Sorriso empatico, pelle luminosa, figura morbida e accogliente: Simona (un diploma conquistato da giovanissima alla prestigiosa Scuola parigina di Arti culinarie Le Cordon Bleu) è il ritratto della gioia di vivere e della salute, a dispetto delle giornate intense e impegnative che la vedono dividersi tra lavoro di cucina, organizzazione di eventi e acquisti di formaggi, carni, verdure e altre prelibatezze, vanto della gastronomia locale, ovvero dei territori che si specchiano sul lago Maggiore dove da qualche anno si è trasferita. Infatti vive e accompagna in una golosa esperienza di sapori, a volte dimenticati, chi vuole pranzare o cenare da lei o seguire un corso di cucina nella bella casa di Massino Visconti, costruita dai suoi nonni durante la seconda guerra mondiale quando erano stati costretti a sfollare da Milano e di cui si erano innamorati per la splendida vista del Lago Maggiore. Il segreto di questa signora dolce ed energica, con un talento per cogliere il meglio della vita, tenendo alla larga stress e cali di umore? La passione per la cucina e la ricerca gastronomica che comprende anche la scoperta di antiche ricette della tradizione, riviste e attualizzate alla luce delle esigenze moderne. Conferma Simona: «Qui ho realizzato il sogno di lasciare Milano, dove sono nata e ho sempre vissuto insegnando inglese ai bimbi, per dedicarmi interamente al mio amore per la buona cucina del territorio. Il mio sogno l’ho coltivato con pazienza, sperimentando ricette e studiando le tipicità gastronomiche mentre crescevo i miei due figli, Nicolò e Alessandro, che con piacere si sottoponevano ad assaggi e test di gradimento. Ho saputo aspettare il momento giusto per dare una svolta alla mia vita, senza penalizzare la famiglia. Così siamo tutti felici: loro hanno preso la loro strada e io la mia». Un percorso che tra l’altro la vede coinvolgere e aiutare altre donne a realizzarsi tramite il lavoro in cucina e la trasmissione di antiche ricette.
«Ho creato un gruppo di donne – spiega Simona – circa una quindicina, che mi fanno conoscere le loro specialità fatte in casa e che ora lavorano per me, insegnando durante i miei corsi di pasta fresca oppure dandomi i loro lavorati. Sono quasi tutte casalinghe che ora sono molto soddisfatte di questa opportunità occupazionale». Ma che cosa si mangia nel bellissimo cottage di Massino Visconti, con giardino e splendida vista sul lago? Una degustazione completa di menu di 3 portate (antipasti regionali, 3 paste diverse, torte) con una bottiglia di vino regionale ogni 4 persone, seguendo la stagionalità e quanto di meglio offerto dal territorio. C’è anche la possibilità di andare a conoscere i contadini e i loro prodotti o di passare qualche ora in barca con escursioni promosse da Simona.
I suoi menù sono tipicamente casalinghi: tagliere misto di formaggi locali da latte a crudo, lavorati in paioli di rame su camino a legna, con burro e salumi locali, accompagnati da mostarda e giardiniera di frutta e verdura biologica e casalinga. Frittura di fiori di zucchina e salvia. Ravioli fatti a mano dai ripieni in linea con la stagione come zucca, porcini, verze, topinambur, erbette o brasato. E, ancora: polenta Vigezzina, carni da pascolo di vari tagli in lenta cottura come Brasato, Costine stufate, Bruscitt, Stinco di maiale, Arrosti e Stufati. Oppure sempre in stagione, secondo il pescato: filettini di Persico panati o ancora Luccio Perca o Spiedini di Trota. Per finire, dolci e gelato artigianale.
