Giornata della Contraccezione (26 settembre): l’Italia rimane agli anni ’70

La cosidetta “rivoluzione contraccettiva” degli anni ‘70, in Italia sembra essere incompiuta. Lo testimonia l’ultimo rapporto ISTAT che, su questo tema, ha rilevato un notevole gap fra Italia e Paesi a noi vicini come la Francia, in tema di contraccezione. Questa rivoluzione consiste nell’abbandono di “metodi tradizionali” come il coito interrotto e altri metodi di efficacia limitata, in favore di contraccettivi moderni ed efficaci, come pillola, anello e dispositivi intrauterini. Sebbene il ricorso a contraccettivi sicuri porti a innegabili vantaggi per le donne, l’utilizzo di metodi più moderni non è affatto omogeneo: nei Paesi dell’Europa nord-occidentale è ormai una realtà, mentre nei Paesi del sud-Europa, tra cui l’Italia, la strada è ancora lunga. Il nostro Paese, infatti, secondo le ultime rilevazioni delle Nazioni Unite, riportate da ISTAT, rispetto all’utilizzo di metodi moderni di contraccezione è fermo al 51,8% un tasso inferiore a Marocco, Egitto e Algeria. Un esempio lampante, riporta ISTAT, è l’utilizzo del coito interrotto come pratica contraccettiva che in Italia è ancora molto diffusa (18,7%), come accade per la Russia, unico altro Paese europeo con un elevato ricorso al coito interrotto (12,0%). Guardando il resto dei Paesi europei e, in particolare, a quelli d’oltralpe, emerge che la percentuale di ricorso al coito interrotto, oggi in Italia, è simile a quello della Francia negli anni ’70, quando veniva praticato dal 22% della popolazione, mentre dieci anni fa solo dallo 0,4%. Sostanzialmente, rispetto alla Francia, l’Italia è rimasta indietro di 45 anni. Un dato importante della rilevazione ISTAT è la correlazione diretta fra livello d’istruzione e ricorso a metodi contraccettivi efficaci: le donne che hanno al massimo superato la scuola dell’obbligo non praticano una contraccezione sicura nell’80% in più rispetto alle laureate. Quest’aspetto è molto importante, perché ribadisce che le attività educazionali sono la strada giusta per guidare le donne verso scelte consapevoli e informate. Per avere informazioni affidabili sulla contraccezione, prima di consultare il proprio ginecologo, si può visitare il sito www.sceglitu.it, con la nuova pagina Facebook MyContraception.

Paola Trombetta 

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