In occasione della Giornata dell’epatite (28 luglio), durante la serata conclusiva della kermesse cinematografica di Taormina, è stato consegnato il prestigioso “Premio delle Nazioni” all’azienda MSD per l’impegno nella lotta di patologie ad alto impatto sociale, come l’epatite. Un impegno testimoniato dai numerosi progetti educazionali che utilizzano il linguaggio del cinema e delle arti come potente strumento di sensibilizzazione del pubblico. In occasione della premiazione è stato presentato, in anteprima per l’Italia, il documentario “HEP C Free”, realizzato dalla regista Premio Oscar Cynthia Wade (www.cynthiawade.com), con il supporto non condizionato di MSD, che racconta il difficile vissuto di una delle categorie di pazienti con epatite C più fragili: i tossicodipendenti, in un Paese, gli Stati Uniti, dove l’accesso alle cure sanitarie rappresenta ancora oggi un grosso problema per le classi meno agiate. Il premio è stato ritirato da Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore delegato di MSD Italia, che ha dichiarato: «Da oltre 125 anni la nostra azienda si adopera nella ricerca di soluzioni terapeutiche innovative, efficaci, sicure, in grado di fare la differenza nel migliorare la salute delle persone. Un impegno che si traduce anche in numerosi progetti educazionali, nel supporto alle iniziative per la prevenzione e nel sostegno ai pazienti con attività che intendono mettere in luce vissuto di chi sta combattendo con la malattia. Il documentario “Hep C Free” si inserisce in un progetto più ampio che la nostra azienda sta realizzando, con il fine di valorizzare l’unicità di ogni paziente e del suo percorso verso una guarigione che, oggi, è possibile».
L’attenzione alla prevenzione e il sostegno all’obiettivo-eliminazione del virus su scala globale è anche il messaggio lanciato dalla World Hepatitis Alliance, che celebra la Giornata Mondiale contro le epatiti virali, con eventi e dibattiti per ricordare a tutti – istituzioni, comunità scientifica, pazienti e industria – il valore della partnership e la necessità di fare fronte comune nella lotta al virus.
Paola Trombetta