Ci stiamo preparando tutti alla “riapertura” della nostra vita normale, sperando che possa avvenire, seppure con gradualità, come auspicato agli inizi di maggio. Tuttavia qualche abitudine protettiva oggi in uso, dovremo continuare ad adottarla anche nella Fase 2. Come il rispetto delle distanze di sicurezza di almeno un metro, meglio ancora due, soglia entro e sopra la quale si ridurrebbe sensibilmente il rischio di trasmissione del virus attraverso i “droplets” di tosse e starnuti, secondo uno studio dell’MIT di Boston. Ma soprattutto dovremo continuare a indossare le mascherine, richieste anche ai bambini a partire dai due anni di età, salvo diverse indicazioni. Per i piccoli però ci sono alcune regole che è bene conoscere, raccomandate dalle maggiori società scientifiche internazionali come la American Academy of Pediatrics (AAP), il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), recentemente dall’OMS ed anche dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP). Eccole:
- Mascherina sicura. Deve essere protettiva, deve cioè coprire bene naso e bocca e poter essere “agganciata” dietro le orecchie. Ma non basta: bisogna anche indossarla e toglierla in sicurezza. Ovvero prima di apporla al bambino, mamma e papà (o il bambino stesso se è indipendente) devono lavarsi accuratamente le mani, per almeno 20 secondi, e poi rimuoverla togliendo dapprima il raccordo dietro le orecchie e poi pinzandola sul davanti. La mascherina va fatta indossare al bambino quando esce ed entra in luoghi in cui potrebbero non essere mantenute le distanze adeguate, come in farmacia, nei negozi o dal dottore, mentre al parco o all’aria aperta il piccolo può rimanere senza, a patto che ci sia una distanza di almeno 2 metri da altri bambini o adulti o che non vengano toccate superfici condivise da altri. Anche in casa non è necessario che indossi la mascherina, a meno non vi siano malati, positivi al COVID-19 (che dovrebbero restare in isolamento) o con altre problematiche.
- No, alla mascherina. Sono esenti dall’uso i piccoli con meno di 2 anni, con difficoltà respiratorie o se incapaci di rimuoverla da soli.
- Mascherine più efficaci. I bambini con malattie croniche e ad alto rischio per altre problematiche devono essere incoraggiati e motivati dai genitori a indossare una mascherina “speciale”. Non quelle chirurgiche o di stoffa, bensì le Ffp2, che possono meglio (auto)proteggerli dalla infezione. Anche mamma e papà o i loro familiari, soprattutto se i piccoli sono malati, devono indossare le mascherine, ma sono sufficienti quelle chirurgiche che invece proteggono gli altri.
- Le dimensioni contano. Anche le misure delle mascherine sono importanti. Quelle destinate agli adulti devono avere le dimensioni di 15cmx 30 cm e quelle dei bambini mediamente 12×25 cm, considerando l’età: la mascherina deve aderire bene al volto per coprire in sicurezza bocca e naso.
«Per uscire dall’emergenza – conclude con un appello Stefania Manetti, pediatra ACP – è necessario pensare a una seria riorganizzazione delle cure territoriali che parta innanzitutto dalla diffusione di una accurata e rigorosa (in)formazione e prevenzione generale nei confronti della malattia da Covid-19».
Francesca Morelli