AL VIA LA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SUL DOLORE IN 16 CITTA’ ITALIANE

Più del 40% dei pazienti si rivolge al medico di base per dolori cronici, troppo spesso trattati con farmaci antinfiammatori non adatti. Nonostante siano trascorsi 5 anni dalla Legge 38/2010 che ha focalizzato l’attenzione alla “malattia dolore”, molti medici sono lontani da un’adeguata gestione del problema. E ai pazienti manca ancora la piena consapevolezza del diritto a non soffrire. Per rispondere all’esigenza di formazione della classe medica, da un lato, e di informazione del pubblico, dall’altro, l’Associazione pazienti Vivere senza dolore, con il patrocinio del Ministero della Salute e il contributo incondizionato di Mundipharma, porta in 16 città italiane la campagna di sensibilizzazione “GP Open Road”, che prende il via oggi da Roma.

Le principali piazze delle città, attraversate dal tour, ospiteranno una grande tenso-struttura, all’interno della quale i medici di famiglia seguiranno un corso di approfondimento sulla terapia antalgica, discutendo un reale caso clinico. Non il classico evento formativo, ma un inedito format caratterizzato da massima interattività nell’esposizione sia del caso clinico, sia della parte didattica. I discenti saranno calati in un contesto multidimensionale, dove i vari format della presentazione si materializzano su mega schermi che “avvolgono” la platea, favorendone il pieno coinvolgimento. All’esterno della struttura, i cittadini potranno ricevere materiale informativo e strumenti per l’autovalutazione del dolore. Dopo la tappa nella Capitale, l’iniziativa toccherà anche Catania (23 marzo), Palermo (26 marzo), Bari (30 marzo), Chieti (2 aprile), San Benedetto del Tronto (9 aprile), Pesaro (14 aprile), Parma (16 aprile), Grosseto (21 aprile), Genova (27-28 aprile), Milano (5-6 maggio), Padova (11 maggio), Trento (14 maggio), Napoli (19 maggio).

<Secondo i dati ufficiali, il dolore cronico colpisce il 26% degli italiani, risulta insopportabile (31% dei casi), riduce la capacità di svolgere una qualsiasi attività (34%) e può determinare l’insorgenza di depressione (21%)>, evidenzia Romeo Ammirati dell’Associazione Vivere senza dolore. <È, di fatto, una patologia e come tale deve essere curata e trattata. Nel nostro Paese questo diritto è sancito da una legge che ha identificato nel medico di famiglia il primo riferimento al quale il paziente che soffre deve rivolgersi per trovare risposte adeguate. Il principale obiettivo di “GP Open Road” è proprio quello di fornire ai medici di medicina generale un’adeguata formazione su come deve essere trattato il dolore, quali sono le normative che ne regolano la gestione, quali indicazioni emergono dalle linee guida internazionali, quali strumenti sono a loro disposizione al fine di garantire al malato una migliore qualità di vita>.

<Per implementare il modello assistenziale, auspicato dalla Legge 38, il medico di famiglia deve diventare sempre più l’attore di primo piano nella presa in carico del malato di dolore, avviando ai Centri specialistici solo i casi più complessi>, commenta Fiorenzo Corti, responsabile comunicazione nazionale della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG). <A questo proposito, ogni iniziativa di formazione è un ulteriore prezioso tassello, che si unisce agli sforzi intrapresi per promuovere una maggiore appropriatezza terapeutica. Anche FIMMG sta lavorando in questa direzione. Il nostro auspicio è che, facendo fronte comune, si riesca a concretizzare un reale progresso nella qualità delle cure>.   (Paola Trombetta)