È facile parlare di AIDS il 1° dicembre, in occasione della Giornata Mondiale, quando i riflettori sono accesi e si ricorda che, anche in Italia, ci si contagia ancora. Per “alzare la voce” tutto l’anno verrà divulgato un podcast “HIV AI TEMPI DEL SILENZIO” in tre puntate, voluto dalle Associazioni NADIR, NPS e PLUS e da MSD Italia, con la supervisione della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT). Ricordi, esperienze, ma soprattutto emozioni, direttamente dai protagonisti, guidate dalla voce straordinaria di Pino Insegno. Le puntate si possono scaricare dal sito www.hivaitempidelsilenzio.it.
“HIV AI TEMPI DEL SILENZIO” racconta emozioni di ieri e di oggi, racconta come era vivere da sieropositivo quando la diagnosi era una condanna a morte e come sia possibile adesso – grazie alle terapie – amare, invecchiare, vivere. Le voci sono quelle di un medico, Massimo Galli dell’Università di Milano e quelle dei protagonisti delle Associazioni NADIR, NPS e PLUS. Un viaggio per raccontare ai ragazzi di oggi le emozioni di ieri; per spiegare come la conoscenza sia l’unica arma per evitare il contagio, per curarsi meglio, per eliminare lo stigma. «Chi, come me, ha vissuto da medico, ma anche da volontario nelle associazioni, la storia dell’AIDS, sa bene che molti concetti non sono affatto scontati», spiega Massimo Galli professore ordinario di Malattie Infettive all’Università di Milano e Past President della SIMIT. «Le persone più giovani, quelle dove la possibilità di infettarsi è più elevata, non hanno visto direttamente la morte e la sofferenza che la malattia può causare. Per questo è importante tornare a parlare di HIV in tutta la sua attualità di infezione che può essere trasmessa, in Italia, ad almeno sette persone ogni giorno. Prevenzione, informazione, rimozione dello stigma, per sottolineare l’importanza di un podcast come ‘HIV AI TEMPI DEL SILENZIO’».
«Sono 30 anni che combattiamo il virus, con la stessa determinazione. E gli importanti successi raggiunti grazie alle terapie innovative ci danno la forza e l’entusiasmo di guardare al futuro con ottimismo. Vogliamo sconfiggere il virus, sogniamo una generazione libera dall’HIV e sappiamo che è importante non abbassare la guardia sulla prevenzione, insistere sull’importanza dei test e sull’inizio più precoce possibile della terapia. Ma soprattutto, per sconfiggere l’HIV bisogna parlarne, conoscerlo. Ecco perché sosteniamo un progetto innovativo come il Podcast “HIV AI TEMPI DEL SILENZIO”: è con le parole, quelle giuste, che si cancella l’indifferenza, si infrangono i pregiudizi, si aiuta a combattere la malattia» dice Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia.
La prima puntata del podcast sarà dedicata all’amore. Quando l’HIV fa la sua comparsa in Italia, negli anni ‘80, cambia il modo di vedere la vita, di fare l’amore, di vivere il sesso. La diagnosi è una condanna a morte: i sieropositivi sono da tenere lontani, figurarsi potersene innamorare! Oggi le coppie sierodiscordanti sono una realtà anche nel nostro Paese. E le loro storie parlano d’amore e di sesso e di vita come le altre coppie. Insieme a Massimo Galli, Miki Formisano, vicepresidente di NPS Italia onlus e la sua compagna Marilena dedicano la prima puntata al tema dell’amore.
La seconda puntata è dedicata ai pazienti con i capelli bianchi. Gli anni ’90 sono quelli della svolta, delle terapie che funzionano. Per la prima volta si inizia a sperare che la diagnosi non sia una condanna senza appello. E così ci sono oggi sieropositivi dai capelli bianchi, che grazie alle terapie hanno cronicizzato la malattia. Invecchiare con l’HIV è una realtà, purché si inizino presto le terapie. Accanto a Massimo Galli, Filippo von Schloesser, Presidente dell’Associazione Nadir onlus parla di una qualità di vita senza età.
Nella terza puntata rompiamo il silenzio. Dagli anni 2000, di Aids non si muore più, se si segue una terapia efficace e non si è più contagiosi. È la vera rivoluzione di questi ultimi anni! Ma l’HIV non è ancora stato sconfitto. Assieme a Massimo Galli, Sandro Mattioli, presidente di PLUS Persone LGBT sieropositive onlus e Giulio Maria Corbelli, vicepresidente di PLUS raccontano l’HIV ai tempi del silenzio nella comunità omosessuale. Oggi di Aids non si muore quasi più, eppure tante persone omosessuali vivono la loro sieropositività con vergogna, senza parlarne con nessuno. Al contrario riuscire a parlarne è già in parte la soluzione all’HIV.
Paola Trombetta