“Noi non ci fermiamo”: e realizziamo oggetti per chi ha patologie reumatiche

Realizzare oggetti di ottima qualità e fattura, su misura alle esigenze dei pazienti, all’incirca 5 milioni in Italia per lo più donne, che soffrono di artrite reumatoide, artrite idiopatica giovanile, sclerosi sistemica, arterite a cellule giganti e diverse altre. È l’obiettivo dell’iniziativa “Noi Non Ci Fermiamo”, promossa da Roche, sviluppata dalle Associazioni ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici) e APMAR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare), insieme a un team di designer del +Lab di INSTIM, l’unità di ricerca del Politecnico di Milano, e presentata in occasione di Technology Hub, evento dedicato alle tecnologie innovative (a Milano fino al 22 aprile). Perché per i pazienti affetti da queste problematiche anche semplici gesti quotidiani, come aprire una bottiglia, usare il coltello, lavorare, comportano sforzi, sofferenze e un’enorme cautela. Ma anche truccarsi, aprire tubetti di creme o usare pinzette, phon, spazzola o pettine per mani irrigidite, gonfie o doloranti, sono traguardi quasi irraggiungibili per il 45% delle donne. «La qualità della vita del malato reumatico – ha spiegato il dottor Luca Quartuccio, delegato SIR e reumatologo presso la Clinica di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Udine – va garantita sfruttando la sinergia tra l’indispensabile trattamento farmacologico, oggi altamente efficace nel tenere sotto controllo e arrestare la progressione della malattia, e accorgimenti che preservino l’integrità e la funzionalità delle articolazioni in tutte le fasi della malattia, minimizzando gli sforzi e l’affaticamento, secondo l’Economia articolare, che contempla sia l’apprendimento di gestualità corrette sia l’impiego di ausili utili a razionalizzare l’uso delle articolazioni, rallentandone il deterioramento». Dunque, poter contare su oggetti disegnati appositamente in funzione di queste esigenze, può fare la differenza nella vita di una donna con patologie reumatiche e che il Temporary Lab di co-progettazione intende realizzare. «La persona con malattia reumatica – ha aggiunto Silvia Tonolo, Presidente di ANMAR – sarà parte attiva del progetto, diventando protagonista del processo di ideazione e sviluppo a fianco con i designer, accompagnati nel percorso da clinici e terapisti occupazionali». Come vuole la filosofia del ‘Design for all’, promossa dal Politecnico di Milano, che intende “progettare con” e non solo “per” la persona che affronta nel quotidiano le difficoltà legate a una disabilità, disegnando cioè soluzioni davvero su misura o testate su di uno specifico problema. Il laboratorio “Noi non ci fermiamo” sarà attivo da maggio a settembre: gli oggetti disegnati saranno prodotti in edizione limitata, grazie a stampanti 3D e resi disponibili a chiunque volesse usufruirne, in modalità “open-source”, in occasione del mese di Ottobre, quando ricorre la Giornata Nazionale del Malato Reumatico,

Gli oggetti co-progettati saranno messi a disposizione online sul portale di +Lab, con possibilità di  scaricare i file, apportando personalizzazioni in termini di taglia, impugnatura destra o sinistra, colore. Inoltre  gli oggetti potranno essere stampati sempre in modalità 3D, a costi molto contenuti, presso strutture che offrono questo servizio.   F.M.

 

Articoli correlati