COL CALDO AUMENTA IL RISCHIO DI PUNTURE D’INSETTI

Il caldo torrido di quest’anno accentua la presenza di zanzare e di imenotteri (api, vespe e calabroni): le loro punture, oltre ad essere dolorose, posso rivelarsi anche pericolose.

<Il meccanismo che si crea dopo una puntura è quasi sempre lo stesso: il “veleno” degli insetti favorisce il rilascio di mediatori quali l’istamina,che scatenano una risposta infiammatoria>, spiega il dottor Marco Fumagalli, specialista in Dermatologia, direttore sanitario del CDM. <Subito dopo si ha la reazione classica, ovvero la formazione del ponfo, un rigonfiamento arrossato sulla pelle. In molti casi, quando ad esempio la puntura è di una vespa o calabrone, nell’area interessata dal fenomeno si può creare anche un intenso dolore, oltre a bruciore. In tal caso, la prima misura da prendere è quella di disinfettare con cura la ferita, cercando di togliere delicatamente il pungiglione quando presente. Anche dopo l’asportazione del pungiglione occorre detergere bene l’area colpita. Dopo altre punture, come ad esempio quelle di zanzare, il sintomo più comune è il prurito. Nei casi di soggetti allergici è sempre bene consultare un medico per la prescrizione di eventuale antistaminico. Localmente si possono utilizzare pomate a base di cortisone>

Per Prevenire:

·        Preferire capi di colori chiari e non troppo sgargianti

·        Coprire gli arti, specie di sera

·        Evitare i profumi

·        Nelle stanze accendere ventilatori e aria condizionata

·        Utilizzare adeguati prodotti insetto repellenti e zanzariere

·        Limitare il consumo di birra, attira gli insetti

·        Eliminare gli odori di cibo

·        Verificare e limitare la presenza di acqua stagnante nei vasi di balconi e terrazzi

Per Curare:

·      Antistaminici

·      Antinfiammatori e anestetici per uso topico

·      Corticosteroidi topici

 

Per maggiori informazioni si può consultare il nuovo portale dell’automedicazione: www.semplicementesalute.it.    (P.T.)