Il diabete è una malattia destinata ad aumentare. Sono i dati allarmanti dell’ International Diabetes Federation (Atlas 2019), presentati al convegno a Palazzo Lombardia, in occasione della Giornata mondiale del Diabete (14 novembre). L’incidenza di questa malattia è destinata a crescere del 50% entro il 2045 e le persone con diabete nel mondo passeranno da 463 a 700 milioni. Sempre secondo l’IDF Atlas, si stima che nel mondo ci siano 232 milioni di persone con diabete non diagnosticato e 374 milioni con insufficiente tolleranza al glucosio, ovvero lo stato di pre-diabete che espone a maggiore probabilità di malattie cardiovascolari, la principale causa di disabilità e morte nelle persone con diabete tipo 2. In Italia, secondo i dati Istat, a fronte di una incidenza di malattie cardiologiche tra gli over 45 del 7,5%, quella delle persone con diabete è pari al 17%, oltre il doppio di quella dei non diabetici. <Le complicanze cardiovascolari sono comuni tra le persone con diabete tipo 2>, afferma Elisabetta Lovati, Presidente SID (Società Italiana di Diabetologia) Lombardia. <I dati epidemiologici derivanti dallo studio RIACE indicano che quasi una persona con diabete su 4 presenta un pregresso evento cardiovascolare, prevalenza che aumenta con la durata della malattia, arrivando a 1 persone su 3 tra coloro che hanno il diabete da oltre 20 anni>. <Nonostante la correlazione tra diabete e rischio cardiovascolare, da una recente indagine dell’IDF, che ha coinvolto oltre 12 mila persone con diabete di tipo 2 in 130 Paesi, è emersa una conoscenza parziale dei fattori di rischio>, fa notare Antonio Nicolucci, Direttore CORESEARCH. <Un paziente su quattro non era consapevole del ruolo svolto dall’ipertensione e dal sovrappeso, uno su tre ignorava che iperglicemia, ipercolesterolemia, fumo e inattività fisica aumentano il rischio cardiovascolare e circa uno su due non conosceva l’importanza di elevati livelli di stress, del diabete di lunga durata e di un’età oltre i 65 anni, come fattori di rischio. Questi dati suggeriscono che le persone con diabete non sono sufficientemente informate, tendono a sottostimare la gravità del problema: è quindi fondamentale inserire l’educazione sui fattori di rischio cardiovascolari come parte integrante dell’assistenza alle persone con diabete>. Sensibilizzare sull’importanza del controllo glicemico, del peso corporeo e di altri fattori di rischio che concorrono allo sviluppo di complicanze, in particolare di quelle cardiovascolari: è stato lo scopo della Campagna nazionale “Al cuore del diabete”realizzata con il patrocinio di SID (Società Italiana di Diabetologia) e AMD (Associazione Medici Diabetologi), nell’ambito del progetto internazionale Cities Changing Diabetes, con il contributo non condizionato di Novo Nordisk.. Milano è la quarantottesima tappa delle cinquanta previste nelle piazze italiane dell’unità mobile che permette alle persone con diabete di ricevere una valutazione diagnostica del rischio cardiovascolare. Una volta completato il percorso degli esami (misurazione dell’emoglobina glicata, profilo lipidico, ecocardiogramma ed ecocolordoppler carotideo) le persone con diabete si confrontano con diabetologo e cardiologo.
A conclusione del tour lombardo, il Camper della prevenzione si sposterà da Piazzale Cadorna a Milano, dove è rimasto due giorni, a Varese (16 novembre), per concludere il suo iter a Vedano al Lambro (20 novembre). Per informazioni: www.facebook.com/alcuoredeldiabete; www.alcuoredeldiabete.it.
Paola Trombetta