«Le carni arrivano una volta al mese dai pascoli di Levo di Stresa – sottolinea Simona: in base a quanto mi consegnano, cucino. I salumi dall’Alto Vergante novarese, così come latte, burro uova e formaggi. Le verdure provengono dai piani di Lesa e crescono con un microclima semi lacustre. I pesci, da pescatori di Belgirate. I frutti rossi sono del mio giardino, così come insalate, aromi e zucchine con fiori. Miele, mostarda giardiniera, marmellate, pasta fatta a mano dalle mie collaboratrici». E se qualcuno vuole trascorrere qualche giorno di relax e assaporare gli splendidi paesaggi che si godono dai vari punti del Lago Maggiore, con l’aiuto di Simona può trovare dove dormire in deliziosi B&B adeguati alle disponibilità e, in estate, programmare una gita in barca.
Info e prenotazioni: via Instagram: my_country_diary
oppure Facebook: Farm to Table Lago Maggiore o Telefono: 334/8963242
Ecco qualche ricetta estiva di Simona, ottime anche per il pranzo o la cena di Ferragosto.
Fiori di zucchine ripieni
Ingredienti per 4 persone: 8 fiori di grandi dimensioni, 3 pomodori maturi, 1 cipolla rossa grande, mezzo bicchiere di vino bianco, 250 g di ricotta di capra, 80 g di parmigiano grattugiato, borragine tritata, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale e pepe
Preparazione: Pulite i fiori di zucca aprendoli delicatamente ed eliminate il picciolo amaro. Passateli sotto l’acqua fredda corrente e asciugateli con attenzione per evitare di romperli. Tagliate i pomodori a cubetti, quindi in una padella fate soffriggere dolcemente la cipolla tritata con l’olio. Unite i pomodori, il vino bianco, sale e pepe. Preparate un ripieno mescolando la ricotta, il parmigiano, la borragine, sale e pepe qb. Farcite i fiori, chiudeteli a mano delicatamente, adagiateli nel sugo e stufateli per pochi minuti. Serviteli caldi, tiepidi o freddi.
Melanzane aromatiche
Ingredienti per 4 persone: 4 melanzane, 4 cucchiai di olio evo, timo e maggiorana q.b.
Preparazione: Lavare le melanzane, bucarle con uno stuzzicadenti e poi metterle intere nel microonde ad appassire senza coprire, oppure avvolgerle con carta di alluminio e passarle in forno già caldo a 180° per 20 minuti. Poi spellarle, ricavare dalla polpa dei filetti per il lungo, metterli su un piatto ovale, condire con olio, sale, pepe e un trito di timo e maggiorana. Servire fredde.
Melanzane saporite
Ingredienti per 4 persone: 2 melanzane, 2 uova , pangrattato q.b., 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, 1 cucchiaino di origano, 2 pomodori cuore di bue maturi, 150 g di scamorza affumicata, 15 olive taggiasche, 15 capperi di Pantelleria sotto sale, olio di semi per friggere, sale.
Preparazione: Lavare e asciugare le melanzane; tagliarle a rondelle. Mettere le rondelle a strati in uno scolapasta e cospargere ogni strato con sale grosso per eliminare l’acqua. Sbattere le uova con una forchetta in un piatto fondo. Fare una miscela con il pangrattato, il parmigiano e l’origano. Passare le rondelle prima nell’uovo e poi nella miscela di pangrattato, quindi friggere le melanzane in abbondante olio bollente poi asciugarle e metterle in una pirofila a strati. Tagliare i pomodori e la scamorza a fettine, tritare grossolanamente le olive, passare i capperi sotto l’acqua fredda corrente e asciugarli, quindi coprire le melanzane con: le fette di pomodoro, le fette di scamorza, le olive taggiasche e i capperi. Condire con un filo di olio e salare poco. Passare in forno già caldo a 220° fino a quando la superficie è ben gratinata. Servire tiepide.
