Una settimana di relax e benessere termale nella magnifica cornice dei Colli Euganei, precisamente nella tranquilla località di Monteortone (Teolo) vicino ad Abano, di fronte al bellissimo Santuario della Beata Vergine della Salute, la cui acqua sorgiva, calda, pare sia addirittura stata oggetto nel 1428 di un miracolo. La scelta di questo luogo è anche l’occasione per poter controllare la propria salute e acquisire quei metodi che possono servire a star bene e, se è il caso, anche a perdere un po’ di peso in eccesso, riducendo contemporaneamente i fattori di rischio cardiovascolari. E soprattutto fare tutto questo in modo che i risultati durino nel tempo. L’Ermitage Medical Hotel di Abano Terme (Teolo) sta facendo molto su questo fronte, attraverso programmi validati scientificamente (le Settimane FIT) con la consulenza di docenti e ricercatori universitari esperti nel campo dell’alimentazione, della prevenzione cardiovascolare e dell’esercizio fisico. Si tratta di protocolli basati sull’integrazione di nutrizione, esercizio fisico e medicina termale. Oltre 10 anni di intensa attività di ricerca svolta presso Ermitage confermano la perfetta sinergia tra gli effetti fisiologici della fango-balneo-terapia tradizionale e il programma di allenamento e nutrizione personalizzato dagli esperti.
Gli appuntamenti con le Settimane FIT – Programmi di Ricerca Scientifica saranno dal 4 al 18 giugno e dal 22 ottobre al 5 novembre. Si potrà scegliere fra 2 programmi: quello “dolce” di una settimana e quello “intenso” di due; entrambi partono dal presupposto che l’ospite si cura meglio se è rilassato, in un accogliente ambiente termale.
«Le Settimane Fit puntano al miglioramento dello stile di vita, “educando” il paziente a modificare le proprie abitudini quotidiane, a cominciare dall’alimentazione e da attività motorie propedeutiche a mantenere in forma e al riparo da rischi il sistema cardiocircolatorio», conferma Marco Maggia, titolare con la sua famiglia di questo, che è stato il primo Albergo Medicale Italiano. «L’effetto visibile di questi programmi è un dimagrimento equilibrato e stabile. Il secondo programma, di due settimane, presenta il vantaggio di consolidare ulteriormente i risultati raggiunti nella prima settimana. I partecipanti ai due programmi di Ricerca Scientifica si avvalgono di servizi e condizioni esclusive. Innanzitutto il supporto educazionale del professor Domenico Corrado (docente di Cardiologia all’Università di Padova) e di Fulvio Ursini (professore emerito di Chimica Biologica all’Università di Padova) che organizzeranno seminari con conferenze e lezioni teoriche in tema di prevenzione cardiovascolare, propedeutiche ai trattamenti che verranno poi concretizzati e personalizzati dal personale medico specialistico e dai terapisti operanti presso gli ambulatori medici interni alla struttura termale (medico internista, cardiologo, pneumologo, neurologo, fisiatra e nutrizionista), che studieranno per ogni paziente un’alimentazione ottimizzata, dei trattamenti mirati e un programma di allenamento cardio-fitness con personal trainer. Sarà inoltre elaborato, con la supervisione degli specialisti in medicina termale e in riabilitazione fisica dell’Ermitage Medical Hotel, un programma di cura individuale che avrà come obiettivo un equilibrato dimagrimento e un miglioramento oggettivo dei principali parametri fisiologici. Il tutto, con l’aggiunta di un ciclo completo di cure termali (fanghi, bagni termali ionizzati, massaggi di reazione) e di massaggio manuale drenante linfatico (Original Method Vodder) per tronco, arti superiori e arti inferiori. È previsto anche un check-up fisiologico pre e post trattamento, per avere riscontro immediato dei risultati ottenuti, che prevede misure antropometriche, esami del sangue, metabolismo basale, misura della capacità aerobica e analisi della composizione corporea». Il costo del programma di 1 settimana, in pensione completa, è di 1.540 euro, in parte detraibili come spese sanitarie riferite ai trattamenti.
