Occorre mettere in campo tutta la fantasia, creatività e ingegno di cui si è capaci per “colorare” e intrattenere soprattutto il tempo libero dei bambini più piccoli, con meno di 6 anni (ma non sono esclusi neppure i più grandicelli), facendo in modo che anche questo periodo di “contenimento a casa” sia un’occasione di crescita. «Giochi proposti e condivisi dai genitori con i propri figli – spiega il dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) – hanno un valore inestimabile, sia a livello cognitivo sia emotivo». È possibile scegliere tra attività puramente ludiche come balli o canti ad esempio o altre con un’applicazione pratica, come cucinare o costruire insieme. Lo suggeriscono i pediatri della Sipps in un decalogo “di gioco”, messo a punto dal pediatra Leo Venturelli, dalla psicologa e psicomotricista Maria Grazia Cornelli e dalla logopedista Michela Maddalena Capasso. Ecco cosa fare quando #sirestaacasa.
- Ho bisogno del tuo aiuto per sbrigare la quotidianità! È importante chiedere ai bambini di affiancare i grandi nello svolgimento di situazioni di tutti i giorni. Il tempo passato vicino ai genitori ad imitarli, è un ottimo sistema di apprendimento cognitivo ed emotivo che favorisce la motricità fine, quella generale e la relazione interpersonale.
- Dai, vestiti da solo! La fretta della “normale” quotidianità spesso impone ai genitori di limitare l’autonomia personale dei piccoli, ad esempio non consentendo loro di vestirsi da soli. Questi gironi sono l’occasione per insegnare ai bambini a farlo o per riscoprire insieme i passaggi di questo compito responsabilizzante, da grandi.
- Cosa prepariamo di buono? Invitare i bambini a partecipare alla preparazione del pranzo è un’altra utile attività. È importante coinvolgerli nell’impastare una polpetta, nello spremere un’arancia, nel tagliare (se sono nell’età di farlo) una banana a rondelle o un uovo sodo a pezzetti. Per i bambini è una grande soddisfazione mangiare o bere qualcosa che hanno preparato loro stessi.
- Infila tu che infilo anch’io. Semplici attività come infilare o raggruppare oggetti, ma anche usare le mollette, possono essere utili per far apprendere ai bambini i primi concetti matematici come l’addizione o la sottrazione. Si può chiedere loro, ad esempio, di formare dei mucchietti di oggetti simili, di un determinato numero, come maccheroncini di pasta da infilare per costruire poi collane, braccialetti da regalare, oppure di suddividere frutti di stagione da mettere in cestini.
- Evviva i nastri e i fiocchi! Bastano semplici stringhe colorate per insegnare ai bambini a fare i nodi e a “infiocchettarsi” per benino. Si può iniziare con le scarpe non ancora calzate per passare poi alle scarpe da ginnastica o alle loro preferite.
- Un calcio al pallone e un salto con la corda. Giocare con le biglie, lanciarsi palline di carta, fare attività con la corda, sono giochi che implicano il rapporto collaborativo tra persone, tra fratelli o tra genitore e figlio. Dunque hanno importanti finalità: stimoliamo il movimento armonico del corpo in primo luogo richiedendo coordinamento, favoriscono la socializzazione perché occorre avere intesa o condividere qualcosa con qualcuno, aumentano la consapevolezza dell’ambiente circostante, formando al concetto di spazialità. Se questi giochi vengono svolti in appartamento (come è oggi presumibile) con vicini che potrebbero essere disturbati, il consiglio è confezionare assieme ai bambini una palla di carta incerottata con lo scotch che farà meno rumore, senza fare perdere in divertimento.
- Inventiamo o leggiamo una storia. Gli esperti consigliano di leggere ai bambini storie, drammatizzandole e costruendole, provando ad usare sfumature e voci diverse per i vari personaggi così da rendere più fantastica e coinvolgente l’atmosfera. Altro aspetto fondamentale: non leggere in fretta, adesso non ce n’è proprio bisogno.
- Il cartone, che bella scoperta! È possibile insegnare ai bambini a costruire con questo materiale che avrà così pure una “seconda vita”, casette di diverse dimensioni, automobili, aeroplani in cui sedersi per far finta di trasformarsi in piloti, astronauti, o anche spade, corazze, elmi per essere cavalieri che salvano le principesse. Non servono molti attrezzi: bastano un paio di forbici, nastro adesivo, colla e il gioco può iniziare!
- Musica maestro! Ballare, cantare e ascoltare musica sono attività che stimolano a essere armoniosi. Se poi mamma e papà si mettono a danzare, consentendo ai piccoli di imitare i loro passi è davvero perfetto.
- Io canto. Far cantare il bambino da solo o in compagnia, gli consente di imparare ad ascoltare e ascoltarsi. Si può cominciare con piccole canzoncine e filastrocche che invitano anche a scoprire le rime e a riprodurre bene i singoli suoni delle parole.
«Questi consigli – conclude il Presidente – possono essere inviati dai pediatri anche tramite un WhatsApp, alle famiglie per essere loro vicine con messaggi positivi e non solo con raccomandazioni e divieti in questo difficile momento».
di Francesca Morelli