Sono tre donne che indossano fiere i guantoni rosa e lanciano una sfida: quella di volersi bene e di prendersi cura del proprio seno. Sono le testimonial della Campagna Nastro Rosa promossa da LILT nel mese di ottobre, dedicato alla prevenzione di questo tumore. «Spesso le persone straniere che vivono in Italia non pensano alla propria salute perché non sanno parlare la lingua, ma è importante che qualcuno le aiuti a comprendere il contesto sanitario in cui vivono». Sono le parole di Manawi Poorna Silva Nacayanandi, italiana di origini Srilankesi e Ambasciatrice alla salute di LILT, una figura chiave per superare le barriere linguistiche all’interno delle comunità straniere, promuovendo prevenzione e diagnosi precoce. Manawi si sta laureando in politica e diritto internazionale e lavora come interprete per il tribunale. Ha collaborato anche con il Consolato Srilankese. «Durante il mese di ottobre faremo un incontro con i medici di LILT al tempio e io faciliterò la comunicazione con chi non parla italiano all’interno della mia comunità. Fare da mediatrice per la mia comunità su temi sanitari è motivo di orgoglio perché si tratta di argomenti importanti che gli srilankesi pongono spesso in secondo piano a causa delle difficoltà linguistiche. Tutto quello che so sui tumori è grazie a LILT: Senza questa realtà penso che non sarei così ben informata».
«Ho fatto il controllo annuale e andava tutto bene, ma pochi mesi dopo mi sono accorta che un seno si era leggermente gonfiato». Cristina Spagnulo, insegnante di danza, indossa i guantoni della campagna ma il suo match lo ha già vinto quando ha sconfitto un tumore al seno. Era il 2022 e non era un periodo molto sereno per lei perché con la pandemia la scuola di danza era stata messa alle strette e rischiava di chiudere. Una fase conclusa positivamente, sia per quanto riguarda il lavoro sia per il tumore, curato con chemioterapia, e radioterapia. Anche se, confessa oggi Cristina: «ancora un po’ di timore c’è quando faccio le visite, ma è meglio sapere piuttosto che rimanere col dubbio e rischiare». LILT le è stata accanto come una famiglia durante il periodo di cure, ma già la conosceva bene prima perché Cristina è volontaria nell’ambulatorio di ginecologia all’Istituto Nazionale Tumori di Milano da 20 anni. «Ho deciso di fare volontariato per LILT un po’ per caso. Facevo il lavoro che volevo, mi ritenevo fortunata e avevo tempo libero da dedicare a chi ha bisogno. All’inizio non credevo che sarei stata all’altezza, mi sembrava un ambito pesante e allo stesso tempo delicato. Invece mi hanno selezionata. La prevenzione conferisce un’attenzione maggiore verso se stesse. Il tumore mi ha convinta ancora di più dell’importanza di fare controlli. Io sono stata molto fortunata perché ho avuto un tumore molto aggressivo, ma l’ho scoperto in tempo. La mia salvezza è stato il ballo. Ho sempre ballato, anche con la parrucca. Ballare mi dava una forza incredibile. Per lo stesso motivo, ho continuato anche a fare volontariato. Non volevo cambiare la mia vita».
«La raccolta fondi è fondamentale per una realtà come LILT perché alimenta la missione e genera opportunità di salute per tutti. Questa concretezza rende il mio lavoro appassionante e gratificante». Orietta Ferrero indossa i guantoni tutti i giorni quando si dedica al suo lavoro di fundraiser. È nata in India, è un architetto, e ha viaggiato per tutto il mondo per lavoro e la famiglia. Dal 2011 lavora per LILT nell’area della raccolta fondi. «Ho sposato questa realtà per il valore che crea per le persone. E mi rendo conto che questo valore è percepito e condiviso da chi ci sostiene. Il mio compito è di promuovere la responsabilità sociale ma, quando si parla di prevenzione, la sensibilità è sempre alta. La salute è uno dei beni più preziosi».
