L’immunoterapia è la rivoluzione più significativa nel trattamento dei tumori. Per illustrarla e raccontarla, gli alunni dell’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano, con la consulenza scientifica di alcuni esperti, hanno voluto realizzare una mostra “Immunoterapia oncologica: tra visione, realtà e prospettive future” che ripercorre attraverso il linguaggio della scienza e dell’arte, la storia di una visione, oggi diventata realtà, che si fonda su un concetto tanto semplice quanto affascinante: potenziare l’attività del sistema immunitario per identificare il tumore e contrastarne l’avanzata. E’ promossa da Roche, in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design e WALCE Onlus, realizzata grazie alla consulenza scientifica di Alberto Mantovani, Immunologo e Direttore scientifico di Humanitas, Michele Maio, Professore di Oncologia Medica presso l’Università degli Studi di Siena, Direttore del Centro di Immuno-Oncologia del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena e Silvia Novello, Professore Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università degli Studi di Torino, Responsabile dell’Oncologia Polmonare dell’Azienda Ospedaliera San Luigi Gonzaga di Orbassano, Presidente di WALCE Onlus. La mostra, partita dall’Istituto Europeo Design di Milano, farà tappa in alcuni centri delle principali città italiane: a Milano, 9-10 novembre presso il Museo della Scienza e della Tecnologia, nell’ambito degli eventi del Tempo della Salute; a Napoli all’Istituto Pascale, 13-14 novembre e all’Istituto Oncologico di Bari (primi dicembre 2019).
Se oggi i farmaci immunoterapici sono entrati nella pratica clinica, cambiando la storia di alcuni tumori tra cui il melanoma, il tumore del polmone non a piccole cellule, il carcinoma renale ed il linfoma di Hodgkin, il merito è da ricercare nella caparbietà di alcuni scienziati che in oltre 100 anni di ricerca hanno creduto nelle potenzialità dell’immunologia per sconfiggere i tumori. <Oggi sappiamo che i tumori non sono tutti uguali e che il cancro è una malattia con una forte componente genetica dovuta ad un accumulo di mutazioni del DNA capaci di far impazzire la cellula e farla replicare all’infinito>, ha affermato Alberto Mantovani, Immunologo e Direttore scientifico di Humanitas. <Proprio in virtù della sua instabilità genetica il tumore si comporta come un bersaglio mobile, capace non solo di manipolare le difese immunitarie per creare intorno a sé un microambiente per crescere e proliferare, ma anche di modificarsi in risposta ai farmaci>. Queste sono state le premesse che hanno guidato il lavoro degli alunni IED, chiamati a reinterpretare con il linguaggio dell’arte il meccanismo di azione e l’impatto per i pazienti di questa straordinaria scoperta. <Abbiamo partecipato con entusiasmo a questo progetto, convinti di poter dare un contributo importante alla divulgazione di questa straordinaria scienza, sfruttando il potere comunicativo delle immagini. Attraverso fotografie e illustrazioni i giovani designer hanno, infatti, dato forma all’immunoterapia oncologica, superando il concetto di malattia-paziente-cura, per dare centralità alla persona, quale protagonista del percorso di cura>, ha commentato Serena Sala, sociologa e docente IED.
Paola Trombetta