Siamo “solo” a maggio, ma in molte donne è già scattata la voglia di tintarella. Quest’anno più che mai, dopo la lunga, forzata clausura dovuta all’emergenza sanitaria. La buona notizia? In attesa delle vacanze o dei primi weekend al mare o in montagna, puoi già sfoggiare un bel colore ambrato, senza il contributo del sole. Puntando sugli autoabbronzanti (o self-tanning), che garantiscono un effetto “bonne mine”, senza fatica, rischio di allergie, eritemi e invecchiamento cutaneo da ultravioletti.
La melanina? Non serve
Gli autoabbronzanti di ultima generazione sfoggiano texture differenti – brume, mousse, crema, gel, salviette… – e formule all’avanguardia: stimolano una pigmentazione superficiale della pelle grazie a una reazione chimica (detta di Maillard) innescata da Dha (diidrossiacetone) o eritrulosio (uno zucchero) o dal loro mix. Un processo che non ha nulla a che vedere con la produzione di melanina e la tintarella vera e propria e, quindi, non difende dai raggi Uv. Ne consegue che, fin dalla prima esposizione, dovrai applicare un solare ad alta protezione (Spf 50), scalando progressivamente (fino a Spf 30). Inoltre i moderni sef-tanning, non lasciano più lo sgradevole “effetto mattone”, né virano al giallo, come accadeva per i prodotti di qualche anno fa. Anzi, possono persino fare le veci del trucco basic.
Consigli per l’uso
- Per uniformare la pelle, preparandola al self-tanning, fai un gommage due volte alla settimana. In tal modo, elimini le cellule morte che rendono irregolare la superficie cutanea.
- Prima di applicare l’autoabbronzante, non lavarti con un sapone a pH alcalino, perché la già citata “reazione di Maillard” ha performance migliori se sulla pelle prevale la componente acida.
- Fai le cose con calma. Per evitare le macchie, stendi il prodotto con gesti avvolgenti senza tralasciare nessuna parte del corpo. Inizia dai piedi e termina con le braccia, per non ripassare su alcuni punti e tralasciarne altri. Stai più leggera quando applichi il prodotto su gomiti e ginocchia, per non creare addensamenti di colore, dove la pelle è più ruvida e spessa. Seno: tralascia areola e capezzoli.
- Imita gli effetti del sole sulla pelle con due applicazioni di seguito. La prima in modo uniforme su tutto il corpo. La seconda, diminuendo la quantità di prodotto e ripassando alcuni punti più esposti: spalle, décolleté, parte anteriore di cosce e gambe.
- Sul viso basta una “noce” di prodotto per prevenire addensamenti che compromettono l’uniformità del colorito. Parti dal centro della fronte e vai verso l’attaccatura dei capelli, poi dai lati del naso verso l’esterno dell’ovale. Le zone a rischio macchie? Fronte, sopracciglia, guance e collo. È qui che il prodotto va sfumato con cura. Attenzione al naso: se hai pori dilatati, riduci ulteriormente le quantità, evitando così antiestetici puntini scuri.
- Dopo l’operazione, lava accuratamente le mani e utilizza uno spazzolino per rimuovere eventuali residui sotto le unghie.
Sicurezza in primo piano
- Un dubbio frequente: che fare di un autoabbronzante già aperto dell’anno scorso? Meglio buttarlo. Per diversi motivi. Con il tempo perde le sue proprietà cosmetiche e il profumo può alterarsi. Ma è soprattutto il Dha, che tende a ossidarsi facilmente. Per capirlo, basta osservare il colore del prodotto che resta sul bordo del tubetto. A causa della luce, è diventato marrone.
- Eczema, psoriasi, macchie chiare sulla pelle: sono compatibili con l’utilizzo degli autoabbronzanti? Non ci sono vere e proprie controindicazioni, in quanto non interferiscono con trattamenti e farmaci che curano inestetismi e patologie di questo tipo.
Unica accortezza: dal momento che i “self-tanning” hanno la tendenza a seccare la pelle, è bene idratarla e nutrirla con regolarità.
VETRINA PRODOTTI
• Azione antietà
Instant Sunless Lotion Australian Gold (177 ml, 24,90 euro, profumeria) deve le sue performance a un cocktail di Dha (7%), eritrulosio (1%) e caramello. Il complesso idratante con prugna kakadu australiana, ricchissima di vitamina C, protegge e ripara il collagene, l’aloe vera idrata e ripara la pelle e la caffeina tonifica.
• Gocce magiche
Arricchita con acido ascorbico stabilizzato, C+C Vitamin Self-Tan Drops Oil Free Natura Bissé (30 ml, 64 euro, profumeria e Spa) dona una tintarella uniforme e naturale. La vitamina E offre un’azione antiossidante e il Pro-Melanin Complex (derivato dal silicio organico) prolunga il colore e migliora l’elasticità della pelle.
• Con acqua termale
Grazie al mix di due attivi mirati (Dha ed eritrulosio), Bariésun Brume Thermale Autobronzante Uriage Eau Thermale (100 ml, 15,50 euro, farmacia) stimola un colorito naturale e uniforme fin dalle prime applicazioni. In più l’acqua termale di Uriage rinforza la barriera cutanea e protegge il Dna cellulare dalle alterazioni indotte dagli Uv.
• Per pelli sensibili
Ipoallergenico e non comedogeno, Autobronzant Hydratant Silky Gel Eau Thermale Avène (100 ml, 17,90 euro, farmacia) regala alla pelle sensibile un colorito naturale e uniforme, senza lasciare macchie o demarcazioni. Dotato di proprietà idratanti, vanta una consistenza leggera, non grassa e leggermente profumata.
• Effetto glow
Dark Glow Clear Self-Tanning Mousse Isle of Paradise (200 ml, 25,95 euro, profumerie Douglas) è una mousse leggera che si assorbe rapidamente, a base di ingredienti che scuriscono il colore della pelle, donandole un effetto glow in 4-6 ore. Disponibile in tre tonalità: Light, Medium e Dark.
• Maschera notturna
La prima maschera abbronzante notturna, che dona gradualmente un colore naturale, notte dopo notte, nutrendo la pelle: Sleep Mask Face James Read (200 ml, 28 euro, www.qvc.it). La formula incolore consente di ottenere un leggero bagliore, senza il rischio di macchiare le lenzuola.
di Monica Caiti