(Le melanzane si possono in alternativa grigliare: si può mettere una fettina sottile di prosciutto cotto tra il pomodoro e la scamorza; si può usare mozzarella da pizza o bufala affumicata)
Pennette d’estate
Ingredienti per 4 persone: 350 g penne di Gragnano oppure di pasta integrale , 4 peperoni gialli di medie dimensioni, 70 g di pecorino grattugiato, 70 g di parmigiano grattugiato, 40 g di basilico, 1 ciuffo di prezzemolo, panna vegetale (4 cucchiai)
Preparazione: Mondare i peperoni e tagliarli a cubetti molto piccoli. Stufarli in una padella con l’olio sale e pepe, sino a che diventano cremosi. Se necessario, unire due cucchiai di acqua. Tritare separatamente e finemente basilico e prezzemolo. Nella ciotola di portata mischiare gli aromi tritati con i formaggi grattugiati. Lessare la pasta in abbondante acqua bollente salata, saltarla nel sugo dei peperoni poi versarla nella ciotola di portata mescolando velocemente. Se necessario aggiungere un cucchiaio di olio evo a crudo e portare in tavola decorando con ciuffetto di basilico al centro.
Polpettone di zucchine con pomodori
Ingredienti per 4 persone: 4 zucchine lunghe verdi o striate, 1 cipolla,1 spicchio di aglio, 2 patate piccole, 2 uova, pane grattugiato q.b., noce moscata q.b., 250 gr di ricotta , 4 cucchiai di farina semi-integrale macinata a pietra, 1 bustina lievito in polvere x salati, 1 ciuffo di basilico, 1 ciuffo di timo, 1 ciuffo di maggiorana, 4 cucchiai di parmigiano e pecorino grattugiati, 250 g di gorgonzola, 250 g di panna vegetale, 8 pomodori perini, 2 cucchiai di zucchero di canna, 2 cucchiai di aceto di mele, sale e pepe bianco
Preparazione: Saltare le zucchine con cipolla e aglio in olio evo, sale e pepe, quindi passare al mixer. Lessare le patate in acqua salata, scolarle e passarle con lo schiacciapatate. Tritare separatamente gli aromi freschi, mescolare a mano tutti gli ingredienti (zucchine, patate, aromi, ricotta, uova, formaggi, sale e pepe, farina, lievito), quindi mettere in uno stampo da plum cake foderato con carta forno. La carta da forno deve essere in quantità giusta per coprire anche la parte superiore del polpettone: dopo aver aggiunto sul polpettone una goccia di olio, chiudere la carta come una caramella e infornare a 200° per un’ora, poi togliere la carta da forno e dorare per 10 minuti alla massima temperatura. A parte, sciogliere il gorgonzola in una confezione di panna vegetale e lasciar intiepidire. Servire adagiando sopra ogni piatto 2 fette spesse a persona di polpettone, preferibilmente portato a temperatura ambiente; coprire con qualche cucchiaio di crema al gorgonzola tiepida e accompagnare con pomodorini perini tagliati per il lungo e saltati in olio, aceto di mele, zucchero di canna, sale e pepe bianco. In alternativa la crema può essere preparata con una miscela di panna, pecorino, parmigiano, un pizzico di curcuma e Bettelmatt.
Petali di trombette agli aromi
Ingredienti per 4 persone: 1 kg zucchine trombette, farina 00, olio di semi per friggere, scorza grattugiata di 1 lime, foglioline di menta, sale
Preparazione: Mondare le zucchine eliminando le estremità. Tagliarle a rondelle sottili con la mandolina, infarinarle quindi friggerle in abbondante olio bollente. Scolarle con un mestolo forato e servirle fredde, profumandole con scorza di lime e foglioline di menta spezzettate con le mani. Salare in tavola.
