C’è la testimonianza di Antonella Ferrari: nella sua carriera di attrice ha trovato spazio per uno spettacolo che, con leggerezza e ironia, racconta come si possa restare protagonisti della propria vita nonostante la malattia. Fa seguito la storia di Fiamma Satta, giornalista RAI che dopo la diagnosi ha intrapreso un lungo percorso di accettazione e di conoscenza di se stessa. A seguire l’esperienza di Elisa Flaminio, giovane psicologa che su Instagram ha dato vita ad una community di giovani pazienti che condividono progetti e conquiste. E per concludere c’è il viaggio di Ivan Cottini nella danza, che ha scoperto dopo la diagnosi e lo ha portato sul palco del Festival di Sanremo. Sono I quattro protagonist del docufilm, “Fra Destino e Libertà: il mio volo al di là della Sclerosi Multipla” che intende dare voce a chi ha incontrato nella propria vita una compagna imprevedibile: la Sclerosi Multipla. Si tratta di una patologia autoimmune caratterizzata dalla perdita di mielina, sostanza che riveste le fibre nervose, e questo comporta un’ infiammazione del sistema nervoso centrale, impattando fortemente sulla qualità di vita dei pazienti. Il 53% dei malati prova ansia e disagio a causa della patologia, mentre uno su cinque dichiara di sentirsi solo ed abbandonato. Tuttavia vi sono moltissimi esempi di persone che, dopo anni dalla diagnosi, conducono un’esistenza normale, fanno progetti, hanno avuto figli e anche successo nel mondo del lavoro. Quattro di queste storie sono al centro del nuovo docufilm presentato all’edizione 2024 del Giffoni Film Festival. E’ stato realizzato da Donatella Romani e Roberto Amato (Produttori e Autori), prodotto da Telomero Produzioni nel 2024 e andato in onda a giugno su LA7d. Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo non condizionante di Bristol Myers Squibb, Novartis e Roche.
È visibile il link: https://www.youtube.com/watch?v=ojgqMUwOj80
“Fra Destino e Libertà” racconta la vita di donne e uomini che non hanno smesso di porsi obiettivi e di sognare, nonostante la malattia. Al tempo stesso intende rappresentare anche i progressi indotti dalla ricerca scientifica, che consentono diagnosi più precoci, precise e cure mirate.
«Oggi siamo in grado di impedire la progressione della patologia e la conseguente disabilità», afferma il professor Claudio Gasperini, Direttore UOC Neurologia e Neurofisiologia AO San Camillo Forlanini Roma e Coordinatore Gruppo di Studio sulla Sclerosi Multipla della Società Italiana di Neurologia SIN. «Su questa malattia pesano ancora forti pregiudizi. Viene associata a gravi disabilità o ricadute che provocano danni irreversibili all’organismo. Molti sono convinti che sia causa di un progressivo e soprattutto irreversibile declino fisico e psichico. In realtà i successi ottenuti negli ultimi anni sono innumerevoli ed è possibile contrastarla in modo efficace».
«Gli uomini e le donne che vivono con la malattia in Italia sono oltre 140 mila», aggiunge Carla Tortorella, Responsabile Centro Sclerosi Multipla AO San Camillo Forlanini Roma. «Le prime manifestazioni cliniche compaiono soprattutto tra i 20-40 anni. Sebbene non sia ancora stata scoperta una cura definitiva, la gestione della Sclerosi Multipla è decisamente migliorata grazie a terapie efficaci in grado di mutare favorevolmente il decorso della malattia e contrastare l’impatto dei sintomi».
«La forza delle immagini e delle parole può essere messa al servizio della scienza», aggiunge Gianluca Pedicini, Presidente della Conferenza delle persone con Sclerosi Multipla e patologie correlate. «Il nuovo docufilm riesce a comunicare i progressi che sono stati ottenuti e dà voce alle testimonianze di chi vive ogni giorno con una malattia che non può essere sottovalutata. E’ fondamentale far conoscere l’innovazione terapeutica e rendere così concreto il concetto di una società più consapevole e quindi più accogliente».
«Realizzare “Fra Destino e Libertà” è stato un magnifico viaggio nelle storie e nelle emozioni di chi ha saputo gettare il proprio sguardo al di là dei limiti imposti dalla Sclerosi Multipla per realizzare i propri sogni e vivere una vita piena», afferma Donatella Romani. «Un racconto che si fa speranza e ispirazione per chiunque affronti un ostacolo nella vita, un messaggio potente che speriamo raggiunga soprattutto i più giovani».
di Paola Trombetta