È stata firmata a Milano una “benefica” intesa tra due enti, esperti in salute, nutrizione e qualità della vita: sono il Cluster Tecnologico Nazionale Scienze della Vita ALISEI (Advanced Life Science in Italy) e il Cl.uster A.grifood N.azionale (CL.A.N.). Insieme faranno alleanza con l’obiettivo di affrontare le principali sfide connesse alla nutrizione e alle scienze della vita, sensibilizzando all’importanza di comportamenti alimentari e stili di vita corretti, per fare prevenzione contro il rischio di patologie dieta-dipendenti e vivere l’invecchiamento in salute. Come raggiungere l’obiettivo? Partendo dall’innovazione di modelli positivi tradizionali, come la dieta mediterranea, il Cluster intende valorizzare e concretizzare i concetti di dieta personalizzata e medicina personalizzata, predittiva, preventiva e partecipata (4P)”, attraverso l’identificazione di best practices internazionali che permettano di avviare gruppi di lavoro di alto livello e la creazione di progetti congiunti da lanciare in due piattaforme internazionali strategiche come Human Technopole ed Expo Dubai 2020. «L’aumento delle aspettative di vita legate all’equilibrio nutrizionale come all’eccellenza della dieta naturale e di qualità del nostro Paese – commenta Luigi Scordamaglia, Presidente del CL.A.N. – ne fanno sempre più un modello di riferimento mondiale. Per consolidare questo primato e diffonderlo rispetto a modelli alternativi e lontani dal nostro, è utile superare le logiche settoriali e fare rete».
La partnership tra i due Cluster sarà quindi un volano di sviluppo in due settori fondamentali per l’Italia: ricerca e innovazione. «Auspichiamo che i due Cluster Tecnologici Nazionali – ha concluso Diana Bracco, Presidente del Cluster ALISEI – possano essere un punto di riferimento anche per altri attori nazionali tra cui aziende, istituzioni, associazioni di rappresentanza imprenditoriale, università e istituti di ricerca operanti nei campi della salute e della nutrizione. Con essi intendiamo promuovere una cooperazione dinamica, aumentando la capacità di attrarre e utilizzare risorse, di favorire il dialogo tra pubblico e privato, elaborando una visione comune per il miglioramento della qualità della vita».
Francesca Morelli