Verdure ripiene della nonna
Ingredienti per 4 persone: 2 cipolle bianche o dorate , 2 melanzane piccole, 2 pomodori tondi, 2 zucchine tonde, 2 uova, 100 g ricotta di capra, 4 cucchiai di parmigiano e pecorino, 1 pizzico di noce moscata grattugiata, 200 g di carne, preferibilmente Fassona, ma va bene qualsiasi altro tipo, 1 ciuffo di prezzemolo tritato, olio di oliva, sale e pepe
Preparazione: Sbollentare o cuocere al vapore le verdure separatamente. Scavare la polpa interna, mettere in una ciotola le uova, il parmigiano e il pecorino, la ricotta di capra, la noce moscata, la carne tritata, il prezzemolo, sale e pepe. Mescolare bene il tutto per amalgamare gli ingredienti quindi farcire le verdure adagiate sulla leccarda coperta con carta forno, condire con un filo di olio, passare in forno già caldo a 180° per 40 minuti circa. Servire calde, tiepide oppure fredde (non di frigo). Le verdure devono essere piccole e di eguali dimensioni. Ideali come finger food, accompagnate da misticanza. Squisite in ogni occasione, anche in spiaggia.
Arrosto affogato di nonna Rosetta
Ingredienti per 4 persone: 1 kg di arrosto di vitello taglio campanello, 1 litro latte fresco intero, 10 0 gr vino bianco, 1 etto prosciutto cotto affettato, 70 g burro, 2 cucchiai di olio evo, 1 kg carote (eventuali viola), 2 spicchi aglio, foglie alloro, sale e pepe nero q.b., 1 spolverata di farina 00
N.B. Per un’ottima riuscita utilizzare una casseruola alta preferibilmente in rame o in coccio
Preparazione: Prendere dei piccoli mucchietti di fettine di prosciutto e creando nella carne delle incisioni con il coltello come delle piccole tasche, inserirli nelle varie parti della carne dopo aver tolto la cartilagine e il grasso in eccesso (potrebbe indurire in cottura). Infarinare la carne, quindi fondere il burro, unire l’aglio, l’olio evo e aggiungere la carne facendola dorare su tutti i lati. Nel frattempo, pelare e tagliare a rondelle le carote poi, quando la carne è ben dorata, coprirla con le carote, salare e pepare, e far rosolare le carote per alcuni minuti, sfumare con il vino e aggiungere le foglie di alloro fresco. A questo punto coprire con il latte a temperatura ambiente, mettere il coperchio alla casseruola e far stufare a fuoco lento per circa 1ora e 30 / 2 ore, secondo la grandezza del pezzo di carne sino a quando la carne sarà cotta. Togliere la carne e metterla a raffreddare per poi tagliarla a fette. Risulterà una bella fetta chiara, con grandi pois rosa scuro, dati dal prosciutto. Passare le carote al passaverdure: si ottiene così una crema gustosa che si accompagna alle fette di arrosto, buona anche se in eccesso il giorno dopo per condire dei rigatoni. Tenete qualche rondella di carota per decorare durante l’impiattamento. Per la buona riuscita, utilizzare una casseruola alta, in rame coccio.
Pesche ripiene
Ingredienti per 4 persone: 4 pesche gialle fresche oppure sciroppate , zucchero di canna grezzo q.b., maraschino q.b., 150 g di amaretti morbidi, burro q.b.
Preparazione
Sciacquate e asciugate le pesche. Dividete ciascuna pesca a metà, quindi con un coltellino eliminate il nocciolo, scavate anche un poco la polpa intorno all’incavo del nocciolo e dopo averla sminuzzata unitela agli amaretti che avrete ammorbidito con qualche cucchiaio di maraschino sino a ottenere un composto morbido. In una pirofila leggermente imburrata disponete le pesche una vicina all’altra con l’incavo rivolto verso l’alto, preferibilmente senza lasciare spazi. Riempite le pesche con alcuni cucchiai del ripieno, dalla forma di una piccola cupola e spolveratele con zucchero di canna. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti. Servite tiepide o fredde. Ottime con qualche pallina di gelato alla crema. In alternativa, riempite con il composto di amaretti e maraschino delle pesche sciroppate che avrete tolto dal loro liquido, quindi senza ricoprirle di zucchero di canna (o solo leggermente) fate riposare in frigorifero per almeno 15 minuti prima di servire.
A cura di Antonella Franchini