Complice il sole, le temperature caldo-umide e alcuni fattori di rischio legati al luogo di vacanza, la pelle in estate è sotto scacco, esposta al rischio di almeno quattro possibili disagi e problematiche che potrebbero disturbare il relax del meritato riposo. Conoscere questi “effetti collaterali” e soprattutto sapere come prevenirli e trattarli, è l’arma migliore per ricavare dalla vacanza i maggiori benefici, anche per la pelle. Soprattutto quest’anno che è stata anch’essa “in lockdown”, poco esposta al sole e all’aria aperta di cui ha un bisogno vitale, complice il Coronavirus.
A fare luce sulle potenziali problematiche della pelle durante la stagione calda è Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, che ricorda di partire per le vacanze con un kit di buoni comportamenti per la pelle, sotto il sole o in libera uscita.
Raggi, ma quanto bruciano! – Il primo evento “scottante’” per la pelle riguarda l’esposizione, spesso scorretta, i cui rischi sono sottovalutati. «La scottatura solare – spiega Luigi Naldi, Direttore dell’unità complessa di Dermatologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza e Direttore del Centro Ricerche GISED – è una vera ustione che può (e deve) essere evitata con una semplice prevenzione: indossando cappello, maglietta e occhiali da sole che contribuiscono anch’essi alla fotoprotezione, cospargendo la pelle regolarmente ogni paio d’ore con una crema solare con fattore di protezione (SFP) adatto al proprio fototipo di pelle, e soprattutto evitando l’esposizione nelle ore centrali della giornata, dalle 11 alle 15. Se nonostante queste misure cautelative, a sera la pelle appare rossa e scottata, è possibile ricorrere a farmaci di automedicazione, lenitivi, a base di sostanze emollienti, anestetici locali e antisettici, che agiscono su bruciore e arrossamento».
Quella miriade di goccioline di sudore – Sono dannose per grandi e piccini. L’estate e le temperature elevate generano gli effetti tipici del clima caldo-umido: un ambiente ideale per la proliferazione di microrganismi cutanei, responsabili dello sviluppo di funghi e micosi fino all’impetigine, un’infezione della pelle che interessa i bambini. «Secondo il problema – aggiunge l’esperto – ci sono rimedi indicati: in caso di micosi, ad esempio, sarà necessario ricorrere ad antimicotici per uso topico; se si sviluppa l’impetigine, che si manifesta generalmente con bolle ripiene di liquido e piccole pustole, il trattamento più efficace è a base di antibiotici, come l’acido fusidico, ad uso locale, cospargendo bene la parte interessata».
In acqua e nell’aria – I rischi “acquatici”, se la vacanza è al mare, sono talvolta trasparenti, come il contatto con le meduse, e talvolta pungenti come nel caso dei ricci di mare. Mentre in tutti i luoghi di villeggiatura – mare, collina, monti, lago o altrove – alcuni rischi sono nell’aria: gli insetti. «La prima azione – raccomanda Naldi – in caso di animaletti acquatici è la rimozione accurata di eventuali tentacoli e spine rimasti attaccati alla pelle, seguita da un’attenta pulizia della zona interessata con acqua salata. Invece riguardo punture di zanzare e pappataci il trattamento è sinergico e può avvalersi di un raffreddamento della parte lesa unito a eventuali creme a base di antistaminici, corticosteroidi o antisettici».
I nei: teneteli sotto controllo– In estate è meglio non perdere di vista i nei, quando una maggiore esposizione della pelle può aiutare a identificare eventuali anomalie o cambiamenti. «Non sempre un neo è pericoloso: – commenta il dermatologo – lo diventa quando evidenzia alcune alterazioni dell’aspetto normale. Sono meritevoli di attenzione le variazioni nel tempo di forma e dimensione, l’asimmetria che idealmente non consente di tagliare in due parti uguali il neo, i bordi che appaiono irregolari e frastagliati, un colore variegato che presenta sfumature al proprio interno fra nero, rosso, blu, una grandezza superiore ai 5 millimetri. Un’ attenta autovalutazione e autoesame della pelle sono importantissimi a tutte le età, al pari della protezione dal sole, quest’ultima fondamentale soprattutto nei bambini più piccoli, nei quali la pelle deve sempre essere protetta dal rischio di problemi anche seri. Come il melanoma che nell’adulto è spesso riconducibile a scottature subite durante l’infanzia». Ma evitabile e prevenibile con comportamenti corretti sotto il sole!
di Francesca Morelli