NUOVO POLO DI RICERCA PEDIATRICA

Cinquemila metri quadrati attrezzati con le più moderne tecnologie per le indagini genetiche e cellulari, con un investimento di 26 milioni di euro. Con i nuovi laboratori dell’Ospedale Bambino Gesù, collocati nella struttura di San Paolo fuori le Mura, Roma e l’Italia diventano la sede del più importante polo pediatrico integrato di ricerca e assistenza in Europa. 150 ricercatori si occuperanno di genetica e malattie rare, malattie multifattoriali e caratteri complessi, onco-ematologia, immunoterapia e farmacoterapia. La struttura ospita i laboratori diagnostici di genetica medica e citogenetica, diagnostica integrata oncoematologica e biobanche. Al suo interno, un’Officina Farmaceutica (Cell Factory) unica nel Centro-Sud Italia per dimensioni – oltre 1000 metri quadrati – e capacità di sviluppo, interamente dedicata alla produzione su larga scala di terapie avanzate.

 «È un progetto che nasce dalle esigenze dei bambini e guarda al futuro – afferma Giuseppe Profiti, presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – consapevoli che solo la ricerca farà compiere nei prossimi anni passi in avanti all’assistenza sanitaria, impensabili fino a qualche tempo fa».

Con oltre quaranta specializzazioni, l’Ospedale Bambino Gesù risponde a quasi il 45% della domanda ospedaliera pediatrica nazionale. Come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), da 30 anni l’Ospedale è impegnato nella “ricerca clinica traslazionale”, quella cioè che ha immediate ricadute nella pratica clinica.

Ogni anno nel mondo il 50-70% dei ricoveri pediatrici è dovuto a malattie genetiche o a larga componente genetica. Per questo la comprensione delle loro basi e dei loro meccanismi biologici rappresenta una discriminante fondamentale nel riuscire a fornire la risposta corretta a questa crescente domanda di salute.

 «Il nuovo Polo di ricerca – spiega il direttore scientifico Bruno Dallapiccola – sarà in grado di potenziare le attività scientifiche dell’Ospedale, finalizzandole proprio allo studio delle basi biologiche delle malattie e alla loro terapia. È dotato di piattaforme tecnologiche di ultima generazione appositamente dedicate a questi tipi di studi grazie ai quali si potranno avere nuovi strumenti per classificare malattie “orfane”, disegnare programmi personalizzati di presa in carico e di terapia».

I progetti di ricerca realizzati nei nuovi laboratori si concentreranno sull’identificazione delle basi biologiche delle malattie e sulla ricerca di terapie innovative e più efficaci in particolare per le leucemie, i tumori solidi, le malattie rare e ultrarare, le patologie metaboliche.

 «Nell’ultimo decennio si è consolidata una nuova dimensione della medicina – spiega il direttore scientifico del Bambino Gesù, Bruno Dallapiccola che fa sempre più riferimento ai meccanismi biologici delle malattie e si focalizza sulle caratteristiche genomiche individuali intese come fattori di suscettibilità o di resistenza nei loro confronti». Grazie ai progressi tecnologici negli ultimi 14 anni le analisi genetiche sono diventate 100.000 volte più veloci e i loro costi si sono abbattuti 100.000 volte. Questo ha permesso di ottenere dei risultati che hanno prodotto una vera e propria rivoluzione nel campo della biomedicina.

«L’utilizzo di queste tecnologie e l’applicazione delle recenti conoscenze genetiche – aggiunge Dallapiccola – consentiranno un balzo in avanti anche in campo pediatrico verso la “medicina predittiva e personalizzata“, fondata sulle informazioni presenti nel genoma individuale che, una volta identificate, renderanno possibile anticipare la probabilità di sviluppare nel corso della vita specifiche malattie».

Per informazioni: www.ospedalebambinogesu.it; tel: 06/6859 2612.