Ritornato in presenza, il 42°Congresso di Medicina estetica, che si è svolto di recente a Roma, ha registrato ancora una volta la crescita esponenziale delle richieste di trattamenti, da parte di donne e uomini di ogni età, dimostrando come anche in tempi di Covid 19 la Medicina estetica abbia avuto un ruolo ben più ampio della semplice corsa alla bellezza, e sia diventata una salutare occasione per “ricominciare”, superando, attraverso la cura di sé, gli ostacoli, anche psicologici, legati a restrizioni e lockdown. I dati coincidono in tutto il mondo. In Usa e Gran Bretagna, per esempio, l’American Society of Plastic Surgeons e la British Association of Aesthetic Plastic Surgeons hanno registrato rispettivamente un incremento di richieste del 64% e del 70%. E l’Italia non è da meno, con un’impennata di interventi di medicina e chirurgia estetica del 25% in più rispetto al 2019, con una prevalenza di richieste, in particolare, per i filler dell’area labiale (più 42%), zigomi (più 29%), riempimento delle rughe naso-geniene (più 28%). E con un fenomeno emergente, quello del “Rich girl face”, ovvero la tendenza dei giovanissimi a rivolgersi alla Medicina/Chirurgia estetica per assomigliare a personaggi pubblici di successo: una “moda” legata a fragilità e insicurezze, che richiede sempre più la capacità di ascolto, di equilibrio e di mediazione da parte dei professionisti della bellezza. Come ogni anno, dal Congresso è arrivato il resoconto puntuale di tutti gli interventi possibili e di tutte le novità per raggiungere gli obiettivi della Medicina estetica, cioè il raggiungimento della bellezza come consapevolezza di sé e cura attenta della propria salute fisica e mentale, con tanti possibili interventi e tecniche capaci di contrastare inestetismi e rallentare invecchiamento, senza forzature innaturali o stravolgimenti.
L’importanza dell’alimentazione e dell’attività fisica
Gli esperti hanno ribadito l’importanza dell’alimentazione corretta, da rispettare fin da giovanissimi per non pagare prezzi salati, estetici e di salute, nel corso degli anni. E questo anche rispetto ai problemi del nostro tempo, perché, non a caso, le maggiori problematiche del Covid 19 si sono presentate proprio in pazienti con carenze alimentari. Supportata da innumerevoli società scientifiche (ANSIAA, ADI, SIO, SISDCA, SICOB), la sessione dedicata all’alimentazione ha sottolineato l’importanza dell’intestino, sede del 70% del sistema immunitario, e della sua salute, da salvaguardare attraverso un’alimentazione equilibrata, varia e soprattutto ricca di fibre, senza l’illusione dei “cibi miracolo”. Dunque frutta e verdura, in particolare ricche di inulina (cicoria, aglio, cipolla…), ma sempre in un quadro di stile mediterraneo, costante ed equilibrato, con giuste quantità di vitamina C e D, le più interessate al sistema immunitario. Inoltre sì agli integratori, ma solo se necessari, dunque sempre con il consiglio del medico. Infine piena centralità e costanza nell’attività fisica, per prevenire l’osteoporosi e mantenere l’intero organismo in una condizione di funzionalità.
Le novità per contrastare gli inestetismi della cute
Massima attenzione alla cute, specie in periodo di Covid, perché le mascherine possono alterarne l’equilibrio, con grande spazio alle novità, sempre più efficaci e mini-invasive. Il liquid lifting, per esempio, che consente un riposizionamento dei tessuti molli verso l’alto, agendo sulla struttura ossea, che ne rappresenta il naturale ancoraggio. Liquid lifting significa riempire con un filler (acido ialuronico o idrossiapatite di calcio), per riportare in tensione i legamenti degli zigomi e della mandibola che, con l’invecchiamento, si ammorbidiscono e si rilassano. Poi aumentare i volumi ossei per cercare di riempire quel “sacchetto svuotato” e riportarlo verso l’alto, per esempio sullo zigomo o sulla mandibola, appunto, e poi riempire, ad esempio, proprio quella parte che si trova davanti all’orecchio, dove c’è una struttura abbastanza importante, la fascia parotidea, che, se riempita e gonfiata leggermente, riporta in alto tutti i tessuti della parte intermedia del viso, quella della guancia. Tecnica nuova, filler già in uso, che promette molto se non si vuole l’impossibile, perché, continuare a sollevare tessuti riempiendo la faccia, rischia di produrre visi “strapieni” del tutto innaturali.
Il collo è difficile da trattare, e si rovina per accumuli di grasso, rilassamento dei tessuti (da età) e posizioni (cellulari, scrivanie). Occorre dunque massima e precoce cura preventiva (creme, massaggi, attenzione al sole), da completare quando necessario con trattamenti che vanno dalla tossina botulinica all’Endolift, raggio laser a diodi emesso dalla punta sottilissima di una fibra ottica capace di favorire un effetto di tiraggio simile a un “lifting” dall’interno.
Altro punto dolente sono i glutei, incubo delle donne per possibili culotte de cheval, cellulite e rilassamenti vari. Anche qui occorre prevenire i guai con un mix di attenzione alla circolazione, alimentazione e attività fisica; ma a questo si aggiungono anche trattamenti specifici, dalle punture di acido ialuronico ai filler, fino ai fili, che nelle ultime versioni riassorbibili, incominciano a dare buoni risultati, o le tecniche di lipofilling in cui i prodotti iniettati contengono anche cellule staminali che consentono la riproduzione del grasso in maniera automatica con risultati duraturi.
Interventi per pazienti oncologiche
Il panorama si allarga alla Medicina estetica in oncologia, importante perché aiuta il paziente ad impegnarsi anche per anticipare la ripresa, con tutti i vantaggi che ne conseguono, alle sempre maggiori attenzioni, alla prevenzione dell’invecchiamento, con l’ausilio di analisi personalizzate sempre più sofisticate, alle terapie medico-estetiche contro le braccia a pipistrello, che prevedono infiltrazioni con sostanze biostrutturanti, come l’acido polilattico o l’idrossiapatite di calcio, e tecniche di endolift e radiofrequenza endodermica, capaci di ricompattare i tessuti. Fino allo zoom sul sorriso, sempre più importante anche in senso figurato, per riprendersi la vita dopo tante restrizioni. In questo caso gli interventi sono tanti: aghi per ridefinire il contorno delle labbra e riempire le rugosità che solcano il vermiglio, per girarle verso l’alto accorciando la distanza dal naso. Cannule per riempire la parte interna della mucosa, ottenendo un effetto volumetrico. Tutto da programmare, dopo uno studio accurato del viso e delle richieste specifiche di ogni paziente, con equilibrio e senso della misura, in nome della vera bellezza che rifugge sempre dagli eccessi.
di Marilisa Zito