Un tumore che colpisce sempre più le giovani
Nel 2023 sono stati diagnosticati 54.000 nuovi casi di tumori alla mammella, vuol dire più o meno 160 al giorno; per fortuna in Italia ci sono circa 850.000 persone guarite dal tumore della mamma. «Quando ho iniziato a fare questo lavoro, la percentuale di guarigioni era molto più bassa: oggi oltre il 92% delle donne guarisce», puntualizza il dottor Marco Alloisio, presidente LILT Milano. «Negli anni 80 – epoca Veronesi, quando si creò tutta una nuova chirurgia – era veramente difficile gestire questo tumore. L’intervento era la mastectomia, mentre ora adesso sono delle piccole resezioni, per cui è cambiato completamente l’approccio chirurgico. Però rimane un problema sociale. Negli ultimi anni, inoltre, si è evidenziato un aumento di incidenza nelle donne under 40 che sono un campione di popolazione estremamente importante e delicato, perché sono nel pieno dell’età fertile, dell’attività lavorativa e hanno spesso una famiglia con bambini piccoli. Un altro dato, non buono direi, stiamo assistendo a una riduzione degli screening per la prevenzione al tumore della mammella anche nelle donne sopra i 50 e al di sotto dei 45. Oggi 1 donna su 8 ha un tumore della mammella e ha 45 anni; 1 donna su 14 ha un tumore della mammella e ha meno di 40 anni».
«Un altro dato riscontrato è che nelle donne giovani sono malattie più aggressive, ma è anche vero che si sta cercando di arrivare ad avere una diagnosi sempre più precoce e questo ha permesso di ottenere buoni risultati», aggiunge il professor Filippo De Braud, direttore dell’Oncologia medica dell’Istituto Nazionale dei Tumori. «L’alta percentuale di guarigione, per esempio, non è legata solamente alle terapie: l’innovazione chirurgica ha permesso di ridurre il danno dei trattamenti locali alle donne e quindi anche in gioventù questo tipo di approccio è vissuto in modo meno traumatico. Le terapie mediche sono sicuramente coadiuvanti e permettono di curare quella che è la causa di morte della malattia, ovvero le metastasi. Quanto prima si anticipa un trattamento, maggiore sarà la probabilità di guarigione. Anche perché le giovani hanno una maggiore incidenza di tumori più aggressivi, come quelli tripli negativi. Il professor Veronesi, che era molto bravo ad analizzare il quadro clinico della malattia, diceva che il tumore triplo negativo è molto più aggressivo però, se è guarito in due anni, la paziente è guarita. Anche i tumori ormono-sensibili nelle giovani sono un po’ più insidiosi, ma è vero anche che abbiamo una serie di armi che possono curare meglio questo tipo di malattia quando è avanzata e che si stanno spostando verso la fase precoce. Nei i tumori triplo negativi delle donne di qualsiasi età, ma soprattutto giovani, si arriva all’intervento con una remissione completa superiore nei 60% di casi. Ciò non toglie comunque la questione sollevata da Alloisio, cioè che la donna è in un’età fertile, dove c’è un problema di lavoro, di impegno con la famiglia, di desiderio di gravidanza. La mia raccomandazione non è solamente pensare alle cure, ma implementare le attività di prevenzione, come quelle promosse da LILT, perché lo screening in Italia è presente in molte Regioni, ma meno in altre. Per questo sostengo l’importanza di anticipare lo screening di qualche anno e di aumentare l’attenzione rispetto ai piccoli segnali, soprattutto nelle donne giovani».
