Lo stile di vita corretto può fare la differenza nello stato di salute, arrivando perfino a modificare alcune espressioni geniche e a rallentare l’accumulo di danni alle cellule. Che si traduce, in pratica, in un aumento della condizione libera da malattia o, se si è già stati colpiti, in una migliore possibilità di guarigione. Lo ha confermato il dottor Franco Berrino, medico ed epidemiologo, in occasione della Conferenza aperta al pubblico ‘Il cibo, la genetica e il karma’ nell’ambito del ciclo di incontri “I Mercoledì della prevenzione” presso la Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Che cosa occorre fare per educare il nostro DNA alla salute? Occorre seguire tre sane vie comportamentali. La prima, dice il professor Berrino, è la via del cibo, che deve previlegiare alimenti che contengono speciali molecole salutari (come la soia, il cavolo e l’aglio, i broccoli, le bacche, le cipolle e le mele, il tarassaco, il melograno, il sedano, i mirtilli, l’uva rossa e le arachidi e broccoli e diversi altri). Ma tutto in piccole quantità, perché la restrizione calorica abbassa insulina e glicemia che spesso contribuiscono all’insorgenza di alcune malattie, anche il cancro. La restrizione calorica, poi, impedisce che si attivino alcuni geni ‘energetici’, che trovano la loro forza anche nell’alimentazione, come quelli che stimolano la proliferazione cellulare, anch’essa alla base dello sviluppo del tumore. Poi c’è la via del movimento: ovvero fare attività fisica, 3 ore di movimento alla settimana pari quindi a mezz’ora al giorno. Diversi studi hanno dimostrato che donne con tumore del seno, mantenutesi attive anche nel corso e dopo la malattia, hanno abbassato sensibilmente il rischio di sviluppare future recidive, migliorando anche la sopravvivenza. Infine, la terza via è quella della meditazione, utile a ridurre gli stati infiammatori dell’organismo. «L’infiammazione – conclude il professor Berrino – è una difesa dell’organismo, ma non quando diviene cronica, rappresentando al contrario un rischio per i tumori, le recidive di malattia al seno o le malattie di cuore». Questi i prossimi appuntamenti con ‘I Mercoledì della prevenzione’: il 4 marzo si affronterà il binomio alimentazione e attività fisica e il 1 aprile sarà l’occasione per presentare il nuovo libro del professor Berrino dal titolo “Il cibo dell’uomo”. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina: www.istitutotumori.mi.it, sezione ‘Eventi e formazione’.
(Francesca Morelli)