Approfittando dei ponti di primavera, 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno, ecco una proposta che unisce una vacanza rilassante alla riabilitazione fisica in acqua termale, dopo un trauma o un intervento chirurgico, ma anche nei casi di patologie neurologiche, quali il Parkinson, e per la cura di malattie croniche di tipo linfatico (linfedema) o, semplicemente, per una generale “remise en forme” prima dell’estate. È l’offerta dell’Ermitage Bel Air Medical Hotel di Abano Terme (Teolo), primo esempio di “albergo medicale” in Veneto. «Dal 2006 il nostro albergo è stato accreditato come centro medico di riabilitazione e terapia fisica in acqua», puntualizza Marco Maggia, della quarta generazione della famiglia Maggia, che gestisce l’albergo dal 1970. «Con la consulenza dell’Università di Padova, abbiamo messo a punto programmi specifici per la riabilitazione in acqua termale, che fanno preferire da molti pazienti il nostro albergo alle tradizionali cure riabilitative in strutture ospedaliere, rappresentando una possibile soluzione nella gestione del post-trauma. Per questo stiamo cercando di avere il riconoscimento anche dalle aziende ospedaliere della Regione Veneto. E già abbiamo ottenuto convenzioni per i rimborsi da alcune agenzie di assicurazione».
«Questa struttura potrebbe veramente rappresentare una soluzione riabilitativa dopo un intervento ortopedico, quali la protesi d’anca e del ginocchio, per il paziente che non può più fermarsi in ospedale, ma non è ancora in grado di andare a casa, in quanto necessita di interventi di fisioterapia continuativi», conferma il dottor Stefano Masiero, fisiatra, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova. «In questo caso, si aggiunge il vantaggio degli esercizi riabilitativi in acqua termale, con tempi di recupero inferiori e ottima ripresa del paziente, che si ritrova in un ambiente psicologicamente più stimolante di una struttura residenziale ospedaliera». Uno studio recente, realizzato dall’Università Bocconi di Milano e dall’Università di Padova, ha dimostrato una riduzione del 30% dei costi complessivi di gestione della riabilitazione di un paziente operato in un centro termale come l’Ermitage, rispetto a una struttura residenziale ospedaliera. «La riabilitazione in acqua termale sembra dare buoni risultati anche nella ripresa della motilità dopo un ictus e alcune patologie neurologiche come il Parkinson», aggiunge il dottor Angelo Antonini, neurologo dell’Università di Padova. «Da aggiungere che la famiglia Maggia, in collaborazione con l’Hospice Pediatrico di Padova, ha realizzato il progetto “Il Sogno di Eleonora”(www.ilsognodieleonora.it) che si propone di riservare una suite appositamente attrezzata per bambini e ragazzi affetti da patologie neurologiche invalidanti, che vengono ospitati con la famiglia per un periodo di vacanza, a titolo gratuito».
Un’ulteriore nuova scommessa dell’Ermitage Medical Hotel riguarda il trattamento di patologie linfatiche, linfedemi, che interessano soprattutto le donne e colpiscono prevalentemente le gambe. «Abbiamo messo a punto specifici trattamenti di massaggio del linfedema e di drenaggio linfatico, per eliminare gli accumuli di linfa e di liquidi tra la cute e il muscolo», precisa la dottoressa Denisa Giardini, dell’AIDMOV (Associazione di Drenaggio Linfatico Manuale) di Losanna. «Queste problematiche sono sempre più frequenti nelle donne, sia a causa del sovrappeso, con interessamento prevalente degli arti inferiori, sia dopo un intervento di tumore al seno, a carico invece degli arti superiori. Questi trattamenti vengono rimborsati dal SSN, essendo stati inclusi nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ma le tariffe sono a discrezione delle singole Regioni: il Piemonte, per esempio, rimborsa 20 sedute di linfodrenaggio; la Lombardia solo 8 sedute. Il centro termale offre il vantaggio dell’acqua che potenzia l’effetto drenante. All’Ermitage Hotel abbiamo una vasca appositamente creata per chi ha questi problemi, con temperature di 28°C, e personale dedicato 24 ore su 24».
Il denominatore comune di tutte queste attività di riabilitazione e cura è la presenza costante di personale specializzato e la consulenza medico-specialistica interna all’albergo, una garanzia di assistenza che rassicura il paziente e i familiari che lo accompagnano.
Un’ulteriore proposta di salute, molto apprezzata dai clienti abitudinari di questo centro termale, è il controllo metabolico per la prevenzione cardiovascolare, con la “Settimana FIT”. «Si tratta di una settimana, che si può ripetere anche 2/3 volte l’anno», spiega il dottor Alberto Dattilo, direttore sanitario delle Terme. «La persona viene seguita sotto il profilo metabolico, con esami del sangue, all’inizio e alla fine del periodo di permanenza, per valutare i parametri principali (colesterolo, trigliceridi, glicemia), attività fisica di almeno due ore al giorno, menù dietetico inferiore alle mille calorie. Oltre ai benefici sul metabolismo, si ottiene spesso anche un calo ponderale di almeno 5 chili, che dovrà poi essere mantenuto una volta che il paziente ritorna a casa, con i consigli dello specialista. Da qualche anno stiamo monitorando i soggetti che partecipano a questa “Settimana FIT”: su un migliaio di persone, 870 hanno avuto un calo ponderale del 10% in una settimana. Un successo per noi medici e una grande soddisfazione per chi ha deciso di scegliere una vacanza in salute, coniugando il relax con le cure».
Per informazioni e prenotazioni: www.ermitageterme.it; numero verde: 800-15112006.
di Paola Trombetta