Ma entriamo nel dettaglio di come vengono impostate queste Settimane Fit…
«Il protocollo settimanale prevede per il primo giorno una visita medica, con misurazione della pressione e analisi ematochimiche (inclusive di profilo lipidico, trigliceridi, glicemia, funzionalità renale)», spiega il professor Domenico Corrado, coordinatore e promotore del programma educativo di prevenzione cardiovascolare, con specifica attività di comunicazione e divulgazione scientifico-culturale. «L’impostazione del programma, effettuata dall’equipe medica operante presso l’Ermitage Medical Hotel, prevede per ciascuna persona la misurazione dei valori antropometrici (peso, circonferenza vita, fianchi e addome, Indice di Massa Corporea e misurazione dello spessore delle pliche a livello del tricipite e di quelle sovrailiache. La persona viene poi sottoposta a un test ergo-spirometrico sottomassimale (pedalando sulla cyclette) per valutare la capacità aerobica mediante la misurazione del massimo consumo di ossigeno. Nei soggetti con controindicazioni mediche, si prevedono, per cinque giorni nella settimana, una serie di esercizi in palestra e su cyclette, per una durata giornaliera che va da mezz’ora a un’ora circa e camminate sostenute. Per chi ha invece problemi, specialmente di tipo cardiovascolare o polmonare, oppure è in sovrappeso, si preferisce un programma più “soft”, con esercizi prevalentemente in acqua».
All’attività fisica si affianca un corretto regime dietetico che consente di depurare l’organismo dagli eccessi accumulati e ridurre lo stato infiammatorio.
«La filosofia che sta alla base della buona salute è l’omeostasi, ovvero l’equilibrio dinamico che permette all’organismo di stare in buona salute e non ammalarsi», puntualizza il professor Fulvio Ursini, coordinatore del programma dedicato all’alimentazione delle settimane Fit. «Per fare un esempio, è come dover controllare una barca a remi che va controcorrente e riuscire a mantenerla ferma. Per questo è importante allenare l’organismo allo stress: non solo a quello fisico, ma anche a quello dietetico, mettendo in atto una serie di “restrizioni caloriche” che inducono a sviluppare meccanismi di “sopravvivenza” e quindi a consumare le calorie in eccesso. Non bisogna mai mangiare troppo di quello che fa bene, ma nemmeno troppo poco di quello che potrebbe far male. La misura giusta sta nell’equilibrare queste due tipologie di alimenti. In particolare è opportuno consumare verdure, soprattutto crucifere (broccoli, rucola, cavolfiori, cavoli) e frutta, come le mele ricche di polifenoli: contengono antiossidanti che aumentano la capacità dell’organismo di reagire agli stress e abbassare l’indice infiammatorio, che sta alla base di molte malattie. I cibi poi vanno assunti in quantità moderate, diminuendo gradualmente le porzioni durante la settimana e aumentando invece la frequenza, con piccoli snack a metà mattina e pomeriggio, per ridurre l’appetito. Per ridurre lo stato infiammatorio è importante il contributo dell’acqua termale che spegne la microinfiammazione a livello cellulare e rallenta anche quella cronica causata dall’invecchiamento. In questo modo si pongono le basi per invecchiare bene e in salute».
L’importante però è che queste buone abitudini, sia fisiche che dietetiche, non si perdano quando le Settimane Fit finiscono. I clienti che seguono questi programmi vengono monitorati con esami eseguiti all’inizio e alla fine della settimana. I risultati ottenuti dall’equipe medica operante presso l’Ermitage Medical Hotel sono soddisfacenti.
«Anche in una sola settimana si riescono a migliorare molti parametri», conferma il professor Domenico Corrado: «riduzione fino al 25% dei trigliceridi, 5-6% in meno di colesterolo totale, 5% in meno di glicemia; inoltre, diminuzione di circa 3-5 kg di peso, riduzione di 5-10 cm dello spessore delle pliche e della circonferenza vita, fianchi e addome. Le donne tendono mediamente a perdere 1-2 kg per settimana (fino a 3 kg in 2 settimane), con significativo miglioramento dei parametri antropometrici (pliche e circonferenze). Gli uomini arrivano anche a perdere 2-3 kg di peso (fino a 5 kg in due settimane). Se questa metodologia, che affianca un particolare regime alimentare all’attività fisica, viene mantenuta anche a casa, i parametri rimangono invariati e potrebbero addirittura migliorare».
«Dati relativi al biennio 2018-2019, mostrano che del gruppo di clienti ritornati all’Ermitage Medical Hotel dopo sei mesi: il 71% dei partecipanti al programma manteneva lo stesso peso e il 22% presentava addirittura un peso inferiore», conclude Marco Maggia. «Da questi dati preliminari raccolti all’Ermitage stiamo valutando l’ipotesi di avviare uno studio più strutturato e prospettico, in collaborazione con l’Università di Padova. I dati già disponibili rappresentano comunque un segno importante dell’efficacia dell’educazione alla salute, ottenuta attraverso il programma Fit».
di Paola Trombetta