Promuovere fra le giovani mamme l’allattamento al seno. È questo l’impegno che si sono assunte alcune delle principali Società Scientifiche Pediatriche Italiane, fra cui SIP (Società Italiana di Pediatria), SIN (Società Italiana di Neonatologia), SIGENP (Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica), SICuPP (Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche) e SIMP (Società Italiana di Medicina Perinatale), sottoscrivendo un Position Statement sull’Allattamento al seno e uso del latte materno quale azione di sensibilizzazione a questa nutrizione naturale, subito dopo la nascita dei bebè, ma abbandonata a poco a poco nei mesi successivi. Secondo gli ultimi dati emersi, infatti, oltre il 90% delle donne italiane allatta al seno il neonato nei primi giorni di vita, anche se in maniera non esclusiva, ma già alla dimissione dall’ospedale la percentuale di mamme che continuano l’allattamento si abbassa al 77%, scendendo al 31% a 4 mesi e continuando solo nel 10% dei casi oltre i 6 mesi di vita, con tassi di variabilità dipendenti dal livello economico, sociale e culturale, dall’etnia o dalla regione geografica di appartenenza della mamma.
Il documento voluto dal Tavolo Tecnico Allattamento del Ministero della Salute e presieduto da Riccardo Davanzo, neonatologo dell’Istituto Materno Infantile “IRCCS Burlo Garofolo” di Trieste, nasce dalla necessità di offrire dei riferimenti precisi a professionisti e genitori sull’alimentazione infantile. «Il nostro intento – spiega Davanzo – è quello di promuovere un sistema di monitoraggio validato, attualmente mancante in Italia, sull’alimentazione dei neonati e dei bambini, che consenta di avere dati accreditabili sulla diffusione dell’avvio e della durata dell’allattamento al seno, in particolar modo di quello esclusivo». La proposta di raccolta dati, nelle intenzioni degli specialisti, vuole estendersi a tutti i Punti Nascita italiani e i centri di prevenzione (vaccinali), utilizzando le definizioni sull’alimentazione infantile dell’OMS. «Speriamo nella più ampia condivisione di pediatri e neonatologi – aggiunge il dottor Mauro Stronati, presidente della SIN – al fine di sostenere l’allattamento che rappresenta una pratica semplice, non costosa ed efficace per promuovere la salute del bambino e della mamma».
Il latte materno è, infatti, un bene primario a cui hanno diritto tutti i bambini nel loro primo anno di vita. «Occorre promuovere l’allattamento al seno – afferma Giovanni Corsello, Presidente SIP – prolungato ed esclusivo nel primo semestre di vita, quale scudo contro patologie infettive o croniche e supporto alla crescita e del bebè. L’allattamento al seno è la prima tappa di un corretto percorso nutrizionale che deve proseguire con un divezzamento equilibrato e bilanciato nelle varie componenti e poi, nelle età successive, con una attenzione ad evitare carenze nutrizionali ed eccessi di nutrienti correlati a sovrappeso e obesità». Per favorire l’allattamento al seno gli esperti chiedono anche l’adozione di percorsi sociali di sostegno alle mamme e tali da non creare ostacoli alla sua prosecuzione anche quando le donne riprendono le attività lavorative dopo il periodo di astensione. (Francesca Morelli)