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L’Ospedale Bambino Gesù di Roma compie 150 anni
19 Marzo 2019 ore 11:00 - 13:00
“Il futuro è una storia di bambini”: è lo slogan scelto per le celebrazioni dei 150 anni di vita dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che prenderanno il via il 19 marzo, alle ore 11.00 nell’Auditorium della sede di S. Paolo Fuori le Mura (viale Ferdinando Baldelli, 38). Saranno presenti per festeggiare il “compleanno” dell’ospedale – aperto ufficialmente il 19 marzo 1869 – il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin. Interverranno, tra gli altri, il ministro della salute, Giulia Grillo, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma, Virginia Raggi.
UNA STORIA DI BAMBINI
Quella dell’ospedale è una storia che nasce da un dono di bambini per altri bambini. A Roma, come nel resto d’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, i piccoli malati vengono spesso ricoverati, senza attenzioni specifiche, nelle stesse corsie d’ospedale degli adulti. La duchessa Arabella Salviati, colpita dalla condizione di disagio in cui versano i piccoli e poveri infermi della città, coltiva l’idea di un ospedale per i bambini sul modello dell’Hopital des Enfants Malades di Parigi. Il progetto è sostenuto dal marito, il duca Scipione e incoraggiato dall’entusiasmo generoso dei piccoli Salviati che in occasione del compleanno della mamma, le regalano il “dindarolo” con i loro risparmi – conservato oggi in una teca dell’ospedale – per destinarli al progetto. Il 19 marzo 1869, in una piccola stanza di via delle Zoccolette, a due passi dal Tevere, vengono accolte quattro bambine affidate alla cura di due medici e delle suore Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. Nasce così il primo nucleo dell’Ospedale intitolato al Bambino Gesù per espressa concessione di papa Pio IX. L’Ospedale Bambino Gesù è storicamente il primo vero ospedale pediatrico italiano, cioè con una strutturazione completa organica e articolata. A distanza di 12 anni sarà aperto l’Ospedale dei bambini di Cremona (1881); seguiranno, nel 1883, l’Ospedaletto (poi Ospedale) Regina Margherita di Torino, l’Ospedale infantile Cesare Arrigo di Alessandria (1886) e gli Ospedali s. Filippo di Genova e Santa Famiglia di Livorno (1888). Tra i primi ad essere aperti nel sud Italia sarà l’Ospedale dei bambini di Palermo nel 1880. In Europa il percorso era iniziato qualche decennio prima: non solo l’Hopitale des Enfantes Malades di Parigi da cui aveva tratto ispirazione la duchessa Salviati (1802), ma anche l’Ospedale infantile Nicolò di San Pietroburgo (1834), il St. Annen-Spital (1837) di Vienna e il F. F. Sick Children di Londra (1852).
L’OSPEDALE DEL PAPA: A Roma il Bambino Gesù è noto come “ospedale del Papa”, il segno di un legame speciale avviato nel 1924 quando la famiglia Salviati, per il crescere delle dimensioni e del servizio prestato e nell’ottica di garantirne un futuro stabile, dona l’ospedale, comprensivo della struttura di S. Marinella, a Papa Pio XI. Nel frattempo, infatti, il Bambino Gesù si è ingrandito acquisendo nuovi spazi: nel 1887 dalla sede di via delle Zoccolette si trasferisce sul colle del Gianicolo, in una parte dell’antico convento di Sant’Onofrio. Nel 1917, la Regina Elena di Savoia affida alla duchessa Maria Salviati la colonia di Santa Marinella, Villa Iolanda, che viene finalizzata alla cura dei bambini malati di tubercolosi. La proprietà da parte della Santa Sede comporta che in seguito ai Patti Lateranensi del 1929, la sede gianicolense rientri nell’ambito degli immobili che godono delle immunità di extraterritorialità previste dall’art. 15 del Trattato lateranense. Nel corso del tempo i pontefici hanno sempre visitato l’ospedale, a cominciare da Papa Giovanni XXIII nel 1958: è la prima visita ufficiale di un papa. Nel 1978 Papa Paolo VI affida all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù una vasta area a Palidoro, sul litorale romano, con tre padiglioni gestiti dalla Pontificia Opera di Assistenza. Nasce così la sede di Palidoro che, nell’arco di pochi anni, si afferma come centro di assistenza medico chirurgica di avanguardia. Nel 2012 l’Ospedale completa la sua attuale strutturazione con la creazione di un nuovo ampio polo nella zona extraterritoriale adiacente la basilica di San Paolo Fuori le Mura, dove vengono collocati i servizi ambulatoriali e, due anni dopo, i grandi laboratori per le indagini genetiche e cellulari.