Tumore al polmone: presentati i dati del progetto CENTROperCENTO per diagnosi e cura più mirate

Nel mese dedicato a questo tumore, sono stati presentati a Roma i dati preliminari del progetto CENTROperCENTO, nato per sensibilizzare sull’importanza di una corretta diagnosi molecolare nel carcinoma polmonare non a piccole cellule. Il progetto, supportato da Roche, coinvolge 60 centri oncologici in tutt’Italia che hanno scelto di impegnarsi per ottimizzare l’approccio diagnostico-terapeutico e offrire il più alto standard di cura ai pazienti. L’iniziativa si avvale del contributo congiunto di oncologi, anatomopatologi, pneumologi e altri specialisti interessati.

In questa prima fase del progetto sono stati raccolti i dati relativi al 50% dei centri. Sono state realizzate 29 interviste a oncologi e 22 ad anatomopatologi, in riferimento a circa 2 mila pazienti con tumore al polmone. Nell’ambito dell’iniziativa, particolare rilevanza riveste la diagnosi molecolare per l’identificazione dell’alterazione del gene ALK in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule. Se accertata la presenza di tale mutazione, questi pazienti potrebbero beneficiare di nuovi farmaci a bersaglio molecolare ora disponibili. L’indagine evidenzia che l’86,5% degli oncologi richiede il test di biologia molecolare e, in particolare, nel 75% dei casi, il test ALK. Si è rilevato un forte impegno a utilizzare quanto prima una terapia personalizzata. Tuttavia, per una esigua percentuale di pazienti si impone ancora un ricorso alla chemioterapia di prima linea: il 6% dei pazienti inizia una chemioterapia prima di ricevere l’esito del test molecolare. <Quest’ultimo dato dimostra la necessità di migliorare l’accesso dei pazienti alle terapie a bersaglio molecolare, abbreviando i tempi di risposta dei test molecolari, e rendendo possibile un inizio di cura tempestivo>, afferma Silvia Novello, professore di Oncologia medica presso l’Università di Torino e responsabile dell’Oncologia polmonare all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano, presidente di WALCE (Woman Against Lung Cancer in Europe). <La raccolta di questi dati è fondamentale per avere una situazione aggiornata e ottimizzare i processi di diagnosi e cura>.

Su queste basi prosegue il progetto CENTROperCENTO, i cui risultati finali saranno disponibili il prossimo anno. <Se confrontiamo i dati del report 2017 LuCE (LungCancer Europe) notiamo che l’accesso alla diagnostica molecolare e alle terapie più innovative è ancora molto disomogenea nei Paesi europei. Per questa ragione, il trend positivo messo in atto dagli ospedali italiani è incoraggiante>, conferma Stefania Vallone, di WALCE.  <Come Associazione Pazienti condividiamo il valore del progetto CENTROperCENTO mirato a permettere a tutti i pazienti di ricevere la terapia a bersaglio molecolare più appropriata, grazie ai test diagnostici che consentono di identificare le caratteristiche del tumore. Si spera così di ridurre l’incidenza: nel 2018 si attendono circa 41 mila nuove diagnosi, oltre il 30% nel sesso femminile, con un tasso di sopravvivenza a 5 anni del 16%>.

Per sensibilizzare la popolazione alla prevenzione, è in corso la Campagna promossa da WALCE, “Esci dal tunnel…non bruciarti il futuro”, con iniziative di prevenzione e informazione. Due le tappe: a Roma (Piazza San Silvestro) si sono tenuti incontri il 10 e l’11 novembre; a Bari sono in programma il 24 e 25 novembre, con attività aperte al pubblico. Il progetto “Come star meglio con il trucco”, dedicato alle donne in trattamento con chemioterapia, si concluderà il 19 novembre presso l’Azienda San Luigi Gonzaga di Orbassano. Per info: www.womenagainstlungcancer.eu.

Paola Trombetta

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