Buoni consigli prima che… suoni la campanella

Le vacanze hanno ormai le ore contate e gli studenti, seppure la campanella suoni con diversità regionali, sono in attesa che riaprano i cancelli della scuola. Il 9 settembre è la data fatidica per gli scolari piemontesi di ogni ordine e grado, 12 settembre in Lombardia, il 16 nel Lazio, fino ai ritardatari pugliesi che cominceranno il 18 settembre; un anno scolastico che si concluderà quasi per tutti il 10 giugno, con un’anticipazione il 6 giugno in alcune regioni. Tutti, i piccoli alunni e i più grandicelli, da Nord a Sud, sono accomunati dalle difficoltà del rientro e dagli obblighi che la scuola impone: regolarità di orari, capacità di mantenere vigile attenzione e concentrazione, bisogno di più energia, ritmi scanditi da impegni di studio e attività extra pomeridiane. Per facilitare il passaggio dalla libertà della vacanza alla quotidianità scolastica, gli esperti della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) hanno stilato un decalogo di buoni consigli per la ripresa delle performance scolastiche degli alunni italiani.

  1. Messa a punto della sveglia: sarebbe meglio cominciare la “levataccia” qualche giorno prima della ripresa. Gli esperti consigliano di impostare la sveglia a un orario adeguato, che consenta di prepararsi alla giornata nei tempi giusti per non arrivare in classe in affanno. Già con il fiatone e addio alla voglia di stare attenti alla lezione!
  2. L’ora di Morfeo: la sera è bene andare a letto prima di quanto si facesse in vacanza, così da avere davanti un numero di ore di sonno sufficienti per far riposare l’organismo. Per prima cosa, mamme e papà “escludete” ai piccoli l’uso di tablet, videogiochi, chat e televisione, prima dell’addormentamento, per non eccitare i sensi alla veglia e bruciare tempo prezioso da dedicare al riposo.
  3. Una buona cena, ma non solo: alla ripresa bisogna curare anche l’alimentazione che deve essere regolare, basata cioè sui 5 pasti raccomandati (colazione, spuntino di metà mattino, pranzo, merenda, cena), secondo un regime mediterraneo che privilegia un apporto di cibi vegetali, ancora meglio se provenienti da agricoltura biologica, dicono gli esperti, dimenticandosi gli strappi alimentari fuori programma dell’estate. Serve un po’di rigore e ri-educazione anche a tavola.
  4. Abituarsi allo studio: è consigliato terminare in tempo utile i compiti delle vacanze, ricordandosi comunque di alternare le ore di studio al gioco, così da favorire la concentrazione e consentire ai bambini e ragazzi di non rientrare a scuola con poca voglia di applicarsi e ancora molta propensione al divertimento.
  5. Fare una vita sana: fin dall’inizio dell’anno scolastico. Ad esempio, raccomanda la SIPPS, accompagnando il bambino a scuola a piedi ed evitando di scaricarlo dall’auto davanti ai gradini della scuola. La vita è tutta in movimento!
  6. Non trasmettere ansie ai piccoli: vale a dire che i tempi e gli impegni vanno ben organizzati e programmati adeguatamente dai grandi prima che inizi la scuola, non il giorno stesso in cui si ricomincia, tenendo conto di quanto richiede il rientro alla normalità quotidiana: pause, studio, diversivi, extra.
  7. Via libera a qualche ricordo: genitori e figli devono ritagliarsi del tempo, soprattutto nel corso dei primi giorni dalla ripresa, per ripensare alle esperienze estive, positive e no, per memorizzarle e farne un utile percorso di crescita.
  8. Le scelte si fanno insieme: gli esperti della SIPPS consigliano di coinvolgere il bambino nell’acquisto del materiale scolastico come i libri, la nuova cartella/zaino e gli accessori, dalle penne, all’astuccio, ai quaderni, al diario.
  9. Ci vuole un amico: sarebbe utile riprendere i contatti con i compagni di scuola qualche giorno, per introdursi piacevolmente alla routine scolastica.
  10. Evviva lo sport: è bene pensare a rinnovare l’iscrizione a corsi di sport o giochi strutturati, già conosciuti e praticati nel corso dell’anno, magari avvicinandosi a nuove attività fisiche e discipline a cui ci si è appassionati durante l’estate. La cosa importante è scegliere attività che rispettino le inclinazioni e le attitudini del bambino, affinché le ore di sport siano praticate come un piacere e non come un obbligo a cui attenersi con fatica e con spirito contrario al “valore” dello sport.

«Questo decalogo – spiega Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS – ha una doppia valenza: da un lato di consentire agli studenti di avere un rientro a scuola piacevole e soprattutto graduale; dall’altro di ribadire l’importanza della pratica sportiva quotidiana. Fare regolare attività fisica, infatti, è una “sana” valvola di sfogo per scaricare lo stress, combattere i malumori e conciliare il sonno».

«Si tratta di regole semplici, ma molto efficaci – conclude Luca Bernardo, Responsabile Rapporti con Enti e Istituzioni della SIPPS e Direttore Casa Pediatrica ASST Fatebenefratelli Sacco di Milanoper tornare tra i banchi di scuola, ricominciare a fare i compiti senza particolare stress, favorendo anche l’archiviazione delle scorribande e delle concessioni estive. Primo fra tutti l’abbandono nelle ore serali della tecnologia elettronica, videogiochi, tablet, computer o televisione, che possono generare ansia, a favore invece di un momento serale di condivisione familiare, con il racconto della propria esperienza di vita giornaliera».

di Francesca Morelli

A scuola, ma a spalle e tronco eretti

Non basta rientrare in classe senza stress, occorre farlo “correttamente” anche in termini di postura. E così la SIOT, Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, raccomanda a tutti gli studenti italiani di mantenere prima di tutto spalle e tronco in posizione eretta. In ogni occasione: quando si segue una lezione da seduti, quando si è in piedi per un’interrogazione, quando si studia, si fanno i compiti scritti, si legge, si chatta con gli amici, si gioca. Sempre, con una buona motivazione: prevenire l’insorgenza o l’aggravamento della cifosi dorsale e lordosi lombare che possono portare a gravi deformità ossee. SIOT dà alcuni consigli teorico-pratici:

  1. Zaini leggeri. Sono un must per la schiena il cui peso non deve superare il 15% di quello corporeo: in caso di troppi libri, meglio preferire il trolley.
  2. Tavolo e sedia in “buoni rapporti”. Per favorire la posizione eretta, a scuola come a casa, gli esperti si raccomandano di mettere in rapporto ideale la sedia, che deve avere lo schienale rigido e alto con un angolo di 90° rispetto alla seduta, così da permettere al bacino e alle spalle di aderire quanto più possibile allo schienale, e il piano di tavolo che deve invece mantenersi all’altezza della linea del seno circa.
  3. Fare attività motoria a scuola. Spezzare la lezione eseguendo 10 minuti di esercizi in classe a metà giornata,oltre all’educazione fisica settimanale in palestra.
  4. Annessi e connessi. Sono importanti l’illuminazione, la luce naturale e artificiale, che devono essere ottimali per non stancare la vista e favorire posture errate, e la posizione della lavagna alta, ben visibile e alla giusta distanza dai banchi.
  5. Vietato l’uso di smartphone in classe, ma anche attenzione ai tablet. L’utilizzo incontrollato dei device elettronici può contribuire all’insorgenza di cifosi dorsale: evitabile con qualche accortezza e, forse, con un ritorno ai tradizionali libri.  F. M.

Articoli correlati