Dieci storie di vita vissuta che narrano in modo diverso del dolore, della sofferenza, della paura. Ma che si fanno anche portatrici di un messaggio di riscatto, di coraggio, di voglia di dimostrare a se stessi e agli altri di potercela fare. Grazie al talento artistico di alcuni tra i più grandi autori italiani e internazionali del fumetto, da una selezione delle oltre 4.000 testimonianze raccolte online dalla Campagna Viverla Tutta è nato “La vita inattesa” (Rizzoli Lizard, nelle librerie dal 3 settembre), un libro a fumetti che attraverso le immagini e i colori dà anima e corpo al vissuto e alle emozioni dei singoli, rendendoli patrimonio comune.
Dieci affermati disegnatori (Silvia Ziche, Paolo Bacilieri, Nate Powell, Thomas Campi, Massimo Carnevale, Laura Scarpa, Tuono Pettinato, Marco Corona, Vincenzo Filosa e Giuseppe Palumbo), sulle sceneggiature di Micol Beltramini, Tito Faraci e Alessandro Q. Ferrari, hanno prestato le loro matite e i loro pennelli per affrontare temi delicati e complessi come quelli della malattia, della medicina, del rapporto medico-paziente. Un libro che vuole anche essere un ringraziamento speciale a tutte quelle persone che hanno donato le loro storie, mettendo a nudo gli aspetti più intimi e dolorosi di una fase drammatica della loro vita per trasformarla in una “lezione di vita”, preziosa per sé e per gli altri. Denominatori comuni di tutte le esperienze condivise sono infatti la forte determinazione ad affrontare la malattia a testa alta, così come la capacità di trasformare la rabbia in energia e di accettare la vita per quello che offre, giorno per giorno, convivendo con la malattia e continuando a lottare senza mai perdere la speranza.
Le pagine de “La vita inattesa” rappresentano un edificante esempio di medicina narrativa: la malattia non è solo un insieme di sintomi, cause e rimedi, come la società di oggi è spesso abituata a considerarla, e alla base del percorso di guarigione non ci sono solo farmaci. L’utilizzo di competenze narrative consente di porre al centro dell’analisi il singolo individuo e di interpretare la sua particolare storia di malattia, la sua cornice esistenziale, la sua maggiore o minore capacità di reagire alla sofferenza, la delicata ragnatela di interazioni sociali che lo circonda. L’ascolto diventa così il punto di partenza per costruire, insieme ai pazienti, un percorso di diagnosi e cura.
Viverla Tutta, Campagna di Comunicazione e Impegno Sociale promossa da Pfizer con il coinvolgimento della comunità scientifica e delle istituzioni, ha proprio l’obiettivo di promuovere la diffusione della medicina narrativa in Italia e di favorire la condivisione delle storie di malattia. Attraverso l’analisi delle testimonianze raccolte online e della letteratura a oggi esistente, il Comitato Scientifico della Campagna – composto dal Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità, dalla ASL 10 di Firenze e dalla European Society for Health and Medical Sociology (ESHMS) – è recentemente giunto all’elaborazione di linee di indirizzo per favorire l’applicazione delle tecniche della medicina narrativa nella pratica clinica, in particolar modo per le malattie rare e cronico-degenerative.