Ci sono festival in cui riprendersi uno spazio, quello del “pensiero”. Dove far risuonare le domande comuni che altrove non trovano voce, stimolare confronti, suscitare dubbi. E anche dare forma a qualche risposta. Torna per la XIV edizione a Sarzana, dall’1 al 3 settembre, il Festival della Mente, dedicato alla creatività e alla nascita delle idee. E la Rete sarà il tema analizzato da punti di vista e discipline differenti in queste tre giornate, con 65 relatori italiani e internazionali e 41 appuntamenti tra incontri, workshop, spettacoli e momenti di approfondimento culturale, che trasformano la cittadina ligure in un palcoscenico della creatività.
“Il tema sarà analizzato da diversi punti di vista e attraverso ambiti e discipline differenti. Dal web alla rete intesa come insieme di relazioni umane; dalle reti che ci ingabbiano e imprigionano all’esplorazione delle reti neurali nelle neuroscienze; dalla rete della solidarietà fino all’importanza della rete nella biologia, nella fisica, nella matematica, e perfino nello sport”, spiega la direttrice del Festival Benedetta Marietti. Festival che si avvale della consulenza scientifica di Gustavo Pietropolli Charmet.
Forte è l’intenzione di “fare rete” tra i relatori e il pubblico e di mettere in contatto i vari saperi, attraverso contributi inediti e originali portati da scienziati, scrittori, artisti, storici, filosofi, psicoanalisti, designer e antropologi sul concetto di rete per trasmettere il valore culturale dell’interdisciplinarietà, della differenza, della pluralità.
Inaugurerà l’edizione 2017 la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, specialista di cellule staminali, che apre la retrospettiva con “Le reti che fanno bene alla scienza”, dalle reti che si sviluppano intorno al malato per permettergli di vivere meglio sino a quelle degli scienziati che studiano e scambiano informazioni per sconfiggere le malattie. La psicologa Anna Salvo e la pedagogista Tiziana Iaquinta suggeriscono interventi possibili in ambito educativo per difendere i nostri adolescenti e la loro affettività da un uso improprio delle nuove tecnologie; la neurologa Marilù Gorno Tempini, che dirige il laboratorio di neurobiologia del linguaggio dell’Università della California di San Francisco, parla di dislessia. La designer spagnola Patricia Urquiola racconta, a partire dalla sua esperienza personale, come sempre più, in un mondo in cui l’intelligenza artificiale e i web robot stanno già costruendo le loro reti in modo autonomo, l’unica difesa possibile consista nel rafforzare la nostra rete sociale, emozionale, intellettuale e professionale. Lo scrittore e reporter di guerra Elliot Ackerman si confronta con la reporter Imma Vitelli sulla guerra in Siria; la scrittrice palestinese Suad Amiry parlerà dei cambiamenti del mondo arabo. La francesista Benedetta Craveri ci porta nella Francia illuminista, dove la conversazione diventa una rete di informazione, per trasformare in meglio la società.
Per ulteriori info e per scorrere il programma completo: www.festivaldellamente.it
Cristina Tirinzoni