BACIO A RISCHIO: ATTENTE ALL’ALITOSI

Baciare è un piacere, ma può diventare un grosso disagio a causa dell’alitosi, un sintomo spesso associato alla parodontite, infezione cronica, che provoca la progressiva perdita di tessuto osseo attorno ai denti. Ne è affetto quasi il 60% della popolazione adulta, a partire dai 25 anni d’età, e in questi casi il bacio potrebbe trasformarsi in uno strumento di trasmissione di batteri. La conferma viene da uno studio dell’Istituto di Ricerca e Formazione in Microdentistry, pubblicato su Igiene e Sanità Pubblica, che sostienre: le analisi microbiologiche del cavo orale di partner conviventi sono praticamente sovrapponibili, sia nella composizione microbica, sia nelle presenza di agenti patogeni. «In pratica la diagnosi di parodontite in un membro della coppia rappresenta un importante indicatore di rischio di infezione parodontale anche per il partner, che può svilupparla, in maniera più o meno grave, secondo il suo grado di suscettibilità genetica», sottolinea Francesco Martelli, direttore scientifico dell’Istituto e autore dello studio. «Da qui l’importanza di una diagnosi precoce per chiarire la fonte di infezione, al fine di valutare protocolli di prevenzione anche per il partner».

Per salvaguardare la vita di coppia e scongiurare il rischio di infezione è fondamentale sottoporsi a visite di controllo periodico dal dentista e, nel caso di sospetta parodontite, allo screening diagnostico biomolecolare con il test microbiologico e quello genetico. 

«Efficace nella risoluzione definitiva dell’infezione – continua Martelli – è il trattamento MicroFotoDinamico con laser ad alta potenza, che consente la personalizzazione della terapia, grazie ai risultati dei test biomolecolari, e garantisce una profonda decontaminazione dei batteri presenti nelle tasche parodontali, attraverso un’azione meno invasiva, meno dolorosa e più precisa rispetto alla chirurgia tradizionale».

I dati epidemiologici che fanno riferimento alle popolazioni dei paesi occidentali mostrano che la malattia parodontale è molto diffusa e tende ad aumentare con l’età. «Colpisce  circa il 30% dei soggetti di età compresa tra i 25 e i 29 anni – ricorda Nicola Comodo, direttore del Dipartimento Sanità Pubblica dell’Università di Firenze – e il 40% di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Oltre il 50% delle persone con un’età compresa tra i 55 e i 64 anni presenta almeno una tasca parodontale. Se si prende in considerazione la distribuzione delle tasche uguali o superiori ai 6 mm, circa il 50% degli individui di età oltre i 65 anni presenta almeno una tasca di questa profondità. È fondamentale tener presente che la capacità di risposta del sistema immunitario dell’ospite ha un ruolo chiave nel contrastare il processo infettivo-infiammatorio».

Nonostante la prevalenza e l’incidenza crescente della patologia, gli Italiani sanno ancora poco di parodontite. Secondo gli ultimi dati Astra Ricerche – tratti dall’indagine campionaria Gli Italiani, le malattie dentali e la parodontite – solo il 31,2% ne ha una conoscenza adeguata, circa la metà conosce la patologia ma in modo superficiale e il 18,5% (corrispondente a circa 5,7 milioni di individui) non ne sa nulla.

Il test di autovalutazione della parodontite su: www.parodontite.it/cura-piorrea/test-parodontite.  (Paola Trombetta)