Prevenzione ginecologica, soprattutto in estate

Timore, pudore, atteggiamento fatalista, mancanza di tempo, problemi economici: sono i principali motivi per cui le donne oggi ricorrono poco al ginecologo/a. Soprattutto in estate sarebbe invece una buona abitudine, prima delle vacanze, recarsi dal ginecologo, soprattutto le giovani, più portate a nuove avventure e rapporti sessuali spesso promiscui con partner casuali. Col rischio di contrarre infezioni che potrebbero anche compromettere la futura fertilità. Il controllo ginecologico è fondamentale, comunque, anche al termine delle vacanze, per verificare eventuali disturbi, magari semplici cistiti, causate dal caldo umido o dalla cattiva abitudine di non cambiare il costume bagnato. Ma potrebbero anche nascondere problematiche più importanti che, se diagnosticate precocemente, possono essere curate e non degenerare in patologie più gravi e complesse.

Per sensibilizzare le donne a rivolgersi al ginecologo è partito il progetto: “Dalla parte di noi donne”, promosso da Alfasigma, azienda farmaceutica italiana presente in Italia in ambito ginecologico, con il patrocinio di AGUI (Associazione Ginecologi Universitari Ospedalieri), di ONDA (Osservatorio Nazionale Salute della Donna e di genere ETS) e di Federfarma (Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani). Il progetto prevede di offrire fino a 2000 visite ginecologiche gratuite su tutto il territorio nazionale, presso alcune aziende ospedaliere (al momento hanno confermato la propria adesione l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Verona, quella di Ferrara, e le Aziende sanitarie locali di Salerno e Sassari). Per informazioni su altri centri che a mano a mano stanno aderendo all’iniziativa: www.dallapartedinoidonne.it. Questo progetto è accompagnato da un’indagine che indaga le cause della scarsa prevenzione ginecologica delle donne (vedi box).

«Siamo orgogliosi di patrocinare questo progetto di sensibilizzazione sulla prevenzione ginecologica, poiché crediamo che la consapevolezza e l’informazione siano fondamentali per la salute delle donne», commenta la professoressa Rossella Nappi, ordinario di Ostetricia e ginecologia all’ Università degli Studi di Pavia e Presidente AGUI. «Questa iniziativa ha l’obiettivo di incoraggiare sempre più donne a prendersi cura della propria salute, effettuando regolarmente controlli ginecologici. La prevenzione rappresenta un pilastro essenziale e il nostro impegno è quello di fornire alle donne le informazioni e il supporto di cui hanno bisogno per fare scelte consapevoli».

«La salute della donna passa anche attraverso la prevenzione ginecologica che ad oggi rappresenta una sfida anzitutto culturale, ma anche formativa ed organizzativa», conferma la dottoressa Nicoletta Orthmann Direttrice medico-scientifica, Fondazione Onda ETS. «Fondazione Onda ETS ha deciso di dare supporto al progetto “Dalla parte di noi donne” poiché in perfetta sintonia con la sua mission: mette al centro la donna e i suoi reali bisogni, offrendo un supporto concreto attraverso l’erogazione di servizi gratuiti per la prevenzione ginecologica. L’esperienza che abbiamo maturato negli anni attraverso la rete degli ospedali con il Bollino Rosa evidenzia il ruolo e il valore di queste iniziative nell’avvicinare la popolazione femminile all’informazione corretta, alla diagnosi precoce e a percorsi di cura».

«In farmacia accogliamo ogni giorno oltre 3 milioni di donne e offriamo loro supporto, ascolto e orientamento, promuovendo la cultura della prevenzione, anche ginecologica», afferma Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia Romagna.

di Paola Trombetta

I risultati dell’indagine

Cerchiamo di capire perché le donne hanno così poca fiducia nel ginecologo, con l’aiuto di un’indagine, commissionata da Alfasigma a EMG Different, organizzata in 4 focus group, come campione rappresentativo della popolazione femminile, suddivisa per età, area geografica, ampiezza e centri dei comuni italiani.

In ambito ginecologico tutte le donne sono concordi nell’attribuire rilevanza alla prevenzione in generale e quella ginecologica in particolare, ma ci sono sostanziali differenze in base alle età e origine geografica:

  • Le donne giovani sembrano avere maggiore sensibilità e conoscenza di problemi e disturbi correlati all’apparato genitale femminile, con propensione ad agire e parlare in senso preventivo alle bambine e ragazze, anche in età pre-adolescenziale. Fanno prevenzione molto presto, a partire dalla pre-adolescenza.
  • Le donne mature presentano una maggiore propensione a correlare la prevenzione con la possibilità di evitare o contenere l’aggravamento di possibili malattie. Mostrano però la tendenza a spostare l’età in cui iniziare a fare prevenzione ginecologica.
  • Aree geografiche: le differenze tra Nord e Centro-Sud/Isole sono determinate da fattori culturali, dalle proposte sanitarie a livello regionale in merito alla prevenzione ginecologica e dalle organizzazioni territoriali differenti.

Dall’indagine si evince anche che le donne assumono diversi atteggiamenti nei confronti della prevenzione ginecologica: timoroso, diffuso in una quota considerevole di donne; pudico, caratterizzato da vergogna a mostrare le parti più intime e parlarne a riguardo; fatalista, connotato da accettazione passiva di ciò che deve accadere ed è un atteggiamento diffuso in una minoranza di donne perlopiù mature; desideroso, ma ostacolato per problemi organizzativi, di tempo, economici. Inoltre le resistenze nel fare prevenzione ginecologica sono molte e spesso convivono nella stessa persona. Gli ostacoli sono di varia natura: emotivi, perché il fare prevenzione alimenta nelle donne alcune emozioni negative (soprattutto paura) che fungono da freno all’azione; relazionali, causati da problemi nella relazione con il ginecologo; cognitivi per via di scarse o imprecise conoscenze di tempi, modi, procedure e organizzativi/economici. Spesso questi convivono nella stessa donna, ma quello che sembra porre il freno maggiore ha un’origine emotiva, soprattutto quando si entra in una sfera intima e relazionale. In merito invece alla visita ginecologica, dalla ricerca risulta che la relazione con il ginecologo/a rappresenta un aspetto cruciale ed è fondamentale perché la donna affronti con serenità la scelta di fare prevenzione.

«Parlare di prevenzione ginecologica significa entrare in una sfera intima, tutta femminile, che tocca anche il tema della fertilità, della procreazione oltre a quello della sessualità», conclude la professoressa Rossella Nappi. «Proprio la delicatezza che riveste il fare prevenzione in questo ambito richiede, come requisito di partenza, che il medico ginecologo si ponga nei confronti della donna in modo delicato, umano, senza dare per scontato nulla. L’aspetto della relazione con il ginecologo è fondamentale perché la donna affronti con serenità la scelta di fare prevenzione».

Tra i diversi canali, i medici (specie di medicina generale, ma anche pediatri e gli stessi ginecologi) e le farmacie, sembrano essere privilegiati per informare e fare comunicazione sulla prevenzione ginecologica.

Antonella Franchini

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