Si celebra in questi giorni (12-20 maggio) la Settimana Nazionale della Celiachia, che avrà tra i suoi momenti più salienti la Giornata Mondiale che ricorre il 16 maggio. È un’occasione per fare il punto sulle necessità di tutti i celiaci italiani. E sono tantissimi: all’incirca 200mila, di cui due terzi donne, sebbene, secondo le stime, possono raggiungere facilmente i 400mila per il sommerso di celiaci non diagnosticati, a cui si aggiungono i sensibili al glutine non celiaci che stanno acquisendo nuovi diritti, sia clinici sia nutrizionali: «I LEA, per esempio – dichiara Giuseppe Di Fabio, presidente AIC (Associazione Italiana Celiachia) – stabiliscono che i pazienti affetti da celiachia (e dermatite erpetiforme) possano accedere, in regime di esenzione, a tutte le prestazioni specialistiche per il monitoraggio della malattia e la prevenzione delle sue complicanze. Inoltre il Servizio Sanitario Nazionale garantisce il diritto di accedere ad alimenti senza glutine, unica cura per i celiaci, nei limiti dei tetti massimi di spesa mensile fissati dal Ministero della Salute, e il diritto al pasto senza glutine nelle mense delle strutture scolastiche, ospedaliere e pubbliche». Mangiare senza glutine non vuol dire perdere il gusto: anzi! Sono moltissime le proposte dolci e salate, che ormai si affollano negli scaffali di negozi specializzati e non, garantendo prodotti sicuri per tutti i pasti della giornata, a partire dalla prima colazione. Importantissima anche per i celiaci (e gli intolleranti al glutine) che devono, come tutti, immagazzinare di buon mattino in media 350-450 calorie e avere l’energia per affrontare la giornata concentrarti, attivi, senza crolli di sonnolenza o glicemici: «La colazione gluten-free – dichiara il professor Luca Piretta, specialista in Gastroenterologia, Endoscopia Digestiva e Scienza della Nutrizione Umana – deve comunque fornire un corretto apporto di vitamine, sali minerali, proteine e soprattutto carboidrati, tra i costituenti principali della nostra alimentazione. Sono facili da digerire e assimilare in quanto costituiscono l’energia “pulita” per il nostro organismo: per il celiaco devono essere naturalmente privi di glutine, scelti fra riso, mais, quinoa, teff, amaranto, grano saraceno, solo per citarne alcuni, che contengono molte vitamine del gruppo B, e sono in grado di sostituire egregiamente i cereali vietati, nel rispetto di un’alimentazione varia ed equilibrata. Anche i grassi devono essere presenti nel primo pasto della giornata, anche se in quantità ridotte, derivati nella colazione italiana prevalentemente da latte vaccino, intero o parzialmente scremato». Tra le proposte più recenti per la colazione, ci sono le offerte Schär, azienda italiana leader del senza glutine, che soddisfa la bontà e il gusto sia di una colazione “classica” per gli amanti della tradizione, con croissant e biscotti, sia del “benessere” per chi preferisce prodotti ricchi di fibre e perfino una più “golosa” con torte e crostatine da acquolina in bocca. E per happy hour e cene fra amici? È in arrivo la gustosa pizza senza glutine che farà gola proprio a tutti. Anche a chi non soffre di celiachia!
Francesca Morelli