In Italia ogni anno nascono circa 50.000 bambini prematuri, esposti al rischio di complicanze a breve e lungo termine, soprattutto infettive, neurologiche e respiratorie e pertanto bisognosi, sin dai primi giorni, di cure altamente specializzate. Mentre nei Paesi poveri le cause sono da ricondurre più frequentemente a malattie infettive, alle carenze assistenziali e alle drammatiche condizioni igienico-sanitarie, in quelli ad alto reddito all’origine del problema vi sono spesso l’aumento dell’età materna e il maggior ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, che in molti casi esitano in gravidanze plurigemellari.
<Il problema della prematurità ha avuto negli ultimi anni un’ evoluzione che anche agli esperti rimane difficile da interpretare>, conferma il professor Costantino Romagnoli, presidente della Società Italiana di Neonatologia e direttore dell’Unità di Neonatologia del policlinico Gemelli. <La percentuale di nati pretermine sembra essere costante nel tempo mentre è aumentata in modo significativo la nascita di neonati con età gestazionale di 34 -36 settimane. I nati pretermine hanno molti problemi, perché sono aumentate le gravidanze medicalmente assistite, perché spesso le gravidanze indotte esitano in gemellarità, perché alcune patologie della gravidanza impongono la nascita pretermine. Queste informazioni non vengono comunemente date ai nostri concittadini e questo genera incertezze e disagio. L’Open Day sulla Nascita prematura può essere un momento importante di confronto e di consapevolezza su questi temi”.
Il Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, partecipa al primo Open Day sulla nascita prematura, realizzato e promosso dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), con il patrocinio della Società Italiana di Neonatologia, che si celebra lunedì 17 novembre.
Dalle ore 14.00 nell’Aula Brasca del Gemelli, uno degli ospedali italiani premiati da O.N.Da. con i bollini rosa per il biennio 2013-2015, come struttura particolarmente vicina ai bisogni e alle esigenze delle donne, team di specialisti del Policlinico guidati dal professor Costantino Romagnoli, Presidente della Società Italiana di Neonatologia e Direttore della UOC di Neonatologia del Gemelli e dal professor Antonio Lanzone, Direttore della UOC di Patologia Ostetrica, incontreranno il pubblico con l’obiettivo di informare e sensibilizzare le donne e tutti gli interessati sulle strategie di contenimento dei rischi correlati alla nascita pretermine e alle complicanze.
La Lombardia aderisce alla Giornata della Prematurità con iniziative in 18 ospedali premiati con i Bollini Rosa di O.N.Da, per informare le donne con momenti di incontro, consulenze mediche ed esami gratuiti sui rischi e le complicanze correlati alla nascita pretermine e sui corretti comportamenti per contenere il fenomeno. «Le cause – aggiunge la Presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora– sono riconducibili soprattutto all’aumento dell’età materna e al maggior ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, che spesso esitano in gravidanze plurigemellari con ripercussioni importanti sulla vita personale, di coppia e familiare. Fondamentale è il coinvolgimento attivo dei genitori, e in particolare della mamma, nei processi di cura e assistenza del neonato per acquisire le competenze di ordine pratico e emotivo». L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Lombardia e dall’Associazione Vivere onlus e supportata dal contributo di AbbVie, ha in questa prima edizione carattere territoriale (lombardo), ma con possibile estensione a livello nazionale dal prossimo anno. Per maggiori informazioni e conoscere l’elenco dei centri aderenti visitare il sito; www.bollinirosa.it, telefonare allo 02 29.01.52. 86 o scrivere a: openday@ondaosservatorio.it.