Poter vedere “oltre la pelle”: è la proposta di un “viaggio educativo” che si concretizza nella mostra interattiva alla scoperta, sia degli aspetti scientifici e meno noti del melanoma, sia di quelli più emotivi, vissuti dai pazienti. “Oltre la pelle” è un’iniziativa di sensibilizzazione sul melanoma e sulla mutazione BRAF, promossa da Novartis, in collaborazione con le associazioni pazienti, con il contributo della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, che dà voce al vissuto dei pazienti, e il patrocinio di Fondazione Umberto Veronesi, Fondazione IEO-CCM e di Integruppo Melanoma Italiano (IMI). All’interno di uno spazio espositivo che sarà visitabile per tre giorni consecutivi nelle piazze di Milano (12–14 settembre, Via del Burchiello/Piazza Pagano), Roma (20–22 settembre, Piazza San Silvestro) e Bari (4–6 ottobre, Piazza della Libertà), sarà possibile approfondire il tema del melanoma attraverso un percorso mirato a far conoscere questa complessa patologia. Scopo della campagna è anche dare risposte ai bisogni delle Associazioni che hanno contribuito a definirne i contenuti e promuovere la corretta adesione al test BRAF. Nello spazio espositivo è previsto un auditorium polifunzionale, in cui verranno organizzati incontri con oncologi, dermatologi e pazienti. Nel corso dei tre giorni verrà data la possibilità, ai visitatori, di sottoporsi ad un controllo dermatologico gratuito, il primo passo verso la prevenzione. L’iniziativa è patrocinata da Associazione Malati di Melanoma (A.i.Ma.Me.), Melanoma Italia Onlus (MiO), Associazione Pazienti Italia Melanoma (APAiM), Emme Rouge Onlus.
Il melanoma è il tumore della pelle più pericoloso: colpisce una popolazione mediamente giovane rispetto alla maggior parte delle altre neoplasie, tanto che negli under 50 è il secondo tumore più frequente tra gli uomini (dopo il testicolo) e il terzo tra le donne (dopo seno e tiroide). Secondo le stime riportate nell’ultimo rapporto AIOM – AIRTUM (Associazione Italiana di Oncologia Medica e Associazione Italiana Registri Tumori), in Italia vivono 155 mila persone (73 mila uomini e 82 mila donne) con una pregressa diagnosi di melanoma.
<Oggi grazie alla diagnosi precoce e ai progressi della ricerca scientifica possiamo dire di aver riscritto la storia di questa malattia>, puntualizza Paola Queirolo, Direttore della Divisione Melanoma, Sarcoma e Tumori rari – Istituto Europeo di Oncologia di Milano. <L’avvento della medicina di precisione ha permesso di avere opzioni terapeutiche più efficaci, sia per la fase avanzata, sia in fase adiuvante. Oggi è fondamentale identificare la presenza della mutazione BRAF al fine di individuare l’approccio terapeutico più idoneo per ogni paziente. Uno dei trattamenti innovativi più efficaci è la terapia a bersaglio molecolare, una combinazione di un BRAF inibitore con un inibitore della proteina MEK. Questi farmaci combinati agiscono in maniera selettiva “spegnendo”l’attività della proteina BRAF mutata, bloccando l’evoluzione del tumore e garantendo, anche nella fase avanzata della malattia, un’elevata efficacia e una maggiore aspettativa di vita. Oggi sappiamo che la stessa combinazione di farmaci è risultata efficace anche nelle fasi più precoci del melanoma, riducendo il rischio di recidive>. Per informazioni sul melanoma e sulla mutazione del gene BRAF è attiva anche la pagina Facebook: @OltreLaPelleMelanoma.
Paola Trombetta