Una donna su tre è colpita da dolore pelvico cronico, ma solo una su dieci ha ricevuto una corretta diagnosi, nonostante l’impatto pesante sulla qualità della vita. Descritto come fastidioso, lancinante e assillante, il dolore pelvico fa sentire a disagio il 22% delle donne, ne rende nervose il 20%, fino a far provare sensazioni di frustrazione (13%) e di sfinimento (9%). Sono i dati emersi da una indagine quali-quantitativa “Il dolore pelvico: il punto di vista di ginecologi, pazienti e della popolazione femminile”, condotta da Elma Research per conto di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, su 600 donne tra i 18 e i 55 anni, coinvolgendo anche 23 ginecologi. La ricerca, nell’ambito della campagna sul dolore pelvico cronico e resa possibile dal contributo incondizionato di Alfasigma, intende portare alla luce una problematica ancora troppo sottovalutata o addirittura (mis)sconosciuta fra la popolazione femminile. Infatti, benché l’85% di donne ne abbia sentito parlare, 4 su 5 non si ritengono adeguatamente informate e il 72% vorrebbe conoscere meglio la malattia attraverso i canali medici istituzionali, i media come stampa e TV (50%), disporre di materiali informativi, opuscoli o libri (46%). Internet resta comunque uno “zoccolo duro” consultato dal 38% delle donne. Inoltre la ricerca evidenzia che una donna su cinque non consulta un medico in caso di dolore pelvico, mentre altre riferiscono di non essere sempre credute dal ginecologo e/o dal partner circa la veridicità e intensità dei sintomi dolorosi provati.
«E’ ancora considerato quasi normale o fisiologico – commenta Francesca Merzagora, Presidente di ONDA – che una donna provi dolore a causa di un problema ginecologico, cosicché il mancato riconoscimento sociale del dolore cronico, come patologia grave e invalidante, è responsabile di un aggravio del vissuto delle pazienti e di un aumento dei costi assistenziali». Oltre alla campagna di sensibilizzazione, attiva anche sui social, fanno informazione una serie di iniziative: l’opuscolo “Conoscere, comunicare, curare il dolore pelvico cronico” diffuso negli ospedali con i Bollini Rosa, una App che istruisce sulla ginnastica intima femminile, una serie di semplici esercizi da inserire nella routine quotidiana, quale efficace prevenzione del dolore e miglioramento della qualità della vita, un “Diario mensile del dolore pelvico femminile”, disponibile sul sito web di Onda, da compilare giornalmente per almeno tre mensilità, al fine di registrare in modo sistematico il dolore e i diversi aspetti che lo accompagnano, per poi discuterne con il medico curante/specialista e strutturare il migliore approccio terapeutico. «La sindrome da dolore pelvico cronico – conclude Filippo Murina, responsabile del Servizio di Patologia del Tratto Genitale dell’Ospedale V. Buzzi di Milano – offre diverse opzioni terapeutiche: importante è avere una diagnosi corretta e tempestiva di una condizione che, se apparentemente non presenta elementi visibili, può essere evidenziata con un accurato esame clinico obiettivo».
Francesca Morelli