La si confonde spesso con la couperose, ma il nome corretto è rosacea, una malattia infiammatoria della pelle che colpisce soprattutto le aree centrali del viso, guance, naso palpebre. Si presenta con rossore, eritema persistente, pustole, capillari superficiali, pelle del viso secca. Per le sue caratteristiche, per l’andamento cronico degenerativo e per le implicazioni psicologiche è bene non sottovalutarla. Per saperne di più e chiedere consigli agli specialisti, lunedì 27 aprile, dalle 10 alle 11, si terrà una discussione via Twitter (Tweetathon), inviando domande all’hashtag #ChatRosacea.
In Italia sono 3.200.000 le persone colpite da rosacea, circa il 7-8% della popolazione adulta. La malattia è spesso sottovalutata e solo 1 persona su 10 si rivolge al medico e ottiene una diagnosi. L’arrossamento del viso associato alla rosacea condiziona a livello emotivo (88% dei casi), sociale (77%), lavorativo (78%) e relazionale (72%) come ha dimostrato una recente indagine su un campione della popolazione italiana, condotta dall’Istituto di ricerca FaceValue per conto di Galderma in occasione della campagna di sensibilizzazione sulla malattia “Act On Red” (www.actonred.it).
<La rosacea non è un semplice rossore della pelle, ma è una malattia e in quanto tale va diagnosticata e curata>, afferma Giampiero Girolomoni, presidente SIDeMaST, e direttore del Dipartimento di Dermatologia dell’Università di Verona. <La rosacea in realtà viene trattata come malattia solo nella sua manifestazione più conclamata quando papule, pustole e ispessimento della pelle hanno già aggravato le condizioni del paziente, mentre il semplice rossore viene ignorato. Anzichè risolvere il problema alla radice, le persone affette da rosacea cercano di camuffare l’infiammazione cutanea con l’impiego di cosmetici che, contenendo alcool o profumo, aumentano l’infiammazione e l’irritazione. Oggi esistono tanti rimedi che possono migliorare questa condizione ma, se non curata la rosacea si aggrava e dalle forme più lievi si passa a quelle più gravi>.
Per questo un gruppo di esperti dermatologi ha messo a punto le Raccomandazioni sulla Gestione della Rosacea con le opzioni terapeutiche più efficaci, presentate in occasione del 90° Congresso Nazionale SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse. <Negli ultimi anni la ricerca dermatologica ha portato a una migliore comprensione dei meccanismi correlati alle manifestazioni cliniche della rosacea>, conclude Giuseppe Micali, del Dipartimento di Dermatologia e Venereologia dell’Università di Catania. <Ciò ha consentito l’introduzione sul mercato di nuovi trattamenti che, se utilizzati in tempo e in maniera appropriata, sono in grado di tenere sotto controllo segni e sintomi della malattia. Oltre ai farmaci già disponibili, tra cui brimonidina tartrato, una nuova prospettiva terapeutica potrebbe arrivare dall’ivermectina, una molecola che in fase di studio ha mostrato ottimi risultati. Per questo è indispensabile che il paziente, di fronte a sintomi riconducibili alla rosacea, si rechi tempestivamente dal dermatologo>.
(Paola Trombetta)