Le iniziative del mese di ottobre
Fino al 28 ottobre le piazze del territorio di Milano e Monza ospiteranno il tour della prevenzione, il charity tour di LILT rivolto a tutte le donne. Sullo Spazio LILT mobile, un ambulatorio su ruote, le donne potranno effettuare gratuitamente una visita senologica con ecografia e, per le over 40, una mammografia con tomosintesi, se non è stata fatta negli ultimi 12 mesi. Non è necessario prenotare ma le visite sono disponibili fino a esaurimento posti. Gli orari di visite per ciascuna tappa sono dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Nastro Rosa è già iniziato con tre tappe il 27, 28 e 29 settembre rispettivamente a Milano, Monza e Segrate. Proseguirà con diverse tappe di visite gratuite nelle seguenti date: sabato 5 ottobre a Peschiera Borromeo- Via Matteotti; domenica 6 ottobre a Trezzo sull’Adda- Piazza Italia; sabato 12 ottobre – piazza Mercato Barbaiana; domenica 13 ottobre a Lainate Piazza Vittorio Emanuele: sabato 19 ottobre a Melzo, Piazza della Repubblica; domenica 20 ottobre a Milano Barona, Via Santa Rita da Cascia 22; sabato 26 ottobre a Milano, Via Padova 118; domenica 27 ottobre a Milano, Piazza Selinunte; lunedì 28 ottobre a Legnano, Piazza San Magno.
Fino alla fine di novembre, lo Spazio LILT mobile farà tappa anche nelle aziende che hanno scelto di prenotare il doppio ambulatorio di 10 metri per prendersi cura della salute delle proprie dipendenti. A partire dal 2 ottobre Acqua & Sapone ha scelto di essere accanto a LILT per il mese in rosa. Con uno spazio mobile, verranno effettuate 21 tappe di visite gratuite sul territorio nazionale. A Milano la tappa è prevista il 2 novembre, in Via Spezia 15. Dal 15 al 30 ottobre, le vie del quadrilatero della moda: Monte Napoleone, Sant’Andrea, Verri, Gesù e via Santo Spirito, saranno vestite di rosa con i fiocchi giganti a Milano: segno della sensibilità del mondo del fashion per la prevenzione oncologica, con un sostegno che dura da anni.
Il 7, 14 e 24 ottobre si terranno tre appuntamenti di Salotto Salute nella storica pasticceria Cova Garden, via Montenapoleone. La giornalista Francesca Senette modererà i tre incontri in cui esperti differenti affronteranno temi che riguardano la salute, con la partecipazione di importanti ospiti. Sempre a Cova, il 24 ottobre alle 18.30 si terrà il lancio dello Shoppink! e sabato 26 ottobre, le boutique dell’associazione Montenapoleone District a Milano, aderenti all’iniziativa, devolveranno parte dell’incasso della giornata a LILT. Inoltre il 26 ottobre i sette Spazi LILT saranno aperti per l’intera giornata per un Open Day con visite senologiche con ecografia gratuite. Necessaria la prenotazione telefonica presso gli ambulatori, fino a esaurimento della disponibilità di posti. L’opportunità è riservata alle donne under 40 che non hanno mai effettuato una visita con LILT. Nastro Rosa di concluderà il 27 ottobre dalle ore 20.30 presso il Teatro Manzoni di Monza, quando il Rejoice Gospel Choir e LILT presenteranno “Nastro rosa in concerto”, uno spettacolo di musica gospel e sipari di intrattenimento. Il ricavato della serata andrà a sostegno della campagna.
La campagna Nastro rosa è resa possibile grazie al supporto di: Acqua & Sapone, Avon, BCC Barlassina, BCC Milano, Bottega Verace, Camomilla, Cofle, Cova, Eksclusive, Erbolario, Elesa, Erbamea, Esselunga, Profumerie EB e Bar Atlantic, Europ Assistance, Farmacia comunale di Melzo, Farmacie pubbliche di Lainate, Fondazione BPM, FSI, Iper Unes, Ipsen, Istituto Gentili, Kearney, La Piro Affori, Mandarin Oriental Hotel, Melandri Gaudenzio Srl, Moccaldi Raffaele Srl, Montenapoleone District, Save the Duck, Smurfit Westrock, SEA Airoports e Tupperware.
Per informazioni sulla campagna Nastro Rosa: https://nastrorosa.legatumori.mi.it/
di Paola Trombetta