciclo di vita attivo e in più un pool di aminoacidi e sostanze ad azione di origine vegetale. Per potenziarne l’efficacia, andrebbero abbinate a un integratore mirato, da assumere per bocca, a base di aminoacidi specifici (taurina, ornitina, valina, leucina, metionina) e sostanze naturali che attivano la vita del bulbo (molto efficace, da studi recenti, per esempio il ganoderma lucidum giapponese)”.
L’ultima tendenza: farsi prescrivere dallo specialista trattamenti personalizzati, messi a punto dal farmacista. Secondo gli inestetismi da combattere, contengono un pool di sostanze mirate, che favoriscono la crescita e la salute dei capelli: aminoacidi, polipeptidi e i cosiddetti “fattori di crescita”.
Un pregiudizio da sfatare? Il taglio corto non rinforza le chiome. Il fusto capillare è costituito da cellule che non traggono alcun beneficio… dalle forbici. Un vantaggio, però, c’è. Accorciandoli, si eliminano le estremità sfibrate e le doppie punte, e si aumenta il volume.

Un’efficace alternativa al trapianto
Se, però, il diradamento dei capelli non si arresta, trasformandosi in vera e propria alopecia, si può ricorrere a una metodica anti-aging all’avanguardia, che rappresenta una valida alternativa al trapianto. Si chiama Rigenera e viene effettuata presso Rigenera Clinic, un centro di Medicina e Chirurgia Estetica a Milano (www.rigeneraclinic.com).Il sistema si basa sulla frammentazione di un prelievo di cute eseguito in zona pilifera dietro l’orecchio (pochi millimetri di ampiezza).La cute prelevata, viene trattata e poi reiniettata. Questi micro-innesti sono ricchi di fattori di crescita e cellule progenitrici in grado di produrre, una volta innestate nel paziente, zone di tessuto in accrescimento efficaci nel trattamento della caduta dei capelli. Si stimola così l’attività dei bulbi piliferi, rinforzando, nel contempo, i capelli più sottili e indeboliti. Il tutto avviene in un’unica seduta, con anestesia locale, a cui se ne aggiunge, eventualmente, un’altra dopo 8 mesi nei casi di ricrescita particolarmente lenta.

VETRINA PRODOTTI

• Ad alto volume

I capelli danneggiati ritrovano corpo e turgoregrazie alla Maschera Intensiva Rigenerante My Hair (modoose, euro5,90, farmacia ed erboristeria). La cheratina ridensifica la chioma, mentre l’estratto di cellule staminali di lillà la rivitalizza e le proteine del grano ricche di aminoacidi svolgono una spiccata azione nutriente.

 

• I benefici della mela

Al centro della formula dell’integratore AnnurtriComplex Annurkap (60 capsule, euro 49,50, farmacia ed erboristeria) spicca la procianidina B2 contenuta in una varietà di mele, la melannurca campana Igp che, combinata a ingredienti ad hoc, aiuta a mantenere il bulbo pilifero in attività, contrastando la caduta e favorendo la ricrescita dei capelli.

 

• Doppio uso

Cheratina+Acido Ialuronico Maschera-Impacco Ricostruttivo Riempitivo Collistar (200 ml, 22 euro, profumeria) ridensifica la fibra capillare, ripara e ricostruisce, rendendo il capello uniforme e setoso. Oltre a cheratina e acido ialuronico, contiene pantenolo, vitamina E antiossidante e un derivato dall’olio di ricino, che ripara le doppie punte.

 

• La risposta giusta

Per combattere la perdita dei capelli dovuta a stress, post-partum, diete, affaticamento, ideale Triphasic Reactional Trattamento Anticaduta Reazionale Rene Furterer (12 fiale x 5 ml, euro 69,90, farmacia). Deve le sue performance al Lotus Mineral Complex™, mix di attivi di origine naturale, ad Atp (molecola energetica), biotina, vitamina B5 e oligoelementi.

 

• Una fiala ogni 3 giorni

Il Trattamento Attivo Anticaduta Donna Biothymus Active (10 fiale, euro 59,90, farmacia) unisce ingredienti specifici per il ciclo vitale del capello a mediatori di assorbimento che ne prolungano l’attività. Grazie a questo sistema l’attività coadiuvante anticaduta è prolungata nel tempo e consente l’applicazione di una fiala ogni 3 giorni.

 

• Con caviale bianco

A distinguere Therapy Rejuvenating Shampoo label.m (200 ml, 29 euro, saloni Concept e Tony&Guy) è l’esclusivo estratto di caviale bianco che deterge delicatamente, dando nuovo vigore, corpo e giovinezza ai capelli. Privo di solfato, lo shampoo rappresenta un efficace rimedio per chiome danneggiate e dona idratazione in profondità.

 

A cura di Monica Caiti

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